Racconti romani (film)

film del 1955 diretto da Gianni Franciolini

Racconti romani è un film del 1955 diretto da Gianni Franciolini.

Racconti romani
Una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1955
Durata110 min
Rapporto2,35:1
Generecommedia
RegiaGianni Franciolini
SoggettoAlberto Moravia, Sergio Amidei
SceneggiaturaSergio Amidei, Age & Scarpelli, Alberto Moravia, Francesco Rosi
ProduttoreNiccolò Theodoli
Distribuzione in italianoDiana Cinematografica
FotografiaMario Montuori
MontaggioAdriana Novelli
MusicheMario Nascimbene, diretta da Franco Ferrara
ScenografiaAldo Tomassini
CostumiBeni Montresor
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Pellicola di genere commedia all'italiana con protagonisti Totò, Silvana Pampanini, Vittorio De Sica e Franco Fabrizi.

La sceneggiatura è ispirata all'omonima opera di Alberto Moravia.

Trama modifica

 
Franco Fabrizi, Totò e Maurizio Arena

Quattro giovani romani, Otello, Mario, Spartaco e Alvaro si incontrano dopo che quest'ultimo esce di prigione.

Mentre camminano e discutono notano un loro amico, Valerio Zerboni (con il quale aveva litigato sei mesi prima proprio Alvaro) che lavora in proprio e fa buoni guadagni. I quattro decidono di imitarlo, incalzati da Alvaro, e si interessano perciò all'acquisto di un camioncino a rate. Ma non avendo denaro sufficiente per l'anticipo e la prima rata, e lavorando rispettivamente come garzone di pescheria, cameriere e aiuto barbiere, escogitano vari espedienti per racimolare le quote pro-capite per raggiungere le trecentomila lire che occorrono per l'acquisto del camioncino.

Prima provano a fare bagarinaggio ad una partita della Nazionale Italiana, ma vengono scoperti dai poliziotti che sequestrano loro tutti i biglietti. Poi, con l'aiuto di un professore in bolletta, tentano di imbrogliare un avvocato, ma vengono preceduti nella truffa proprio dal professore a cui si erano rivolti.

Provano quindi a spacciare delle banconote false, ma nemmeno questa trovata riesce. Infine si fingono guardie della buoncostume per poter multare le coppiette colte in atteggiamenti intimi a Villa Borghese, ma vengono scoperti e arrestati tutti tranne Alvaro, che riesce a fuggire.

I suoi compagni, dopo la lezione imparata con una notte in cella, decidono di "scaricare" finalmente il loro cattivo maestro e ritornano ai loro vecchi lavori. Anche Alvaro troverà lavoro presso una stazione di servizio e così, finalmente, la vita dei quattro si rasserena, andando incontro al futuro.

Produzione modifica

Distribuzione modifica

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ Racconti romani, vixvocal.it

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