Pytilia
Pytilia Swainson, 1837 è un genere di uccelli passeriformi della famiglia degli Estrildidi[1].
Pytilia | |
---|---|
Illustrazione di un maschio di astro dorso giallo | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Passerida |
Superfamiglia | Passeroidea |
Famiglia | Estrildidae |
Genere | Pytilia Swainson, 1837 |
Specie | |
Tassonomia modifica
Al genere vengono ascritte cinque specie[1]:
- Pytilia afra (Gmelin, 1789) - astro dorso giallo
- Pytilia hypogrammica Sharpe, 1870 - astro ali gialle
- Pytilia lineata Heuglin, 1863 - astro becco rosso
- Pytilia melba (Linnaeus, 1758) - melba del Sudan
- Pytilia phoenicoptera Swainson, 1837 - astro aurora
Nell'ambito della famiglia degli estrildidi, le specie ascritte al genere Pytilia appaiono vicine al clade formato dall'amaranto bruno e dagli amaranti del genere Lagonosticta[2].
Distribuzione modifica
Le varie specie ascritte al genere occupano un areale piuttosto ampio, che comprende gran parte dell'Africa subsahariana.
Descrizione modifica
Dimensioni modifica
Le specie ascritte a questo genere misurano fra gli 11 e i 13 cm di lunghezza.
Aspetto modifica
Si tratta di uccelli dall'aspetto paffuto, muniti di corte ali arrotondate, coda corta e squadrata e becco conico e appuntito.
La colorazione è perlopiù grigiastra dorsalmente e bianca striata di nero ventralmente, con dorso e ali verdastre, petto giallastro e coda rossa: in alcune specie il maschio presenta una mascherina facciale rossa, mentre le femmine hanno sempre colorazione meno appariscente rispetto ai maschi.
Biologia modifica
Si tratta di uccelli che vivono da soli, in coppie o al massimo in piccoli gruppi familiari che contano meno di una decina d'individui: il melba del Sudan appare la specie meno socievole del genere, nonché quella più terricola, mentre le altre specie tendono a muoversi perlopiù fra cespugli ed alberi[3].
Alimentazione modifica
La dieta delle specie ascritte al genere è prevalentemente insettivora, e solo secondariamente vengono mangiati anche bacche, frutta e semi.
Riproduzione modifica
La riproduzione di questi uccelli segue i pattern tipici degli estrildidi, con ambedue i sessi che collaborano alla costruzione del nido, alla cova ed alle cureparentali verso i nidiacei.
Le specie ascritte a questo genere subiscono parassitismo di cova da parte di varie specie di vedova[3].
Note modifica
- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Estrildidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 10 maggio 2014.
- ^ John Boyd, TiF Checklist: Core Passeroidea I, su jboyd.net, 2013.
- ^ a b Nicolai J., Steinbacher J., van den Elzen R., Hofmann G., Mettke-Hofmann C., Prachtfinken - Afrika, Serie Handbuch der Vogelpflege, Eugen Ulmer, 2007, p. 58, ISBN 978-3-8001-4964-3.
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pytilia
- Wikispecies contiene informazioni su Pytilia