Poggio Picenze

comune italiano

Poggio Picenze (Rù Poje in abruzzese[senza fonte]) è un comune italiano di 1 003 abitanti[2] della provincia dell'Aquila in Abruzzo, parte della comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli.

Poggio Picenze
comune
Poggio Picenze – Stemma
Poggio Picenze – Bandiera
Poggio Picenze – Veduta
Poggio Picenze – Veduta
La chiesa di San Felice Martire
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoAntonello Gialloreto[1] (Articolo1 MDP Lista Civica Unica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 22-09-2020)
Territorio
Coordinate42°19′14.2″N 13°32′25.3″E / 42.32061°N 13.54036°E42.32061; 13.54036 (Poggio Picenze)
Altitudine756 m s.l.m.
Superficie11,46 km²
Abitanti1 003[2] (31-12-2022)
Densità87,52 ab./km²
Comuni confinantiBarisciano, Fossa, San Demetrio ne' Vestini, Sant'Eusanio Forconese
Altre informazioni
Cod. postale67026
Prefisso0862
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066073
Cod. catastaleG766
TargaAQ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 642 GG[4]
Nome abitantipoggiani
PatronoSan Felice Martire e San Vincenzo Ferrer
Giorno festivo18-19 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Poggio Picenze
Poggio Picenze
Poggio Picenze – Mappa
Poggio Picenze – Mappa
Posizione del comune di Poggio Picenze all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Poggio Picenze è un piccolo paese della provincia dell'Aquila che conta circa mille abitanti; situato sulla strada statale 17 dell'Appennino abruzzese a circa 14 km dall'Aquila, su un'altura di 756 m s.l.m. dalla quale si può ammirare l'ampio panorama della conca aquilana.

Il paese ebbe consistenti lavori di ricostruzione dopo il terremoto del 6 ottobre 1762. Poggio Picenze è uno dei comuni maggiormente colpiti dal Sisma del 6 aprile 2009. La via principale del paese, Via Umberto I, è stata riaperta al transito nel marzo del 2012, benché la maggior parte delle abitazioni siano inagibili.

Storia modifica

Il nome proviene da un presidio dei Piceni presso il Monte Picenze (III secolo a.C.), successivamente composto da più villaggi, di cui rimane una torre di controllo del X secolo. Il primitivo villaggio di Picenze Alta, comprende i borghi di Petogna e San Martino, oggi del comune di Barisciano.

Poggio Picenze odierna sorse intorno al XII secolo, durante il periodo di incastellamento in Abruzzo, come testimonia un documento del 1173 che la chiama "Podium de Picentia".

 
Veduta dalla strada statale, della chiesa parrocchiale di San Felice

Nel 1254 partecipò alla fondazione dell'Aquila assieme ad altri castelli, occupando una parte del quarto di Santa Maria, di cui esiste ancora la chiesa di Santa Maria di Picenze, presso via Costa Picenze. Per la sua fedeltà all'Aquila, insieme ai 98 castelli, nel 1423 Poggio subì l'attacco di Braccio da Montone, nell'ambito della guerra di successione angioino-aragonese, e il castello fu gravemente compromesso. Con il potere spagnolo nel XVII secolo, Poggio Picenze si distaccò dal territorio aquilano, andando sotto il controllo di Giacomo dei Leognani. Passò successivamente come feudo marchionale agli Alfieri dell'Aquila e, in seguito, grazie al matrimonio tra Rinaldo II e Margherita Alfieri e successivamente a una causa con il cognato, i De Sterlich, all'epoca residenti tra Chieti e Cermignano, si appropriarono nel 1762 del feudo. Nel 1806 entrò nel neonato distretto di Barisciano, e nel 1832 fu demolito in parte il vecchio castello a pianta ellittica, che domina sul borgo, a causa di pericoli di crollo. Nel 1927 entrò a far parte della provincia dell'Aquila.

Terremoto del 6 aprile 2009 modifica

Poggio Picenze è stato gravemente danneggiato in seguito al terremoto dell'Aquila del 2009, rendendo inagibile gran parte del paese, in particolare le due zone storiche del Castello e di Via Umberto I. Inoltre sempre a seguito dell'evento sismico, sono morte nei crolli 5 persone, di cui 3 non ancora maggiorenni.

 
Via Umberto I, arteria principale del paese

I cittadini di Sambucetole, frazione di Amelia (TR), decisero di devolvere i proventi della Festa della Trebbiatura 2009 agli abitanti di Poggio Picenze vittime del terremoto.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Nel territorio si ritrovano giacimenti di pietra bianca da scultura; grazie a questa risorsa ed al lavoro di maestri scultori poggiani, il paese è abbellito da fontane e monumenti in pietra bianca.

Chiesa parrocchiale di San Felice Martire modifica

Costruita nel XII secolo fuori dal centro abitato (oggi infatti precede l'accesso al cimitero), è stata riabbellita nel '500 con la facciata rinascimentale. La parte interna ha conservato le tre navate, ma ha stile barocco. I dipinti di maggiore interesse sono quelli dei Misteri del Rosario (XVI secolo). È un edificio ecclesiastico molto possente e importante, di rilevante valore storico e culturale del paese. Ricostruita in stile imponente e barocco nel 1762 dopo i danni del 1703, ha facciata in pietra, con abbellimenti neoclassici del 1870. Gli altari di maggiori rilievo sono quelli di San Giovanni lavorato dal maestro Rocco di Tommaso da Vicenza, e il capo altare a tabernacolo. Accanto è presente la casa canonica, nella quale risiede il parroco del paese. Quest'ultima è comunicante con il corpo principale della chiesa.

Attualmente è inagibile a causa dei danni provocati dal sisma del 6 Aprile del 2009 ed è stata sostituita da una struttura provvisoria in legno per le sante messe.

Altri monumenti modifica

 
Chiesa della Visitazione di Maria
 
Una fontana di Poggio Picenze

Oltre alla chiesa madre di San Felice, sono presenti:

  • Chiesa della Visitazione di Maria: edificata nel XVI secolo, la facciata è in stile romanico aquilano, con elementi barocchi, nella cui parte alta si mostra una Crocifissione in altorilievo. Nei primi del Novecento, i contadini assistevano alla santa messa nella chiesa, prima di recarsi nei campi a lavorare.
  • Chiesa di San Giuliano: risale al XV secolo, presso un antico sito ospizio dei pellegrini, usato sino al 1447. Presenta sobria architettura, con il fronte nitido e con lesene in pietra locale; l'interno è a navata unica, con tetto a capriate lignee.
 
Fontana San Rocco
  • Chiesa di Santa Maria della Consolazione: benché inclusa nel territorio comunale di Barisciano, essa è vicinissima a Poggio Picenze, sorge presso un piccolo cimitero lungo la strada statale 17, verso L'Aquila. La chiesa è del XVII-XVIII secolo, ha un impianto centrale a forma ottagonale, che termina con il tetto a cupola, elemento caratterizzante di questa piccola chiesetta. Danneggiata dal terremoto del 2009, è stata riaperta nel 2018.
  • Fonte San Rocco: è la fontana principale di Poggio, delimitata dalla scalinata dell'accesso principale al paese: posta sul muro di una parete, è caratterizzata da due vasche chiuse in nicchie a tutto sesto, con tre colonnine sormontate da capitelli. Le vasche sono sorrette da piloni in pietra, la fontana come l'abbeveratoio sulla destra, è di pregevole fattura (XVIII secolo), la sobrietà delle linee conferisce un aspetto monumentale e di severa eleganza al manufatto.
  • Chiesa di San Rocco: la chiesa, posta di fronte all’omonima fontana, venne chiusa il 13 gennaio 1915.

Mura del castello modifica

 
Ruderi del castello

Il castello si trova presso la piazza Castello, al centro del nucleo più antico di Poggio. In origine fu costruito nel XII secolo, e venne parzialmente distrutto da Braccio da Montone nel 1423. Nel Rinascimento fu proprietà di Giangiacomo dei Leognani, e poi della famiglia De Sterlich.

Nel 1832 il castello non aveva più proprietari ed era in cattivo stato di conservazione, tanto da minacciare il collasso. Perciò la parte palaziale fu demolita per costruire nuove case e rimase la parte superiore mozzata con i resti della torre, nonché metà della pianta originaria: ossia le mura.

Il castello ha pianta ellittica ed è visitabile come luogo panoramico.

Altra fortificazione nei pressi di Picenze (sopra Monte Picenze), benché inclusa in località Picenze del comune di Barisciano, è una torre di controllo dei Longobardi, oggi conservatasi a metà, che aveva il compito di controllare la vallata del fiume Aterno. Dei tiranti di ferro, montati nei primi anni 2000, sostengono l'antica torre, per impedirne il crollo.

Casa medievale modifica

Oggi è proprietà del Comune di Poggio Picenze. Fu edificata nel XIII secolo, ed è interessante per la porta "del morto", e le due finestre gotiche bifore. All'interno possiede un cortile con pozzo. Si trova nella zona storica di via Umberto I.

Aree naturali modifica

Nella montagna che sovrasta l'abitato di Poggio Picenze c'è la Valle del Campanaro, una Valle ricca di flora tipica abruzzese, fatta eccezione per il Dittamo(dictamus albus) una pianta molto rara in Italia e nell'Europa del Sud. Gli animali che vi abitano sono cinghiali, lupi, volpi, cervi, caprioli ed istrici. La Valle del Campanaro si trova alle porte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Cultura modifica

Eventi modifica

Gli eventi principali di Poggio Picenze si svolgono durante l'estate, come il "Poggio Picenze in blues", che si tiene tradizionalmente il secondo week-end di luglio.

Fino al 2013 si è tenuta in paese la "Sagra degli spizzichi e della pecora alla chiaranese", legata alla tradizione culinaria di Poggio Picenze[6].

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 2004 Pio Alleva Lista Civica di Centro-sinistra Sindaco [7][8]
14 giugno 2004 30 maggio 2015 Nicola Menna Lista Civica Insieme per Poggio Picenze Sindaco [9][10]
31 maggio 2015 in carica Antonello Gialloreto Lista Civica CambiaMenti per Poggio Picenze (2015-2020)
poi Lista Civica "Unica" (dal 2020)
Sindaco [1]

Sport modifica

All'interno del territorio comunale di Poggio Picenze, sono presenti 4 importanti impianti sportivi: due campi da tennis in cemento (adiacenti il bocciodromo comunale, sede della bocciofila), un campo da calcio in erba naturale e un campo da calcetto in cemento con una pista di pattinaggio che circonda il campo.

La bocciofila di Poggio Picenze con la sua squadra senior concorre nel campionato nazionale di Serie A di bocce. Il comune organizza ogni anno eventi sportivi, come gare podistiche e ciclistiche.

Infrastrutture e trasporti modifica

Poggio Picenze è attraversato, nella parte orientale del paese, dalla Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico, che nel secolo scorso, prima di eseguire i lavori di ammodernamento della statale, attraversava il paese nel centro abitato. Dalla statale, per accedere al paese ci sono 3 incroci lungo la strada. La Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico collega il paese a L'Aquila a nord e a Barisciano, San Pio delle Camere e Navelli, per poi proseguire sino a Pescara, a sud. A ovest del paese, invece, corre la Strada statale 261 Subequana che collega il paese al vicino comune di San Demetrio ne' Vestini e ai vari comuni della Valle dell'Aterno.

Note modifica

  1. ^ a b Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 31 maggio 2015, su elezionistorico.interno.gov.it.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Pro Loco e Archiviato il 22 dicembre 2014 in Internet Archive..
  7. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.gov.it.
  8. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.gov.it.
  9. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, su elezionistorico.interno.gov.it.
  10. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 28 marzo 2010, su elezionistorico.interno.gov.it.

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Collegamenti esterni modifica

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