Portico di Caserta

comune italiano

Portico di Caserta è un comune italiano di 7 856 abitanti della provincia di Caserta in Campania.

Portico di Caserta
comune
Portico di Caserta – Stemma
Portico di Caserta – Bandiera
Portico di Caserta – Veduta
Portico di Caserta – Veduta
La palazzina municipale di Portico di Caserta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Amministrazione
SindacoGiuseppe Oliviero (lista civica Avanti Portico) dal 12-6-2017
Data di istituzione1806
Territorio
Coordinate41°03′N 14°17′E / 41.05°N 14.283333°E41.05; 14.283333 (Portico di Caserta)
Altitudine31 m s.l.m.
Superficie1,91 km²
Abitanti7 856[1] (31-3-2022)
Densità4 113,09 ab./km²
FrazioniMusicile
Comuni confinantiMacerata Campania, Santa Maria Capua Vetere, Recale, Capodrise, Marcianise
Altre informazioni
Cod. postale81050
Prefisso0823
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT061062
Cod. catastaleG903
TargaCE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 127 GG[3]
Nome abitantiPortichesi
Patronosan Pietro Apostolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Portico di Caserta
Portico di Caserta
Portico di Caserta – Mappa
Portico di Caserta – Mappa
Posizione del comune di Portico di Caserta nella provincia di Caserta
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Il comune di Portico di Caserta sorge ad 8 km a sud-ovest dalla città di Caserta. Geograficamente è situato in zona di Terra di Lavoro. Il clima è mite ed in inverno è rarissimo che la temperatura scenda sotto lo 0 °C oppure che nevichi. Il comune è raggiungibile in auto provenendo dall'A1 uscendo indistintamente ai caselli "Caserta Nord" o "Caserta Sud". Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Recale e Marcianise. I mezzi pubblici della CLP collegano il paese con Caserta, Santa Maria Capua Vetere e Marcianise. La superficie territoriale è pari ad ettari 191 corrispondenti a 1,91 km².

Storia e origini del nome modifica

Menzionata nei documenti a partire dall’XI secolo, fu casale di Capua e ne seguì sempre le sorti. Nel Settecento, in seguito alla costruzione della reggia di Caserta, conobbe una certa prosperità e una significativa espansione edilizia: infatti, data la sua vicinanza alla nuova residenza reale, numerose illustri famiglie scelsero di porvi la propria dimora. Nel 1928, con la soppressione della provincia di Terra di Lavoro, fu aggregata alla vicina Macerata Campania e formò un unico comune chiamato Casalba, ma nel 1946 riacquistò la propria autonomia amministrativa. Il toponimo, che è stato semplicemente "Portico" fino al 1862, è di chiara derivazione, ma non è noto se fa riferimento al portico di un antico monumento o ad altro.

Il 30 gennaio del 2022 il consiglio comunale approva la proposta di delibera che dà al comune la denominazione di Portico di Caserta "Paese dei Bottari", come segno di riconoscimento, costanza e devozione che ogni anno i cittadini mettono nei confronti della festa di Sant'Antonio abate che è tra le più sentite tradizioni secolari.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Tra le testimonianze storico-architettoniche presenti nel capoluogo comunale figura la chiesa intitolata a San Pietro Apostolo, che presenta l’aspetto conferitole nel Seicento, quando venne completamente rifatta; vale la pena di menzionare anche l’ottocentesca chiesa di San Marcello, situata in località Musicile.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[4]

Cultura modifica

Tradizione (Sant'Antuono) modifica

Famosissima è la festa di Sant'Antonio Abate (festeggiata tra il 24 e il 26 gennaio), per la manifestazione "Carri, Ritmi e Pastellessa". Si tratta di veri e propri carri allegorici a forma di barche e con volti di spiriti maligni (tipica rappresentazione della cultura del luogo, che sta a raffigurare la liberazione del male attraverso il "suono" prodotto dai bottari sul carro), trainati da trattori e sui quali gli abitanti suonano strumenti risalenti alla cultura contadina del paese (Botti, Tini e Falci). Una festa antica ma paradossalmente così attuale che vede ogni anno affiorare tra le strade del paese migliaia di persone provenienti da tutta la Campania, e non solo, per vedere le battuglie suonare e muoversi a ritmo di "Pastellessa". I Bottari di Portico sono divenuti col tempo sempre più famosi fino a raggiungere l'attuale posizione internazionale con tournée in tutta Europa insieme al musicista e cantautore Enzo Avitabile.

Istruzione modifica

A Portico di Caserta sono presenti istituti di scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, con tanto di biblioteca comunale, non ci sono invece istituti superiori o università.

Economia modifica

L'economia si sviluppa principalmente con la coltivazione del tabacco, essendo uno dei maggiori produttori della zona. Inoltre nel comune di Portico di Caserta è presente una zona industriale con svariate aziende operanti nel settore metallurgico, metalmeccanico, trasporto merci e logistica.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1984 1989 Luigi Maietta Partito Socialista Italiano Sindaco
1989 1990 Daniela Chemi commissario
1990 1995 Agostino Roggiero Democrazia Cristiana Sindaco
1995 1999 Carlo Iodice Partito Democratico della Sinistra Sindaco
1999 2003 Carlo Iodice L'Ulivo Sindaco
2003 2004 Mario Vasco commissario
2004 2008 Carlo Piccirillo Lista Civica (Forza Italia) Sindaco
2008 2009 Vittoria Ciaramella commissario
2009 2014 Carlo Piccirillo Lista Civica (Il Popolo della Libertà) Sindaco
2014 2016 Gerardo Massaro Lista Civica Sindaco
2016 2017 Aldo Aldi commissario
2017 2022 Giuseppe Oliviero Lista Civica Sindaco
2022 in carica Giuseppe Oliviero Lista Civica Sindaco

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

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Collegamenti esterni modifica