Ramón Novarro

attore cinematografico e regista messicano

Ramón Novarro, talvolta accreditato anche come Ramón Navarro, pseudonimo di Juan Ramón Gil Samaniego (Victoria de Durango, 6 febbraio 1899Hollywood, 30 ottobre 1968), è stato un attore e regista messicano.

Ramón Novarro

Appartiene alla schiera degli attori che, nel decennio 1920-1930, furono lanciati prima come rivali, poi come eredi di Rodolfo Valentino. Anch'egli bruno, apollineo, di una bellezza un po' femminea, divenne il prototipo del latin lover (pur essendo omosessuale) in parti avventuroso-romantiche.

Biografia modifica

Nato a Victoria de Durango, in Messico, Novarro fu dapprima ballerino e cantante, poi comparsa per il cinema.

Sugli schermi venne valorizzato dal regista Rex Ingram (lo stesso che aveva portato al successo Rodolfo Valentino), in film come Il prigioniero di Zenda (1922), Scaramouche (1923) e L'arabo (1924).

 
Nel film Il prigioniero di Zenda (1922)

La consacrazione a divo giunse poi con Ben Hur (1925), un super-kolossal realizzato in Italia ed a Hollywood, rappresentativo di un genere storico di grande successo popolare. Nel 1927 rivelò anche doti di attore brillante in Il principe studente.

All'inizio del sonoro fu ancora un divo di richiamo, trovando notevoli risorse nelle sue possibilità di cantante e chitarrista. Appunto un cantante fatale fu in L'isola del sole (1929) ed in due film di ambientazione spagnola, Addio Madrid (1930) e Sivigliana (1931).

Nei primi anni trenta si cimentò anche con la lirica, per la quale dichiarava di avere una grande passione (soprattutto per le opere verdiane), e che aveva studiato sin da adolescente. Come cantante lirico prese parte ad alcune rappresentazioni europee, tra cui una nel 1930, a Berlino[1]. La passione per la musica lo aiutò nel periodo in cui il suo tipo ed il suo stile andavano declinando: tentò anche il musical a Londra (1935).

Nel 1932 interpretò due film di Jacques Feyder (La piccola amica e Il figlio dell'India), e recitò accanto a Greta Garbo in Mata Hari. Fu anche regista, dirigendo negli anni trenta tre pellicole girate in spagnolo. Riapparve poi sporadicamente sugli schermi con scarso successo finché, nel dopoguerra, riprese la carriera come maturo caratterista. Lo si ricorda in Stanotte sorgerà il sole (1949) di John Huston e La rivolta (1950) di Richard Brooks.

Alla soglia dei settant'anni, la sua vita finì tragicamente, quando fu ucciso nella sua villa di Santa Monica dai fratelli Paul e Tom Ferguson, giovani di Chicago. I due avevano ricevuto una soffiata dal mondo della prostituzione, secondo cui l'attore teneva nascosta in casa la somma di 5.000 dollari in contanti. Dopo aver cercato in tutti i modi di farsi rivelare il nascondiglio della fantomatica cifra, i due torturarono e picchiarono a morte Novarro, che morì soffocato dal suo stesso sangue[2][3].

Filmografia modifica

Cinema modifica

 
Con May McAvoy in Ben-Hur
 
Con Greta Garbo in Mata Hari
 
Ramón Novarro in Ecco la felicità!

Televisione modifica

Regista modifica

Doppiatori italiani modifica

Note modifica

  1. ^ L'eco del cinema, maggio 1930.
  2. ^ Kenneth Anger, Hollywood Babilonia, Milano, Adelphi, 1979.
  3. ^ (EN) André Soares, Beyond Paradise: The Life of Ramon Novarro, St. Martin's Press, 2002, p. 295, ISBN 978-0-312-28231-8.

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Collegamenti esterni modifica

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