Rasun-Anterselva

comune italiano

Rasun-Anterselva (Rasen-Antholz in tedesco) è un comune italiano di 2 945 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige, la cui altitudine varia da 926 m a 3436 m. È un comune sparso in quanto il municipio è situato nella frazione Rasun di Sotto. Il paese è noto poiché da anni vi si tiene una delle tappe della Coppa del Mondo di biathlon, ospitata dall'Arena Alto Adige, aperta nel 1971 e atta a ospitare varie manifestazioni[6].

Rasun-Anterselva
comune
(IT) Rasun-Anterselva
(DE) Rasen-Antholz
Rasun-Anterselva – Stemma
Rasun-Anterselva – Veduta
Rasun-Anterselva – Veduta
Vista di Rasun di Sotto e della Valle di Anterselva
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoThomas Schuster (SVP) dal 22-9-2020 (3º mandato)
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Territorio
Coordinate46°46′54.82″N 12°02′56.02″E / 46.781894°N 12.048894°E46.781894; 12.048894 (Rasun-Anterselva)
Altitudine1 030 m s.l.m.
Superficie121,57 km²
Abitanti2 945[3] (31-8-2023)
Densità24,22 ab./km²
FrazioniNove Case/Neunhäusern, Rasun di Sotto/Niederrasen (sede comunale), Rasun di Sopra/Oberrasen, Anterselva di Sotto/Antholz-Niedertal, Anterselva di Mezzo/Antholz-Mittertal, Anterselva di Sopra/Antholz-Obertal[1]
Comuni confinantiBrunico, Campo Tures, Monguelfo-Tesido, Perca, Sankt Jakob in Defereggen (AT-7), Valdaora, Valle di Casies
Altre informazioni
Cod. postale39030
Prefisso0474
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021071
Cod. catastaleH189
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[4]
Cl. climaticazona F, 4 285 GG[5]
Nome abitanti(IT) rasunesi, anterselvani
(DE) Rasenantholzer[2]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rasun-Anterselva
Rasun-Anterselva
Rasun-Anterselva – Mappa
Rasun-Anterselva – Mappa
Posizione del comune di Rasun-Anterselva nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Il territorio comunale di Rasun-Anterselva inizia presso il paese di Valdaora e prosegue lungo la valle di Anterselva, che termina con l'omonimo lago, a 1650 m.

Da qui una strada porta al passo Stalle (2050 m), dove si trova il rifugio Obersee, e la possibilità di scendere in Austria lungo la valle di Defereggen. Questa strada, oltre che ad essere chiusa durante la stagione invernale, è stretta e quindi il traffico viene regolato da un impianto semaforico.

Clima modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Anterselva di Mezzo.

Origini del nome modifica

Il toponimo significa "palude" ed è attestato come Resine o Rasine nel 1050-1065, Niderräsen nel 1353. La parola tedesca Antholz significa "di fronte" (ant) "al bosco" (Holz)[2].

Storia modifica

Presso Rasun di Sotto passava la strada romana, convenzionalmente denominata dagli storici via Aguntum-Vipitenum, che attraverso la val Pusteria collegava la via Iulia Augusta alla diramazione della via Claudia Augusta che da "Pons Drusi" (Bolzano) lungo la vallata dell'Isarco conduceva a Vipiteno e a "Veldidena" (Innsbruck) attraverso il passo del Brennero.[7] Il passaggio della strada è attestato dal ritrovamento di alcune pietre miliari; una di esse, trovata nella località Gosta, ricorda un generale riattamento della strada all'epoca di Settimio Severo (anno 201). Un altro miliare con dedica a Caracalla (anno 213), di cui esiste un disegno realizzato dallo scopritore, fu rinvenuto nel Settecento ma è oggi scomparso, benché sia stato identificato da alcuni in un fregio incorporato nel muro della canonica della chiesa parrocchiale di Rasun di Sotto.[8]

Dal primo medioevo la diocesi di Bressanone era uno degli più importanti proprietari fondiari in valle, i cui Küchenmaierhöfe (masi centrali di organizzazione economica del territorio) fungevano da catalizzatori dello sviluppo della zona.[9][10]

Attraverso la zona Windschnur, luogo di ritrovamento di importanti reperti archeologici che spaziano dalla preistoria sino al medioevo, dal 1847 passò la moderna strada della Pusteria, progettata da Luigi Negrelli e di cui si conserva il maestoso ponte in pietra, restaurato nel 2011 e adibito a museo a cielo aperto.[11]

Lo scrittore Claudio Magris nel 1997 dedicò uno dei suoi racconti riuniti nei "Microcosmi", intitolato Antholz, alla valle e ai suoi abitanti, soffermandosi sulla figura dello storico locale Hubert Müller.[12]

Stemma modifica

Lo stemma è costituito da una pila rossa rovesciata su nero ed argento. È l'insegna dei Signori di Rasen, nobile famiglia di giudici, che amministrarono il villaggio dal 1353. Lo stemma è stato adottato nel 1967.[13]

 
Vista della vallata

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

  • Chiesa di San Giovanni. A Rasun di Sotto (Niederrasen) si trova la chiesa dedicata a San Giovanni (Johanneskirche). Una prima struttura risale al 1070, mentre quella attuale è stata costruita in stile neo-classicista nel 1822.[14]
  • Chiesa di San Giorgio, a Rasun di mezzo.
  • Chiesa di Sant'Andrea. A Rasun di Sopra (Oberrasen) si trova la chiesa dedicata a Sant'Andrea (Andreaskirche), costruita nel XIV secolo e consacrata nel 1422. Solo nel XVII secolo la chiesa venne ingrandita e ne venne rifatta la volta. Nel XX secolo, più precisamente nel 1959, l'edificio fu quasi totalmente abbattuto, mentre venne edificata una struttura più moderna, quella attuale.[14]
  • Cappella di Sant'Antonio. Presso l'inizio della valle di Anterselva, si trova la cappella dedicata a Sant'Antonio da Padova (Antoniuskapelle). Essa è stata fondata nel 1698 da Paul von Leys e August Pauernfeind, parroco di Valdaora e consacrata nel 1704. Essa è chiamata dai locali S'Tonning Stöckl e secondo sempre una credenza locale, qui si dovrebbe trovare la scomparsa cittadina di Kerla.[14]
  • Cappella Burgfrieden. Presso Rasun di Sopra si trova la cappella Burgfrieden, edificata nel 1924 dalla famiglia dei contadini Josef e Maria Messner, e dedicata a San Giuseppe. All'interno dell'edificio, si trovano sulle nicchie laterali le patrone dei contadini, Caterina e Notburga. Inoltre sul soffitto sono dipinti l'annunciazione e il supplizio, mentre nella calotta delle finestre sono rappresentate l'adorazione dei magi e la tramutazione dell'acqua in vino delle nozze di Cana.[14]

Architetture civili modifica

Residenza Heufler modifica

Presso Rasun di Sopra, si trova la residenza nobiliare nota come Heufler, costruita nel 1580 dalla famiglia nobiliare dei Hohenbühel zu Heufler.

Al suo interno questa residenza custodisce una particolare stube, con una struttura interna in legno particolare.[15]

I tre ponti modifica

Nei pressi dell'area archeologica denominata Windschnur a est di Rasun, si trovano tre testimonianze storiche della costruzione di strade e ponti nella val Pusteria:

  • il primo ponte fu ad arco ed in pietra, costruito nel 1847 quando si recuperò parte della via di comunicazioni, sotto l'impero di Ferdinando I.
  • il secondo ponte, ha sostituito la funzione del primo, e scorre circa parallelo al a questo. Fu costruito dalla Provincia autonoma di Bolzano nel 2008, e permette un più facile scorrimento del traffico.
  • il terzo ponte, si trova sotto i due precedenti, è costruito interamente in legno, ed è anche il più antico, infatti prima del 1847 la "strada postale" passava sopra di questo. Oggi invece viene utilizzato da un sentiero.

La realizzazione del nuovo ponte sul rio Anterselva nel 2008 ha permesso il restauro del ponte del 1847, che rimane come documento storico di ingegneria stradale. Da notare che la zona d'accesso a questo ponte è stata oggi modificata e suddivisa in tre diversi tratti che fanno risaltare le tre diverse epoche in cui la strada passava su di questo ponte:[16]

  • strato in asfalto con guard-rail in acciaio;
  • strato di asfalto (più antico) e balaustra di elementi prefabbricati in calcestruzzo;
  • ghiaia calcare con muri di balaustra in pietra, paracarri in granito e travi in legno.

Il nuovo ponte ha vinto il premio di architettura Città di Oderzo 2012, ovvero un concorso che nella sua 13ª edizione premia i migliori edifici nel Triveneto. Il vecchio ponte in pietra è comunque rimasto in piedi, grazie alla volonta in primis del comune che seguendo il progetto dell'ingegner Albert Willeit e dello storico Rudolf Tasser. Ad oggi quindi si possono ammirare tre differenti contesti storici della strada che percorreva la Val Pusteria; oltre a questo ponte, la strada iniziava presso la restaurata Chiusa di Rio di Pusteria e la Chiusa di Lienz.[17]

Architetture militari modifica

Presso il centro di Rasun, ma anche nei pressi del lago di Anterselva sono state edificate alcune opere difensive appartenenti allo sbarramento Rasun-Valdaora e allo Sbarramento Anterselva Mezzavalle-Lago di Anterselva, entrambi appartenenti al Vallo Alpino in Alto Adige.[18]

Rudere di Rasun Vecchia modifica

Presso il centro di Rasun di Sotto si trova il rudere di Rasun Vecchia (Burgruine Altrasen). Nel XIII secolo questo era un castello, sede giudiziale dei signori di Rasen.

Oggigiorno è rimasta la torre a pianta quadrata, alcuni resti di mura e dei piani d'abitazioni, dove ancora si distinguono le feritoie e alcune finestre di varie forme.

La rovina è raggiungibile dalla chiesa di Rasun di Sotto, seguendo per circa 30 minuti il sentiero n. 2.[19]

Rudere di Rasun Nuova modifica

Presso il centro di Rasun di Sopra si trova il rudere di Rasun Nuova (Burgruine Neurasen). Appartenente alla stessa epoca del precedente, di questo oggi sono rimaste le mura, ben restaurate.

La rovina è raggiungibile da Rasun di Sotto, dai masi di Pfaffing, si procede fino alla casa Jagdhaus, e infine si raggiunge la cappella del maso Burgfrieden. Qui in un'ora di camminata, seguendo il sentiero n. 1, si raggiunge il vecchio rudere.[19]

Aree naturali modifica

Nel territorio comunale si trova una particolare zona paludosa, racchiusa dentro ad un biotopo, la torbiera di Rasun (Rasner Möser). Qui diverse specie animali e vegetali trovano un loro spazio protetto. L'area si trova nei pressi di Rasun di Sopra.[20]

Società modifica

Ripartizione linguistica modifica

La popolazione è nella quasi totalità di madrelingua tedesca:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[21]
98,40% madrelingua tedesca
1,16% madrelingua italiana
0,44% madrelingua ladina

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[22]

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2005 2010 Karl Messner SVP Sindaco
2010 2012 Herbert Berger SVP Sindaco
2012 in carica Thomas Schuster SVP Sindaco

Sport modifica

 
Un momento della gara maschile di staffetta ai Mondiali del 2007

Stazione sciistica specializzata nello sci nordico, Rasun-Anterselva dal 1971 è attrezzata con uno stadio di biathlon, l'Arena Alto Adige (Südtirol Arena) che ha ospitato sei edizioni dei Campionati mondiali di biathlon (nel 1975, nel 1976, nel 1983, nel 1995, nel 2007 e nel 2020), numerose tappe della Coppa del Mondo di biathlon e, nel 2026, ospiterà la gara delle Olimpiadi invernali. Inoltre è stata sede dell'arrivo di una tappa al Giro d'Italia 2019, con arrivo proprio nello stadio del biathlon. Non a caso sono proprio di questo Comune molti dei migliori biatleti italiani di sempre. Possiamo ricordare la generazione di Johann Passler, Andreas Zingerle, Gottlieb Taschler, Hubert Leitgeb e Wilfried Pallhuber, mentre oggi spiccano Dorothea Wierer e Dominik Windisch.

Note modifica

  1. ^ Comune di Rasun Anterselva - Frazioni
  2. ^ a b AA.VV., Nomi d'Italia - Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto Geografico De Agostini, settembre 2009, p. 439, ISBN 978-8-85-111412-1.
  3. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ IBU World Championships Biathlon - Antholz Anterselva 2020, Biathlon Anterselva - Passion is ours., su Biathlon-Antholz.it, 2019. URL consultato il 18 ottobre 2019.
  7. ^ La val Pusteria sul sito dell'Enciclopedia Treccani
  8. ^ Luciana Veneziano, Due miliari anepigrafi della val Pusteria, in Aevum - anno 50, fasc. 1/2 (gennaio-aprile 1976)
  9. ^ Hubert Müller, Bischöfliche Maierhöfe im Antholzer Tal, in "Der Schlern", 55, 1981, pp. 45-48.
  10. ^ Masi Küchenmaier di Anterselva[collegamento interrotto]
  11. ^ PonteStorico.
  12. ^ Georg Kierdorf-Traut, Claudio Magris und Norbert C. Kaser im Antholzer Tal, in "Der Schlern", 82, 2008, pp. 82-85.
  13. ^ (EN) Heraldry of the World: Rasen-Antholz Archiviato il 23 settembre 2011 in Internet Archive.
  14. ^ a b c d Architetture religiose a Rasun Archiviato il 28 gennaio 2010 in Internet Archive.
  15. ^ Architetture civili a Rasun Archiviato il 28 gennaio 2010 in Internet Archive.
  16. ^ Il vecchio ponte è diventato un museo su Alto Adige
  17. ^ Consegnato il premio per il ponte di Rasun Archiviato il 20 giugno 2013 in Internet Archive., su Alto Adige
  18. ^ Alessandro Bernasconi, Giovanni Muran, Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige, Trento, editore Temi, maggio 1999, pp. 328 pagine, ISBN 88-85114-18-0.
  19. ^ a b Antiche rovine a Rasun Archiviato il 28 gennaio 2010 in Internet Archive.
  20. ^ Biotopo "Rasner Möser" Archiviato il 29 giugno 2012 in Internet Archive.
  21. ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
  22. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia modifica

  • (DE) Hubert Müller, Dorfbuch Antholz, Rasun di Sotto, 1985.
  • Andreas Arnold, Chiese e cappelle di Anterselva, Anterselva, 1998.
  • (DE) Leo Andergassen, Kirchen und Kapellen in Rasen, Lana, Tappeiner, 1999. ISBN 88-7073-292-4
  • (DE) Toni Leitgeb, Festschrift zum 50jährigen Bestehen des AVS Antholzertal und zum 30jährigen Bestehen der Bergrettung Antholzertal, 1959-2009, Anterselva, AVS, 2009.

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