Peperoncino

frutto piccante di diverse piante del genere Capsicum

Il peperoncino è il nome comune dato alla bacca ottenuta da alcune varietà piccanti del genere di piante Capsicum utilizzata principalmente come condimento.

Diversi tipi di peperoncino.

Pur provenendo dal medesimo genere del peperone, il peperoncino se ne differenzia poiché contiene la capsaicina, un composto chimico presente in diverse concentrazioni a seconda delle varietà, responsabile della piccantezza della bacca. La piccantezza di un peperoncino si indica utilizzando la scala di Scoville, che misura la quantità di capsaicina contenuta (16 unità di Scoville sono equivalenti a una parte di capsaicina per milione).[1]

Varietà modifica

 
Bacca di pepe di Caienna.

Esempi di peperoncino sono:[2][3]

Utilizzi in cucina modifica

In Mesoamerica era utilizzato nella preparazione della cioccolata calda ed è alla base di vari piatti di origine preispanica. Attualmente viene consumato fresco, fritto o arrostito, in scatola ed in polvere, schiacciato o macinato a secco. È un ingrediente tradizionale nelle cucine del Messico, dei Caraibi, della Thailandia, del Perù, del Cile e della Bolivia. È un ingrediente ampiamente utilizzato nella gastronomia del Sud America sia per il suo sapore piccante che per colorare i piatti.

In Italia il peperoncino è utilizzato solitamente come condimento: può essere mangiato fresco o secco, ed è usato ad esempio per realizzare la polvere di chili e per insaporire grigliate, curry, o salse piccanti.[2] Uno dei classici italiani è la salsa all'arrabbiata.[6]

La paprica modifica

Una volta acclimatato un Europa, divenne consuetudine essiccare e macinare il peperoncino ed usarlo per condire e colorare diversi tipi di salsicce e piatti. Gli spagnoli la chiamavano pimentón, che può essere dolce o piccante; negli Stati Uniti e nelle zone dell'America Latina (dove paprica è il frutto fresco) si usa la parola ungherese paprika, in francese piments doux, in tedesco e olandese si usa anche la parola ungherese paprika e, nella cucina ungherese, la paprika, soprattutto quella piccante ottenuta dal peperoncino, è ampiamente utilizzata per aromatizzare gulasch, salsicce e pollo ed è considerata la spezia nazionale in quel paese.

L'uso, sia dolce che piccante, è molto diffuso in Spagna per la preparazione di alcuni insaccati tradizionali.

È anche un condimento molto diffuso nel Maghreb, in particolare una purea di peperoncino rosso essiccato chiamata harissa (in arabo هريسة?) originaria della Tunisia e molto utilizzata con il rinomato cuscus, piatto tradizionale tipico della cucina di questa regione.

Valori nutrizionali modifica

I valori nutrizionali del peperoncino possono variare in base alle diverse varietà; i seguenti valori sono la media tra i valori di un generico "peperoncino rosso"[7] e uno "verde",[8] per 100 g di alimento:

  • Acqua 87,7-88,0 g
  • Carboidrati 8,8-9,5 g
  • Proteine 1,9-2,0 g
  • Grassi 0,2-0,4 g
  • Valore energetico 40 kcal (167 kJ)

Altri utilizzi modifica

Medicinale modifica

Una caratteristica della capsaicina contenuta nella maggior parte delle varietà di peperoncino è che può intorpidire la regione dell'epidermide dove si è depositata, in modo che venga applicata localmente sulla pelle per far scomparire il dolore nei pazienti con artrite, herpes zoster, neuropatia diabetica, mastectomia e cefalea.[9]

Studi effettuati nell'anno 2007 hanno isolato la molecola QX-314, che ha la proprietà di attraversare la parete cellulare dei neuroni recettori del dolore e deinnervarli, inibendo così totalmente qualsiasi sensazione, senza intaccare il funzionamento degli altri neuroni. Per questo motivo può essere utilizzato come anestetico, essendo indicato per condizioni con dolore cronico o per situazioni di dolore acuto (come nelle iniezioni epidurali durante un parto difficile).

Alcuni studi hanno riportato che l'assunzione regolare di peperoncino, è associata a una riduzione della mortalità[10].

Il peperoncino favorisce anche una buona digestione perché aumenta la produzione di saliva e succhi gastrici.

Protezione dei raccolti modifica

Gli agricoltori in Africa e nel subcontinente indiano usano il peperoncino per difendere i raccolti dagli elefanti. I peperoncini vengono spalmati su recinzioni ed altre strutture per tenere lontani gli elefanti, poiché hanno un naso molto sensibile che permette loro di annusarli, allontanandoli. Ciò riduce al minimo la possibilità di pericolosi scontri tra persone ed elefanti.

Difesa personale modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Gas OC.

La capsaicina estratta dal peperoncino viene utilizzata nella preparazione di un aerosol come arma non letale.

Note modifica

  1. ^ Come funziona la scala di Scoville, il Post, 22 gennaio 2016. URL consultato il 1º dicembre 2018.
  2. ^ a b Enciclopedia Britannica.
  3. ^ Peperoncini: informazioni, coltivazione e curiosità, su L'eden di Fiori e Piante. URL consultato il 17 ottobre 2019.
  4. ^ Peperoncino Nero, su vidapeperoncini.it.
  5. ^ Varietà di Peperoncino, in Guida al genere, specie e varietà del peperoncino, mondodelpeperoncino.it. URL consultato il 24 Novembre 2020.
  6. ^ RICETTA E STORIA DELLA SALSA all’ARRABBIATA (penne all’arrabbiata) – tutto quello che c’è da sapere!, su mymarineconnection.org.
  7. ^ (EN) 11819, Peppers, hot chili, red, raw, in National Nutrient Database, Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti d'America, aprile 2018. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2019).
  8. ^ (EN) 11670, Peppers, hot chili, green, raw, in National Nutrient Database, Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti d'America, aprile 2018. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2019).
  9. ^ (EN) Connie Henke Yarbro, Michelle Goodman e Margaret Hansen Frogge, Cancer Nursing: Principles and Practice, Jones & Bartlett Learning, 2005, ISBN 978-0-7637-4720-6. URL consultato il 10 gennaio 2023.
  10. ^ Giorgia Protti, Rossi, caldi… e salutari: i benefici del peperoncino sulla salute, su Medicalfacts, 1º dicembre 2020. URL consultato l'11 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2020).

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