Pier Francesco Pingitore

autore televisivo, drammaturgo, regista e sceneggiatore italiano

Pier Francesco Pingitore (Catanzaro, 27 settembre 1934) è un drammaturgo, regista, sceneggiatore e autore televisivo italiano.

Pier Francesco Pingitore con la Compagnia del Bagaglino in "50 Fumature di Renzi" (2015)

Biografia modifica

Giornalista iscritto all'albo dei giornalisti professionisti del Lazio dal 1962, redattore capo del settimanale Lo Specchio, diventa autore e regista per cinema, cabaret e teatro. Nel 1965 insieme a Mario Castellacci ha dato vita alla compagnia de Il Bagaglino, firmando da questa data testi di canzoni come Avanti ragazzi di Buda, sceneggiature e regie di migliaia di spettacoli di cabaret teatrale e televisivo, ai quali hanno partecipato nomi importanti dello spettacolo italiano, tra cui Pippo Franco, Oreste Lionello, Maurizio Mattioli, Enrico Montesano, Pino Caruso, Gianfranco D'Angelo, Leo Gullotta, Pamela Prati, Gabriella Ferri, Laura Troschel, Maria Grazia Buccella, Martufello, Manlio Dovì, Morgana Giovannetti, Manuela Villa, Sonia Grey, Bombolo, Valeria Marini, Carlo Frisi e il duo Battaglia e Miseferi. Dal 1997 realizza anche alcuni film tv. Nel 2013 ha vinto il Premio Acqui Storia con il libro Memoria del Bagaglino. Nel gennaio 2023 al Campidoglio di Roma vince il Premio "Antenna d'Oro per la Tivvù".[1]

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Teatro modifica

  • Quel 25 luglio a Villa Torlonia (2010)
  • Operazione Quercia - Mussolini a Campo Imperatore (2013)
  • Scacco al duce - L'ultima notte di Ben e Claretta (2015)[2]

Le tre opere fanno parte di una trilogia dedicata a Benito Mussolini e alla caduta del fascismo.

  • I Due Cialtroni (2024)
  • Il Burino Gentiluomo (2024)

Programmi televisivi modifica

  • Dove sta Zazà - solo come autore (Programma Nazionale, 1973)
  • Mazzabubù - solo come autore (Programma Nazionale, 1975)
  • Il ribaltone - solo come autore (Rete 1, 1978)
  • Sogni di gloria, 2 puntate (Rai 3, 1986)
  • Per chi suona la campanella, 6 puntate Rai 2, 1987)
  • Biberon, 13 puntate (Rai 1, 1987)
  • Miti e de miti (Rai U1o, 1988)
  • Cocco (Rai 2, 1988)[3]
  • Biberon n. 2, 18 puntate (Rai 1, 1988)
  • Biberon a Venezia, 1 puntata (Rai 1, 1989)
  • Biberon n. 3, 9 puntate (Rai 1, 1990)
  • Crème Caramel, 10 puntate (Rai 1, 1991)
  • Crème Caramel n. 2, 11 puntate (Rai 1, 1992)
  • Saluti e baci, 12 puntate (Rai 1, 1993)
  • Bucce di banana, 8 puntate (Rai 1, 1994)
  • Champagne (Canale 5, 1995)
  • Rose rosse (Canale 5, 1996)
  • Viva l'Italia (Canale 5, 1997)
  • Viva le italiane (Canale 5, 1997)
  • Gran caffè (Canale 5, 1998)
  • Il ribaldone (Canale 5, 1999)
  • BuFFFoni (Canale 5, 2000)
  • Saloon (Canale 5, 2001)
  • Marameo (Canale 5, 2002)
  • Mi consenta (Canale 5, 2003)
  • Barbecue (Canale 5, 2004)
  • Tele fai da te (Canale 5, 2005)
  • Torte in faccia (Canale 5, 2006)
  • E io pago.. (Canale 5, 2007)
  • Gabbia di matti (Canale 5, 2008)
  • Vieni avanti cretino (Rete 4, 2008)
  • Bellissima - Cabaret anticrisi (Canale 5, 2009)
  • Magnámose Tutto! (Canale 5, 2017)

Libri modifica

  • Memoria del Bagaglino (2013)
  • Confessioni spudorate. Le quattro stagioni di una donna italiana (2021)

Onorificenze modifica

Onorificenze italiane modifica

«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 27 dicembre 2018[4]

Onorificenze straniere modifica

Note modifica

  1. ^ "Antenna d’Oro per la Tivvù", premiati in Campidoglio Pier Francesco Pingitore, Matilde Brandi e Massimiliano Ossini, su Il Messaggero, 19 gennaio 2023. URL consultato il 27 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2023).
  2. ^ Teatro: a Campo Imperatore 2 piece di Pingitore sul Duce, su www.agi.it, 19 agosto 2015. URL consultato il 25 marzo 2024.
  3. ^ Agosto in tv: c'era una volta "Cocco" ...con sorpresa, in maridacaterini.it, 14 Agosto 2013. URL consultato il 20 settembre 2016.
  4. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  5. ^ (HU) Magyar állami kitüntetést kap az Előre budai srácok-dal szerzője, su magyarhirlap.hu, Magyar Hírlap, 19 ottobre 2020. URL consultato l'11 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2020).

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN296298070 · ISNI (EN0000 0004 0144 3874 · SBN CFIV156169 · LCCN (ENno2013011416 · GND (DE1031448020 · BNF (FRcb16720538p (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2013011416