Pierbattista Pizzaballa

cardinale, patriarca e biblista cattolico italiano

Pierbattista Pizzaballa (Cologno al Serio, 21 aprile 1965) è un cardinale, patriarca cattolico e biblista italiano dell'Ordine dei frati minori, dal 24 ottobre 2020 patriarca di Gerusalemme dei Latini.

Pierbattista Pizzaballa, O.F.M.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Pizzaballa dopo il concistoro del 30 settembre 2023
Sufficit tibi Gratia mea
 
TitoloCardinale presbitero di Sant'Onofrio (dal 2023)
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato21 aprile 1965 (59 anni) a Cologno al Serio
Ordinato diacono27 gennaio 1990
Ordinato presbitero15 settembre 1990 dal cardinale Giacomo Biffi
Nominato arcivescovo24 giugno 2016 da papa Francesco
Consacrato arcivescovo10 settembre 2016 dal cardinale Leonardo Sandri
Elevato patriarca24 ottobre 2020 da papa Francesco
Creato cardinale30 settembre 2023 da papa Francesco
Firma
 

Biografia modifica

È nato a Castel Liteggio,[1] frazione di Cologno al Serio, in provincia e diocesi di Bergamo, il 21 aprile 1965 da Pietro e Maria Maddalena Tadini.

Formazione e ministero sacerdotale modifica

In tenera età si è trasferito per intraprendere il percorso di formazione presso i frati minori dell'Emilia Romagna: ha frequentato le scuole medie nel seminario minore "Le Grazie" di Rimini ed ha conseguito la maturità classica presso il seminario arcivescovile di Ferrara nel giugno del 1984.[2]

Ha vestito l'abito religioso il 5 settembre 1984 nel convento di Santo Spirito a Ferrara ed è entrato nel noviziato del santuario della Verna come frate minore dell'allora provincia francescana di Cristo Re (Emilia-Romagna). Qui ha emesso la professione temporanea il 7 settembre 1985.

Ha continuato quindi la sua formazione filosofico-teologica a Bologna dove il 10 ottobre 1989 ha emesso la professione solenne presso la chiesa di Sant'Antonio di Padova.

Nel 1990 ha conseguito il baccalaureato in teologia presso lo studio teologico "Sant'Antonio" di Bologna, affiliato alla Pontificia Università Antonianum di Roma; nello stesso anno, il 15 settembre, è stato ordinato presbitero, nella cattedrale di Bologna, dal cardinale Giacomo Biffi.

Trascorso un periodo di un anno a Roma si è trasferito in Terra santa, a Gerusalemme, nell'ottobre 1990.

A Gerusalemme si è iscritto allo Studium Biblicum Franciscanum (SBF), conseguendo nel 1993 la licenza in teologia con specializzazione biblica.[3][4] Dopo aver trascorso un periodo di studi in ebraico moderno e lingue semitiche presso la Hebrew University di Gerusalemme (1993-1994) dal 1998 è stato professore assistente di ebraico biblico e giudaismo presso lo SBF e lo Studium Theologicum Jerosolymitanum (STJ).

Il 2 luglio 1999 è entrato formalmente a servizio della Custodia di Terra Santa.

Accanto all'impegno accademico, la sua attività pastorale è stata indirizzata soprattutto verso la comunità "ebreofona" (comunità cattolica in Israele che si esprime in ebraico moderno). In questa linea, nel 1995 ha curato la pubblicazione del Messale Romano in lingua ebraica e tradotto vari testi liturgici in ebraico per le comunità cattoliche in Israele.[4] Ha ricoperto il ruolo di assistente generale dell'ausiliare del patriarca latino di Gerusalemme per la cura pastorale dei cattolici di espressione ebraica in Israele e di vicario parrocchiale per la comunità cattolica di lingua ebraica a Gerusalemme. Tra il 2001 e il 2004 è stato superiore del convento dei Santi Simeone e Anna a Gerusalemme, convento che ha la cura pastorale dell'annessa parrocchia di espressione ebraica e nel quale i frati residenti si esprimono in ebraico.[4]

Custode di Terra Santa modifica

 
Pizzaballa custode di Terra Santa, nel 2011.

Nel 2004 è stato nominato 167º custode di Terra Santa e guardiano del Monte Sion,[5] succedendo a padre Giovanni Battistelli.[4] Tra le molte altre responsabilità, il custode di Terra Santa ha quella del rispetto dello Statu Quo.[6]

La sua azione pastorale si è contraddistinta per equilibrio e spiccata capacità strategica e diplomatica; nella complicata mediazione tra lo stato d'Israele e le autorità palestinesi[7] ha dichiarato di essere disponibile al dialogo con tutte le forze presenti nel territorio, per garantire la presenza della comunità cristiana in Terra Santa,[8] che sente in pericolo.[9] La sua voce è una delle più ascoltate nell'intricato mondo politico religioso della Terra Santa.

Dal 2008, per un quinquennio, è stato anche consultore della Commissione per i rapporti con l'ebraismo presso il Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani.

Nel maggio 2014 papa Francesco gli ha affidato l'incarico di organizzare l'incontro di preghiera tra il presidente d'Israele Shimon Peres, il presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen e il papa stesso alla presenza del patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, incontro svoltosi effettivamente l'8 giugno 2014.[10]

Anche per questo motivo il suo governo è stato insolitamente lungo, dodici anni consecutivi, essendo stato riconfermato alla guida della custodia per ulteriori tre anni nel maggio 2010 e nel giugno 2013.[4] Con tali rielezioni il suo governo è diventato il più lungo dal 1946.[11]

Ha terminato il suo incarico di custode il 20 maggio 2016, quando è stato eletto il suo successore Francesco Patton.[12]

Ministero episcopale e cardinalato modifica

Amministratore apostolico di Gerusalemme modifica

 
Pizzaballa nel giorno della sua ordinazione episcopale, 10 settembre 2016.

Il 24 giugno 2016 papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico sede vacante del patriarcato di Gerusalemme dei Latini, fino alla nomina di un nuovo patriarca, con dignità di arcivescovo; gli è stata assegnata contestualmente la sede titolare di Verbe. Ha sostituito così il patriarca Fouad Twal, dimissionario per raggiunti limiti di età.[13] È entrato formalmente in carica il 15 luglio successivo.

Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 10 settembre 2016, nella cattedrale di Bergamo, dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, co-consacranti il patriarca emerito di Gerusalemme dei Latini Fouad Twal e il vescovo di Bergamo Francesco Beschi.[14] Il 21 settembre successivo ha fatto il suo ingresso solenne a Gerusalemme. Il 25 ottobre 2016 è stato nominato pro-gran priore dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme[15] mentre il 13 febbraio 2017 è stato eletto vicepresidente vicario della Conferenza dei vescovi latini nelle regioni arabe.[16]

Il servizio episcopale di monsignor Pizzaballa come amministratore apostolico è stato contrassegnato da un quadriennio di scelte difficili prese per appianare un pesante debito economico di un centinaio di milioni di euro che la precedente amministrazione aveva accumulato soprattutto per costruire l'Università Americana di Madaba.[17] Il processo di revisione amministrativa ed economica, lungo e rigoroso, si è concluso con l'alienazione da parte del patriarcato di importanti proprietà (fino a dieci ettari) a Nazareth per riuscire a coprire i due terzi del debito. La scelta, definita dallo stesso amministratore «dolorosa», si è resa necessaria per evitare la definitiva bancarotta del patriarcato. Al termine di questo processo, risolta buona parte della crisi economica, l'amministrazione di Pizzaballa il 4 giugno 2020 ha elaborato uno Statuto del Patriarcato Latino di Gerusalemme dove «particolare cura viene posta nel dare indicazioni in merito alla trasparenza e alla sostenibilità economico-finanziaria di tutte le singole realtà e attività poste sotto il controllo del Patriarcato - parrocchie, scuole, università, presidi assistenziali».[18]

Patriarca di Gerusalemme dei Latini modifica

Il 24 ottobre 2020 papa Francesco lo ha nominato patriarca di Gerusalemme dei Latini[19] e il 28 ottobre seguente gli ha imposto il pallio, nella cappella della Domus Sanctae Marthae.[20] Il successivo 6 novembre Pizzaballa ha preso possesso della sede patriarcale.[21]

Il 9 luglio 2023, al termine dell'Angelus, papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale;[22] nel concistoro del 30 settembre seguente lo ha creato cardinale presbitero di Sant'Onofrio. La presa di possesso del titolo, inizialmente prevista per il 15 aprile 2024,[23] è stata rinviata a causa dell'allargamento del conflitto tra Iran e Israele.

In seguito al conflitto Gaza-Israele del 2023, il 16 ottobre 2023 si è detto pronto ad offrirsi in cambio dei bambini in ostaggio di Hamas.[24]

Opere modifica

Riconoscimenti modifica

  • Premio Internazionale Bonifacio VIII ed Accademico onorario dell'Accademia Bonifaciana di Anagni (FR) - 21 settembre 2018[25]
  • "Thomas More International Award 2018" - Terni - dicembre 2018[26]
  • Premio "Istituto Nazionale Azzurro" - 9 maggio 2019[27]
  • Cittadinanza onoraria di Bergamo, conferitagli il 7 ottobre 2023, con una cerimonia tenutasi presso l'Università degli Studi di Bergamo[28]

Onorificenze modifica

«Per aver accresciuto il dialogo ecumenico»
— 30 maggio 2016. Su iniziativa di Teofilo III, patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme[32]

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note modifica

  1. ^ Fabio Cuminetti, Il neo cardinale Pizzaballa sulla guerra in Israele: «Il mio cuore lacerato è in Terra Santa», su Prima Bergamo, 9 ottobre 2023. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  2. ^ Biografia di mons. Pierbattista Pizzaballa, su Patriarcato Latino di Gerusalemme, 25 marzo 2017. URL consultato il 4 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2020).
  3. ^ Pierbattista Pizzaballa, Conoscenza e vita in Genesi 2-3 (PDF), Tesi di licenza, moderatore A. Niccacci, Gerusalemme, Studium Biblicum Franciscanum, 1993, p. 3. URL consultato l'8 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2012).
  4. ^ a b c d e Nuovo Custode di Terra Santa, su Ordo Fratrum Minorum, Notizie Francescane. URL consultato il 4 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  5. ^ La Curia Custodiale e i suoi membri, su Custodia Terrae Sanctae. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  6. ^ Gianluca Solera, Muri, lacrime e za'tar. Storie di vita e voci dalla terra di Palestina, Nuova Dimensione, 2007, ISBN 978-88-89100-43-1. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  7. ^ Lorenzo Cremonesi, «Noi cristiani in Terra Santa bersaglio dell'odio islamico», su Corriere della Sera, 4 settembre 2005. URL consultato il 4 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2014).
  8. ^ Lorenzo Cremonesi, «La Chiesa parlerà con il governo Hamas», su Corriere della Sera, 6 aprile 2006. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  9. ^ Michele Zanzucchi, Cristiani nelle terre del Corano: viaggio nei paesi musulmani del Mediterraneo, Città Nuova, 2007, ISBN 978-88-311-6077-3. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  10. ^ Abu Mazen e Peres dal Papa: "Serve più coraggio per la pace che per la guerra", su Repubblica.it, 8 giugno 2014. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  11. ^ Alberto Bobbio, Terra Santa, a breve la successione, su Famiglia Cristiana, 4 aprile 2016. URL consultato il 2 maggio 2016.
  12. ^ Fra Francesco PATTON eletto nuovo Custode di Terra Santa, su Custodia Terrae Sanctae, 20 maggio 2016. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  13. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Patriarca di Gerusalemme dei Latini e nomina dell'Amministratore Apostolico sede vacante, in Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 24 giugno 2016. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  14. ^ Il 10 settembre l'ordinazione episcopale di Padre Pizzaballa, su diocesibg.it. URL consultato l'8 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2016).
  15. ^ François Vayne, La riunione d'autunno 2016 del Gran Magistero, su oessh.va, 3 novembre 2016. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  16. ^ Sfide comuni per i vescovi della Celra (PDF), in L'Osservatore Romano, 18 febbraio 2017, p. 6 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2017).
  17. ^ Marco Valle, Il Patriarcato in bancarotta vende pezzi di Terra Santa, su ilGiornale.it, 26 luglio 2020. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  18. ^ ASIA/TERRA SANTA - Uno "Statuto" per il Patriarcato latino di Gerusalemme, su fides.org, Agenzia Fides, 29 settembre 2020. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  19. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Patriarca di Gerusalemme dei Latini, in Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 24 ottobre 2020. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  20. ^ Imposizione del Pallio a Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa, in Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 28 ottobre 2020. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  21. ^ (EN) Patriarch Pizzaballa takes possession of See of Latin Patriarchate of Jerusalem, su Patriarcato Latino di Gerusalemme, 6 novembre 2020. URL consultato il 4 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2023).
  22. ^ Le parole del Papa alla recita dell'Angelus, in Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 9 luglio 2023. URL consultato il 9 luglio 2023.
  23. ^ Avviso dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche, su press.vatican.va. URL consultato il 15 aprile 2024.
  24. ^ Il cardinale Pierbattista Pizzaballa: «Pronto a offrirmi in cambio dei bimbi in ostaggio», su Famiglia Cristiana, 16 ottobre 2023. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  25. ^ Il Patriarca Latino di Gerusalemme (Amministratore Apostolico) S.E. Mons. Pierbattista Pizzaballa concede al comm. Sante De Angelis, presidente dell'Accademia Bonifaciana di Anagni, la Palma di Gerusalemme d'Argento, su Anagnia News e Notizie. URL consultato il 4 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2019).
  26. ^ Terni con il "Thomas More International Award 2018" premia l'Amministratore Apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, Arcivescovo Mons. Pierbattista Pizzaballa, su Umbria Domani, 24 dicembre 2018. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  27. ^ Il nostro Premio, su Istituto Nazionale Azzurro. URL consultato il 4 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2019).
  28. ^ Il cardinale Pizzaballa cittadino onorario di Bergamo: «Tornerò presto in Terra Santa, esplosione di violenza pericolosa», su L'Eco di Bergamo, 6 ottobre 2023. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  29. ^ a b Le onorificenze della Repubblica Italiana – PIZZABALLA Padre Pierbattista, su quirinale.it. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  30. ^ Il Custode di Terra Santa Reverendo Pizzaballa ricevuto nell'Ordine di Malta, 22 febbraio 2013. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  31. ^ Pizzaballa nominato da Mattarella "Grande Ufficiale", su La Stampa, 26 maggio 2016. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  32. ^ Fra Pierbattista Pizzaballa decorato dal Patriarca greco-ortodosso, su Custodia Terrae Sanctae, 2 giugno 2016. URL consultato il 4 gennaio 2024.

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