Redavalle

comune italiano

Redavalle (Ridaval in dialetto oltrepadano[4]) è un comune italiano di 1 061 abitanti della provincia di Pavia. Si trova nell'Oltrepò Pavese, ai piedi delle colline, allo sbocco di una breve vallata, sulla ex statale Padana Inferiore tra Broni e Casteggio.

Redavalle
comune
Redavalle – Stemma
Redavalle – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoPierangela Compagnoni (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate45°02′52″N 9°12′25.6″E / 45.047777°N 9.20711°E45.047777; 9.20711 (Redavalle)
Altitudine85 m s.l.m.
Superficie5,42 km²
Abitanti1 061[1] (31-12-2021)
Densità195,76 ab./km²
FrazioniCalcababbio, Casa Ramati
Comuni confinantiBarbianello, Broni, Pietra de' Giorgi, Santa Giuletta
Altre informazioni
Cod. postale27050
Prefisso0385
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018120
Cod. catastaleH216
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 628 GG[3]
Nome abitantiredavallesi
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Redavalle
Redavalle
Redavalle – Mappa
Redavalle – Mappa
Posizione del comune di Redavalle nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Il territorio comunale di Redavalle ha un'estensione di circa 5,47 km² ed è ubicato a sud est della provincia di Pavia, in Oltrepò. Esso è situato in parte in pianura ed in parte nella fascia di bassa collina, a un'altitudine compresa tra 66 e 226 metri sul livello del mare. L'abitato del comune è distribuito lungo la Strada provinciale ex SS 10, con sviluppo lineare e saldatura al comune di Santa Giuletta. Inoltre è presente una piccola frazione, Casa Ramati, ubicata lungo la Strada provinciale 47, in prossimità del confine con Broni. Sul territorio sono presenti anche alcuni cascinali sparsi, in posizione isolata, a nord dell'autostrada Piacenza-Brescia.

Storia modifica

L'attuale Redavalle è l'erede di un centro più antico, San Martino in Strada. Nella zona esisteva un centro romano nominato negli antichi itineraria come Cameliomagus o Comillomagus (forme dovute alla scrittura trascurata di un probabile Camillomagus). Le distanze itinerarie converrebbero maggiormente a Broni: certo è che a Redavalle sono stati trovati numerosi reperti romani, il che dimostra l'origine romana di San Martino in Strada, corrisponda o no a Camillomagus. Come molti centri antichi sopravvissuti alle invasioni barbariche, ebbe una propria pieve, dipendente dalla diocesi di Piacenza, il cui nome (San Martino in Strada appunto) obliterò l'antica denominazione della località.

San Martino passò sotto il dominio pavese nel 1164, allorché era probabilmente una dipendenza di Broni; era comunque dotato di un castello, che fu incendiato dalle truppe dei confederati lombardi durante le guerre contro Federico I Barbarossa. San Martino in Strada, che si trovava un poco più a est di Redavalle, non si riebbe più dal disastro. Cominciò allora a prendere importanza Ridavalle (così chiamato nel 1250), situato al margine occidentale del comune di San Martino, che a poco a poco assorbì l'intera popolazione del vecchio centro. Attorno al 1560 anche la pieve di San Martino fu abbandonata e l'arciprete prese dimora presso l'oratorio di San Rocco a Redavalle (che prese il nome di San Rocco e San Martino).

Redavalle faceva parte del feudo di Broni, appartenuto dal XIII secolo ai Beccaria e dal 1536 alla fine del feudalesimo (1797) agli Arrigoni di Milano. Come abbiamo detto, Redavalle sorgeva a ridosso del confine occidentale del comune, tanto che parte dell'abitato sconfinava nell'adiacente comune di Santa Giuletta; tale anomalia fu regolata nel 1866 con la cessione a Redavalle di un tratto del territorio di Santa Giuletta (denominato frazione Rile).

Si può anche affermare che Redavalle sia stato sotto la mano di una delle più importanti famiglie pavesi per molto tempo. Questa famiglia di cui stiamo trattando appunto è la famiglia Pianetta una famiglia dalle lunghe origini e tradizioni nobiliari che si tramandano fino ad ora. La famiglia Pianetta un tempo possedeva praticamente tutto Redavalle e le zone circostanti e possedeva gran parte del terreno presente come gli scuri. Lo stemma della famiglia Pianetta è molto importante e arriva fino a noi uno degli stemmi nobiliari Lombardi più importanti. In seguito parte dei terreni è stata venduta ma sotto ad essi sono stati ritrovati importanti resti romani che sono conservati al museo di Pavia in una sala la sala pianetta. Ancora oggi ci sono dei componenti della famiglia pianetta ancora in vita.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Amministrazione modifica

Gemellaggi modifica

Comunità montane modifica

Fa parte della fascia bassa della Comunità Montana Oltrepò Pavese.

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Rubrica delle Rarità (PDF) [collegamento interrotto], in Fasoulin, 31 agosto 1907, p. 3. URL consultato il 19 luglio 2011.
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

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Collegamenti esterni modifica

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