Riforme ortografiche della lingua russa

riforme ortografiche nella storia
Voce principale: Storia della lingua russa.

Le riforme ortografiche della lingua russa sono quelle decisioni, ufficiali o non ufficiali, che hanno portato l'ortografia di questa lingua ad essere quella che è oggigiorno.

Pietro il Grande ufficializzò definitivamente una serie di lettere, che andarono a comporre l'alfabeto russo

Medioevo modifica

I popoli slavi orientali adottarono fin dall'inizio l'alfabeto cirillico (verso il X secolo d.C.). Poiché inizialmente la lingua di questi popoli ortodossi in ambito liturgico e mondano era la stessa, quando esse cominciarono a divergere, alcune lettere rimasero solo nella lingua ecclesiale (l'antica lingua slava orientale): è il caso delle Jus (Ѫ, Ѭ, Ѧ, Ѩ).

XVIII secolo modifica

La lingua cominciò ad assumere forma scritta con lo zar Pietro I di Russia, il quale nel 1708 introdusse la "Scrittura cittadina" (in russo Гражда́нский шрифт?, Graždanskij šrift). In particolare, egli eliminò parecchie lettere (Ѯ, Ѱ, Ѡ) e diacritici (a parte in й); in più bandì l'uso dei numerali cirillici, introducendo la numerazione araba[1]. Per la prima volta, la lingua russa veniva scritta con lettere diverse dall'antico slavo orientale.

A partire dal XVIII secolo nacque la letteratura russa, ricordiamo tra i primi poeti Lomonosov e Tredjakovskij. Contribuì alla nascita della stessa anche il rinforzarsi di una lingua unificata, ed ufficializzata. Non a caso, i due letterati sopracitati lottarono per la loro lingua.

XIX secolo modifica

XX secolo modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Riforma dell'ortografia russa del 1918.

La maggiore riforma dell'epoca contemporanea della lingua russa venne preparata da una commissione guidata dal filologo e linguista Aleksej Šachmatov. Essa risale al 1917, e venne applicata ufficialmente nell'anno successivo dai bolscevichi ormai al potere in Russia.

Essa nella pratica semplificò l'ortografia russa unificando la declinazione di vari aggettivi e pronomi, sostituendo le lettere ѣ (Jat) con е, ѳ con ф, e і (a seconda del contesto di pronuncia moscovita) e ѵ con и. Inoltre, la vecchia muta jer divenne obsoleta, includendo il ъ ("segno duro") a fine delle parole terminanti in consonante (al posto del segno morbido). Venne così eliminata l'ultima reminiscenza grafica del sistema "a sillaba aperta" dell'antico slavo. Ad esempio, Рыбинскъ diventò Рыбинск ("Rybinsk").

Note modifica

  1. ^ Vladimir Yefimov, Civil Type and Kis Cyrillic, in John D. Berry (a cura di), Language Culture Type: International Type Design in the Age of Unicode, New York City, Graphis Press, 2002, ISBN 978-1-932026-01-6.

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