Pomodori verdi fritti alla fermata del treno

film del 1991 diretto da Jon Avnet

Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (Fried Green Tomatoes) è un film statunitense del 1991 diretto da Jon Avnet e basato sul libro di Fannie Flagg Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop.

Pomodori verdi fritti alla fermata del treno
Ruth e Idgie in una scena del film
Titolo originaleFried Green Tomatoes
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1991
Durata125 minuti
Rapporto16:9
Generedrammatico
RegiaJon Avnet
SoggettoFannie Flagg (romanzo)
SceneggiaturaFannie Flagg e Carol Sobieski
ProduttoreJon Avnet e Jordan Kerner
Produttore esecutivoNorman Lear, Andrew Meyer, Anne Marie Gillen e Tom Taylor
Casa di produzioneAct III Communications, Avnet/Kerner Productions, Electric Shadow Productions, Fried Green Tomatoes Productions
Distribuzione in italianoLife International
FotografiaGeoffrey Simpson
MontaggioDebra Neil-Fisher
Effetti specialiTony Bradley
MusicheThomas Newman
ScenografiaBarbara Ling, Larry Fulton e Debra Schutt
CostumiElizabeth McBride
TruccoFern Buchner
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Trama modifica

Evelyn Couch, una casalinga sovrappeso frustrata dalla sua difficile situazione coniugale, e suo marito Edd si recano in una casa di riposo dell'Alabama dove alloggia la zia di lui. Evelyn, non essendo gradita all'anziana signora, attende nel salotto della casa di riposo dove viene avvicinata dall'anziana Ninny che comincia a raccontarle della sua vita. Ninny racconta ad Evelyn che è vedova e si trova lì solo temporaneamente, ma che vive in realtà a Whistle Stop, una vecchia stazione ferroviaria nelle vicinanze ormai in disuso.

La storia di Ninny inizia negli anni '20 con Idgie, la più giovane dei figli Threadgoode, quando la sua stretta relazione con suo fratello maggiore Buddy viene bruscamente interrotta per la morte del ragazzo, investito da un treno. Devastata dalla morte del fratello, Idgie si ritira dalla società per gran parte della sua infanzia e adolescenza fino a quando quella che era la fidanzata di Buddy, Ruth Jamison, interviene su richiesta della famiglia Threadgoode per cercare di riportare Idgie alla vita civile. Idgie inizialmente resiste ai tentativi di amicizia di Ruth, ma col tempo tra loro nasce un sincero affetto reciproco. Poco tempo dopo, però, Ruth lascia Whistle Stop per sposare Frank Bennett e si trasferisce a Valdosta, in Georgia. Idgie cerca di dimenticarla, ma non riuscendoci decide di andare a casa sua dove trova una ragazza profondamente diversa da come la ricordava: Ruth è incinta ma subisce costantemente abusi fisici da parte di Frank.

Idgie, a questo punto, aiuta Ruth a lasciare il marito e a tornare a Whistle Stop, dove nasce il bambino, che Ruth chiama come il fratello di Idgie e suo primo amore: Buddy Junior. I genitori di Idgie danno alla figlia i soldi per avviare un'attività in modo che possa prendersi cura di Ruth e il figlio. Le due ragazze aprono quindi il Whistle Stop Cafè, sfruttando la grande frequentazione della zona, impiegando Sipsey, la cuoca nera della famiglia Threadgoode, e suo figlio Big George. Dopo qualche tempo Frank torna a Whistle Stop per rapire suo figlio, ma, per fortuna, viene fermato da un aggressore sconosciuto; di Frank non si sa più nulla, ma quando cinque anni più tardi il suo camioncino viene ripescato dal fondo del fiume vicino, pur senza trovare il corpo, Idgie e Big George sono immediatamente sospettati dell'omicidio, avendo pubblicamente minacciato Frank dopo averlo visto picchiare Ruth (inoltre Big George è vittima di pregiudizio razziale in quanto nero), e vengono quindi arrestati dallo sceriffo locale. Questi suggerisce a lei di attribuire il crimine esclusivamente a lui; Idgie però si rifiuta e durante il successivo processo, il reverendo Scroggins mente fornendo a Idgie e Big George solidi alibi per la notte della scomparsa di Frank. Tenendo conto della reputazione di costui come ubriacone, il giudice archivia la sua morte come incidente.

L'anno dopo il processo, tuttavia, Ruth muore di tumore e negli anni successivi con la soppressione della linea ferroviaria e il diminuire della clientela, il Cafè chiude e ognuno va per la sua strada, tranne Ninny e suo marito Leo che sono gli unici a rimanere a vivere lì.

Al presente Ninny torna a Whistle Stop e scopre che casa sua è stata demolita perché pericolante ed Evelyn, divenuta sua amica, le offre di andare a vivere con lei, essendosi creato nel frattempo un forte legame di amicizia che aiuta Evelyn a uscire dalla depressione. Ninny accetta con qualche reticenza e rivela ciò che accadde realmente a Frank: fu la cuoca Sipsey a colpirlo con una padellata, uccidendolo senza volere, per impedirgli di rapire Buddy Junior. Idgie, per aiutare Sipsey a disfarsi del cadavere, convinse lei e Big George a farlo a pezzi e cucinarlo, servendolo con pomodori verdi fritti (da cui il titolo del film) per i clienti del Cafè, tra i quali l'investigatore che cercava Frank con insistenza. In seguito, Idgie e Big George gettarono il camioncino nel fiume e vissero come se niente fosse, convincendo Ruth che Frank non sarebbe mai più tornato a infastidire lei o il bambino. Mentre si allontanano, Evelyn e Ninny passano davanti alla tomba di Ruth, adornata con un barattolo di miele e un biglietto che recita: "Ti amerò sempre, l'incantatrice di api", il soprannome che Ruth diede a Idgie.

Differenze con il romanzo modifica

Nel romanzo ci sono alcuni personaggi con proprie storie parallele che non compaiono nemmeno nella versione cinematografica, come Artis O. Peavey[1][2][3].

Nel libro è presente una storia d'amore fra le due protagoniste, mentre il film fa apparire Idgie e Ruth semplicemente come grandi amiche. L'edizione in DVD del film ha un commento audio in cui il regista riconosce questo fatto, ma sostiene che una scena in cui le due donne hanno un litigio col cibo era intesa come una metafora del fare l'amore fra le due[1][4][5].

Nel film inoltre la morte di Ruth è stata resa con una scena sentimentale tra lei e Idgie. Nel romanzo invece Ruth, affetta da un tumore del pancreas in fase terminale, muore assistita da una delle domestiche di colore, Onzell, che vedendola soffrire in modo insopportabile, le pratica l'eutanasia con una dose di morfina all'insaputa di tutti[6].

Il film lascia infine intendere velatamente che la signora Ninny non è altro che Idgie da anziana. Nel libro invece risulta chiaro che Ninny e Idgie siano due persone diverse, poiché sono cognate[1].

Produzione modifica

Il film è stato interpretato da Jessica Tandy (Oscar per A spasso con Daisy), Kathy Bates (Oscar per Misery non deve morire), Mary Stuart Masterson e Mary-Louise Parker, e la stessa autrice Fannie Flagg ha partecipato alla stesura della sceneggiatura.

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ a b c Dal libro al film: Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, su La Stamberga dei Lettori. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  2. ^ Pomodori verdi fritti: meglio il libro o il film?, su Neifatti.it. URL consultato il 25 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2022).
  3. ^ Pomodori verdi fritti (al caffè di Whistle Stop), su Roba da donne. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  4. ^ Pomodori verdi fritti: un libro di Fannie Flagg e un film di Jon Avnet, su Ultima Voce. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  5. ^ Pomodori verdi fritti alla fermata del treno: un inno all’autenticità, su Culturamente. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  6. ^ Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, su Google Books. URL consultato il 25 gennaio 2022.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN199746814 · LCCN (ENno98015601 · GND (DE7653245-8 · BNE (ESXX3714891 (data)
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema