Pritaneo di Olimpia

edificio amministrativo di Olimpia

Il Pritaneo di Olimpia (in greco antico: Πρυτανεῖον?, ) era il luogo in cui vivevano i pritani: i magistrati incaricati della direzione economica e dell'amministrazione, nonché la programmazione dei giochi celebrati ogni quattro anni ad Olimpia.[1][2] I sacerdoti di Zeus vivevano nel Theokoleon[3]. Si trova a nord-ovest del tempio di Hera, nell'angolo nord-est dell'Altis e ai piedi del Monte Cronio.

Pritaneo di Olimpia
Civiltàantica Grecia
UtilizzoUffici amministrativi di Olimpia
EpocaV secolo a.C.
Localizzazione
StatoBandiera della Grecia Grecia
ComuneOlimpia
Mappa di localizzazione
Map

L'edificio modifica

 
Piano del santuario di Olimpia. Il nº 2 è il Pritaneo.

Il pritaneo originale era costituito da un quadrato di 32,80 m. Il luogo in cui si trovava l'altare di Estia era una stanza quadrata di 6,5 m di lato.[1]

Fu sede di una variegata serie di funzioni amministrative, pubbliche, liturgiche e festive. Il suo nome, è dovuto alla dimora abituale dei pritani, da qui il nome di pritaneo. Oltre ad essere la sua residenza permanente, gli incontri deliberativi o esecutivi avevano luogo qui.[1]

Sulla facciata nord c'era un colonnato, uno spazio per la celebrazione dei grandi banchetti ufficiali. C'erano inoltre le cucine e i lavandini che probabilmente occupavano le stanze situate negli edifici ad ovest e la sala da pranzo per l'uso quotidiano. Questa presunta distribuzione è corroborata dalle scoperte archeologiche ottenute durante gli scavi, poiché c'erano una varietà di vasi, scodelle e vari oggetti domestici nell'angolo ovest.[4]

L'aspetto pubblico e festoso del Pritaneo era incentrato sull'essere il luogo destinato ai grandi banchetti ufficiali che la polis ospitante teneva per coloro che partecipavano all'Olimpiade, così come agli atleti vincitori. Oltre al banchetto ufficiale che si svolgeva nella grande sala da pranzo o Hestiatorio, c'era anche un'altra stanza più piccola per l'uso quotidiano e che probabilmente serviva come la solita sala da pranzo per gli atleti registrati per partecipare ai giochi.[1]

Venne utilizzato per feste e celebrazioni dei vincitori dei giochi.[5][6] Lì si trovava l'altare di Estia, dove ardeva la torcia originale.[5] Pausania descrive con dettaglio l'importanza che aveva l'altare, e altri aspetti.[7]

Note modifica

  1. ^ a b c d Durantez, p. 46.
  2. ^ Olympia, Prytaneion (Building), su perseus.tufts.edu. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  3. ^ Olympia - Pathways to Ancient Myth, su calvin.edu. URL consultato il 19 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2018).
  4. ^ Drees, Ludwig (1972). Der Ursprung der Olympischen Spiele. Stuttgart: Schorndorf. p. 124. ISBN 3778041320.
  5. ^ a b Olympia - Pathways to Ancient Myth, su calvin.edu. URL consultato il 19 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  6. ^ Vedi Giochi olimpici antichi
  7. ^ Pausania, Periegesi della Grecia, V, 15,8.

Bibliografia modifica

  • Durantez, Conrado (1975). Olimpia y los juegos olímpicos antiguos I. Pamplona: Delegación Nacional de Educación Física y Deportes. Comité Olímpico Español. ISBN 84-400-9015-3

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