Ripartizione modale

La ripartizione modale nei trasporti, nota anche con i termini inglesi di modal share o modal split, è la percentuale di spostamenti con un certo tipo di mezzo di trasporto.

La ripartizione modale è fattore statistico nello sviluppo della in una città o regione. In anni recenti[quando?] molte città si sono poste obiettivi di ripartizione modale, per es. il 30% di spostamenti non motorizzati (in bicicletta e a piedi) e del 30% su mezzi di trasporto pubblico. Questi obiettivi riflettono il desiderio di innescare un modal shift, una commutazione modale, cioè un cambiamento dei modi di spostamento, in direzione di un aumento delle quote di quelli "sostenibili". Vengono considerati virtuose ripartizione modali che sommano alte quote con i trasporti pubblici, a piedi e in bicicletta, mentre le quote di spostamenti in auto pesano in senso opposto.

Comparabilità dei dati modifica

I dati del modal split vengono generalmente ottenuti da sondaggi e rilevazioni sugli spostamenti, spesso da parte di autorità locali, usando metodologie differenti; campionature, interviste, estensioni geografiche o altre differenze metodologiche possono influenzare la comparabilità dei dati. La maggior parte delle rilevazioni si riferisce agli spostamenti casa-lavoro.[1]

Ripartizione modale degli spostamenti casa-lavoro modifica

Esempi di città europee illustrano le differenze nella ripartizione modale degli spostamenti casa-lavoro, dovuti ai differenti contesti geografici, economici, sociali.

Ripartizione modale di alcune capitali europee modifica

Città a piedi bicicletta trasporto pubblico veicolo privato a motore anno note
  Parigi 13% 5% 65% 17% 2008 [2]
  Berlino 30% 13% 26% 31% 2008 [3]
  Londra 20% 2% 41% 37% 2008 [4]
  Madrid 36% 0% 34% 30% 2006 [3]
  Praga 23% 1% 43% 33% 2009 [5]
  Roma 7% 0% 24% 68% 2001 [3]
  Vienna 28% 6% 39% 27% 2012 [6]
  Varsavia 5% 1% 60% 34% 2009 [7]
  Amsterdam 4% 38% 30% 28% 2010 [3]
  Copenaghen 6% 36% 33% 25% 2012 [8]
  Helsinki 12% 6% 40% 41% 2004 [3]
  Stoccolma 15% 7% 43% 33% 2004 [3]
  Berna 11% 11% 54% 24% 2001 [3]
  Lisbona 10% 0% 46% 40% 2001 [3]

Ripartizione modale di alcune città europee con oltre 250.000 abitanti modifica

Città a piedi bicicletta trasporto pubblico veicolo privato a motore anno
  Aarhus 7% 27% 19% 43% 2004
  Bologna 8% 4% 21% 67% 2001
  Brema 25% 23% 16% 36% 2013
  Firenze 8% 4% 21% 69% 2001
  Friburgo in Brisgovia 29% 34% 16% 21% 2017
  Göteborg 12% 14% 21% 52% 2004
  Hannover 26% 19% 19% 36% 2017
  Malaga 12% 0% 11% 77% 2004
  Malmö 6% 25% 18% 51% 2011
  Napoli 13% 0% 26% 60% 2001
  Palermo 12% 1% 9% 78% 2001
  Siviglia 13% 6% 15% 64% 2012
  Torino 12% 3% 5% 79% 2004
  Utrecht 3% 21% 25% 51% 2004

Note: i dati sono basati sull'Urban Audit[9] .

Obiettivi di ripartizione modale modifica

La Carta di Bruxelles, firmata da 36 città, fra cui Bruxelles, Ghent, Milano, Monaco di Baviera, Siviglia, Edimburgo, Tolosa, Bordeaux, Gdansk, e Timisoara, impegna i firmatari a raggiungere almeno una quota del 15% di spostamenti in bicicletta entro il 2020, e chiama le istituzioni europee a fare lo stesso.[10][Paragrafo interamente avulso dal tema]

Note modifica

  1. ^ Singapore Land and Transport Authority: Journeys, issue 7, November 2011 Archiviato il 21 settembre 2013 in Internet Archive.
  2. ^ [1]
  3. ^ a b c d e f g h Passenger Transport Mode Shares in World Cities Archiviato il 21 settembre 2013 in Internet Archive.
  4. ^ Transport for London: "Travel in London" Report 2, 2010
  5. ^ The yearbook of transportation Prague 2009 Archiviato il 26 luglio 2011 in Internet Archive., page 5, retrieved 2011-03-23
  6. ^ [2], (German) retrieved 2013-01-22
  7. ^ [3], (English) retrieved 2012-04-06
  8. ^ Copia archiviata, su subsite.kk.dk. URL consultato il 2 giugno 2013 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2015)., (English) retrieved 2013-06-12
  9. ^ Urban Audit Archiviato il 6 febbraio 2009 in Internet Archive., retrieved 2009-10-03
  10. ^ Charter of Brussels Archiviato il 31 luglio 2009 in Internet Archive., retrieved 2009-10-03

Voci correlate modifica

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