Prix Italia

premio Internazionale per la radio, la TV e il web

Il Prix Italia, inizialmente chiamato Premio Italia,[2] è un concorso internazionale italiano, organizzato dalla RAI sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana,[3] che premia i migliori programmi radio, TV e web per qualità, innovazione e creatività realizzati a livello globale. Oltre 100 Enti Radiotelevisivi pubblici e privati,[4] in rappresentanza di 57 Paesi dei cinque continenti, costituiscono la comunità del Prix Italia. Unica al mondo – tra i premi e i festival internazionali – è la struttura organizzativa e decisionale del Prix. Sono infatti i delegati delle emittenti a deliberare la linea editoriale e a eleggere il Presidente. RAI è responsabile dell'organizzazione della manifestazione e il segretariato generale ha sede a Roma.

Prix Italia
LuogoBandiera dell'Italia Italia (località annualmente individuate)
Anni1948–oggi
Frequenzaannuale
Fondato dai dirigenti RAI Salvino Sernesi, Giulio Razzi e Sergio Pugliese
Datesettembre–ottobre
Genereradio, televisione, web
OrganizzazioneChiara Longo Bifano, segretaria generale[1]
Sito ufficialewww.rai.it/prixitalia/

Il Prix Italia si svolge ogni anno in settembre-ottobre per una settimana in una città italiana d'arte e di cultura, in collaborazione con gli enti locali. L'evento è un'occasione d'incontro e di confronto professionale sulla qualità dei programmi e durante la manifestazione si impostano accordi di scambio e di collaborazione.

Storia modifica

 
I vincitori del Premio Italia 1952 alla Villa Comunale di Milano il 9 ottobre 1952. Da sinistra, il vincitore Marius Constant, il presidente della radio Cristiano Ridomi, il presidente della giuria internazionale René Dovaz, il ministro Giuseppe Spataro, il vincitore Giorgio Federico Ghedini, il direttore della Rai Salvino Sernesi; sullo sfondo si intravede Franco Antonicelli

La fondazione avvenne a Capri nel 1948.[5] La prima edizione si tenne a Venezia nel 1949. Originariamente dedicato soltanto ai lavori radiofonici, dal 1957 è esteso anche alle opere televisive. Dal 1998 il concorso premia anche i progetti multimediali realizzati sulle piattaforme digitali. Nell'arco degli anni è stato ospitato in molte delle città d'arte italiane più note, e questo gli ha fatto assumere grande rilevanza internazionale divenendo presto una manifestazione fra le più importanti del suo genere in campo mondiale.

L'idea di un premio radiofonico internazionale era stata proposta nella primavera del 1948 durante una riunione fra il direttore generale della Rai, Salvino Sernesi, il direttore dei programmi Giulio Razzi e il dirigente del settore drammatica e rivista, il commediografo Sergio Pugliese. Il 13 settembre dello stesso anno fu la data indicata per riunire a Capri le delegazioni di quattordici enti radiofonici in rappresentanza di Austria, Stato del Vaticano, Egitto, Francia, Gran Bretagna, Italia, Principato di Monaco, Olanda, Polonia, Portogallo, Svezia, Svizzera, Cecoslovacchia e Trieste che allora era territorio libero. L'invito fu esteso anche agli Stati Uniti, all'UNESCO e ad alcuni enti culturali come il centro italiano di studi radiofonici, che parteciparono in veste di osservatori. In quella stessa occasione fu redatto un regolamento e ufficialmente istituito il premio di stampo internazionale. Una delle prerogative del Prix Italia, ancora oggi in vigore nell'attuale atto costitutivo, fu costituita dal fatto che l'ammontare delle vincite era frutto del contributo che ogni emittente doveva versare ad ogni edizione presso il Segretariato Generale; organismo che fu istituito fin dagli albori. Un meccanismo democratico che consentiva alle stesse emittenti di assumere la responsabilità del proprio operato.

 
Oleg Troyanovsky, membro della giuria Prix Italia 2016

Accoglienza modifica

L'istituzione del Prix Italia fu di grande impatto mediatico, tanto che la notizia giunse sia alla stampa italiana che a quella straniera, coinvolgendo importanti giornalisti come Goffredo Bellonci, Vittorio Gorresio, Sandro De Feo, Ermanno Contini, Felice Chilanti. Anche il mondo degli artisti non rimase indifferente. Espressioni di consenso giunsero infatti da alcuni musicisti italiani dell'epoca quali Ildebrando Pizzetti e Luigi Dallapiccola, nonché da un artista eclettico, Alberto Savinio, molto noto all'estero e che si fece notare per le sue doti di pittore, scrittore e musicista.

Edizioni modifica

76ª (2024) Torino - "Loud and Clear" (1-4 ottobre)
75ª (2023) Bari – "Engage Me" (2–6 ottobre)[6]
74ª (2022) Bari – "Sustainable Me" (4–8 ottobre)[7]
73ª (2021) Milano – "Ripartire dalla cultura e dall'intrattenimento. Il ruolo dei media per un nuovo Rinascimento"
72ª (2020) Roma – "Servizio pubblico e newsroom virtuali: Ritorno al futuro?"[8]
71ª (2019) Roma – "Identità culturale in un mercato globale"[9]
70ª (2018) Capri – "Da Capri a Capri: 70 anni di storytelling internazionale"[10]
69ª (2017) Milano – "Back to Facts - La realtà contro le false notizie"[11]
68ª (2016) Lampedusa – "Historytelling, Now"[12]
67ª (2015) Torino – "Il potere delle storie e il laboratorio della creatività"[13]
66ª (2014) Torino – "Il laboratorio dell'innovazione"[14]
65ª (2013) Torino – "L'albero delle idee, 65 anni di cultura in radio, televisione e web"[15]
64ª (2012) Torino – "Il futuro nella cultura della legalità"[16]
63ª (2011) Torino
62ª (2010) Torino
61ª (2009) Torino
60ª (2008) Cagliari
59ª (2007) Verona
58ª (2006) Venezia
57ª (2005) Milano
56ª (2004) Catania/Taormina
55ª (2003) Catania/Siracusa
54ª (2002) Palermo/Agrigento
53ª (2001) Bologna/Reggio Emilia
52ª (2000) Bologna/Rimini
51ª (1999) Firenze/Siena
50ª (1998) Assisi
49ª (1997) Ravenna
48ª (1996) Napoli
47ª (1995) Bologna
46ª (1994) Torino
45ª (1993) Roma
44ª (1992) Parma
43ª (1991) Urbino/Pesaro
42ª (1990) Palermo
41ª (1989) Perugia
40ª (1988) Capri
39ª (1987) Vicenza
38ª (1986) Lucca
37ª (1985) Cagliari
36ª (1984) Trieste
35ª (1983) Capri
34ª (1982) Venezia
33ª (1981) Siena
32ª (1980) Riva del Garda
31ª (1979) Lecce
30ª (1978) Milano
29ª (1977) Venezia
28ª (1976) Bologna
27ª (1975) Firenze
26ª (1974) Firenze
25ª (1973) Venezia
24ª (1972) Torino
23ª (1971) Venezia
22ª (1970) Firenze
21ª (1969) Mantova
20ª (1968) Roma
19ª (1967) Ravenna
18ª (1966) Palermo
17ª (1965) Firenze
16ª (1964) Genova
15ª (1963) Napoli
14ª (1962) Verona
13ª (1961) Pisa
12ª (1960) Trieste
11ª (1959) Sorrento
10ª (1958) Venezia
9ª (1957) Taormina
8ª (1956) Rimini
7ª (1955) Perugia
6ª (1954) Firenze
5ª (1953) Palermo
4ª (1952) Milano
3ª (1951) Napoli
2ª (1950) Torino
1ª (1949) Venezia
Fondazione (1948) Capri

Partecipazioni e premi modifica

Nel corso delle varie edizioni hanno presentato i loro lavori artisti fra i più noti in campo internazionale come Bertolt Brecht, Riccardo Bacchelli, Umberto Eco, Italo Calvino, Eduardo De Filippo, Françoise Sagan fra gli scrittori, Ermanno Olmi, Francesco Rosi, Krzysztof Zanussi, Sydney Pollack, Roberto Rossellini fra i registi, e Luciano Berio, Bruno Maderna, Flavio Emilio Scogna, Lorenzo Ferrero, Krzysztof Penderecki fra i compositori.

Hanno vinto premi personaggi internazionali come Ingmar Bergman, Harold Pinter, Daisy Lumini, Eugène Ionesco, Federico Fellini, Samuel Beckett, René Clair, Werner Herzog e molti altri.

Note modifica

  1. ^ https://www.rai.it/prixitalia/news/2021/12/Welcome-letter-by-Prix-Italia-Secretary-General-dbe05e15-69b6-41a9-948b-60ced6b5f22e.html
  2. ^ PRIX ITALIA: SETTANT'ANNI DI STORIA (E DI STORIE)
  3. ^ NewsRai 73° Prix Italia (PDF), su stelline.it. URL consultato il 18 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
  4. ^ http://www.rai.it/prixitalia/news/2019/05/Member-Organisations-30b4e011-953a-4980-ae64-9a3dbb161322.html
  5. ^ Città ospitanti
  6. ^ https://www.raicultura.it/amp/raicultura/eventi/Prix-Italia-2023-7c782c62-10d4-4d10-8bd9-95369b551b1c.html
  7. ^ https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2022/09/Prix-Italia-2022-1fd51b96-1835-44d2-8758-caa3b0d32b4a-ssi.html
  8. ^ https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2020/09/Prix-Italia-2020-tutti-i-vincitori-526206f7-ba6f-4673-8ba3-4ed4696fc5e0-ssi.html
  9. ^ https://www.rainews.it/dl/rainews/media/Rai-L-edizione-Prix-Italia-2019-a-Roma-dal-23-al-28-settembre-e30976f2-f8a0-4c27-bc78-6b96df03bacb.html
  10. ^ https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/tv/2018/09/25/al-prix-italia-70-anni-di-capri_bbfc7795-65ee-40c5-a8f6-3c052ef2524a.html
  11. ^ https://www.ilfoglio.it/ripa-del-naviglio/2017/09/29/news/il-prix-italia-se-ne-va-a-milano-154601/
  12. ^ https://www.lastampa.it/spettacoli/2016/10/10/news/il-prix-italia-migra-a-lampedusa-per-raccontare-il-nuovo-mondo-1.34780444
  13. ^ https://www.quotidianopiemontese.it/2014/11/11/rai-prix-italia-2015-confermato-torino/
  14. ^ https://www.artribune.com/mostre-evento-arte/prix-italia-2014/
  15. ^ https://www.tvblog.it/post/356785/prix-italia-2013-una-mamma-imperfetta-in-concorso-dario-fo-premia
  16. ^ Copia archiviata, su angelipress.com. URL consultato il 25 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2020).

Bibliografia modifica

  • Giovanni Antonucci, Prix Italia 1948-1998. La Radio e la Televisione del mondo, Rai Eri, 1998
  • Amelia Belloni Sonzogni, Cultura e qualità di rete. Storia del Prix Italia 1948 - 2008, UNI Service, 2008, ISBN 978-88-6178-214-3.

Collegamenti esterni modifica

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