Roccella Ionica

comune italiano

Roccella Ionica o Roccella Jonica (Rucceja in calabrese) è un comune italiano di 6 074 abitanti[1] della città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria.

Roccella Ionica
comune
Roccella Ionica – Stemma
Roccella Ionica – Bandiera
Roccella Ionica – Veduta
Roccella Ionica – Veduta
Panoramica di Roccella Ionica
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Città metropolitana Reggio Calabria
Amministrazione
SindacoVittorio Zito (lista civica) dal 28-5-2019
Territorio
Coordinate38°19′N 16°24′E / 38.316667°N 16.4°E38.316667; 16.4 (Roccella Ionica)
Altitudine16 m s.l.m.
Superficie37,82 km²
Abitanti6 416[1] (31-12-2021)
Densità169,65 ab./km²
FrazioniBosco Catalano, Canne, Cutunizza, Ferraro, Mancino, Serulline, Spanò
Comuni confinantiCaulonia, Gioiosa Ionica, Marina di Gioiosa Ionica, Martone, Nardodipace (VV)
Altre informazioni
Cod. postale89047
Prefisso0964
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT080067
Cod. catastaleH456
TargaRC
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Nome abitantiroccellesi (roccejoti, in dialetto roccellese)
PatronoSan Vittore di Marsiglia
Giorno festivo21 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Roccella Ionica
Roccella Ionica
Roccella Ionica – Mappa
Roccella Ionica – Mappa
Posizione del comune di Roccella Ionica all'interno della città metropolitana di Reggio Calabria
Sito istituzionale
Palazzo Carafa e ingresso della città murata
Chiesa di San Nicola ex Aleph

Geografia fisica modifica

Roccella si trova sulla costa dei Gelsomini e sorge probabilmente sull'antica città magnogreca di Amfissa. È bagnata dal mar Ionio e caratterizzata da un territorio pianeggiante verso il mare e collinare nell'entroterra.

Origini del nome modifica

Nel X secolo il paese venne chiamato "Rupella", poi "Arocella", fino al nome in uso di "Roccella", a causa della sua localizzazione sulla rocca nel "borgo-castello".

Storia modifica

Vanta origini molto antiche, che si presume risalgano fino all'epoca della Magna Grecia. Storicamente è stata identificata con l'antica località di Amfissa, ricordata nei poemi del poeta romano Ovidio. In contrada Focà è stato ritrovato un edificio a blocchi di calcare e dei reperti in terracotta facenti parte di una presunta tomba monumentale del IV secolo a.C.[3].

Al 1270 risale il primo documento che testimonia l'esistenza di Roccella Ionica: in esso è registrata la vendita del castello Donato a Gualtiero di Collepietro da parte di Carlo I d'Angiò.

Fu un importante feudo e rocca difensiva della costa, come simboleggiato anche nel gonfalone araldico, che rappresenta il patrono san Vittore di Marsiglia che sconfigge un pirata turco.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

I resti della "Cittadella Medioevale" sono visitabili a partire da Torrente Zirgone, dalla costa al promontorio dell'antica cittadella, e da qui alla vicina torre di avvistamento meglio nota come "Torre di Pizzofalcone". I monumenti e luoghi di interesse sono:

La chiesa di San Nicola di Bari fu costruita agli inizi del XX secolo in sostituzione della precedente Chiesa (che si trova tutt'oggi incorporata nel Castello dei Carafa). Dalla vecchia matrice, infatti, furono trasferiti alla nuova tutti gli altari e le statue. Al suo interno la chiesa si presenta a 3 navate; nel presbiterio si trovano l'altare maggiore datato 1763 e la volta affrescata dal pittore roccellese Raffaele Ursini[4]. Conserva un'antica Crocifissine e varie statue: Gesù nel Getsemani, la Madonna del Carmine, Santa Rita, San Michele arcangelo, San Giovanni Paolo II, la Madonna con i Santi Anna e Gioacchino, la Santissima Trinità, San Giovanni Evangelista, Santa Teresa di Lisieux, il Sacro cuore di Gesù, Maria Assunta in cielo, Sant'Antonio da Padova, Padre Pio e la Natività. La chiesa custodisce inoltre le reliquie di San Vittore di Marsiglia, patrono del paese.

  • Chiesa San Nicola Ex Aleph

La chiesa fu costruita nel 1469 da marinai di Marsiglia. L'aspetto odierno è quello della ristrutturazione del 1930. La chiesa custodisce la grande tela di San Vittore di Marsiglia, patrono del paese, e il suo simulacro, opera in cartapesta dello scultore di Mammola Rodolfo Del Pozzo. Ci sono inoltre le statue di San Francesco da Paola, il Sacro Cuore di Gesù, la Madonna del Rosario di Rocco Bruno Murizzi, Santa Lucia, Gesù Morto, San Rocco, la Madonna (la prima statua della Madonna delle Grazie), la Madonna di Lourdes e Sant'Antonio da Padova. Al suo interno è inoltre seppellito il vescovo Pier Domenico Scoppa.

  • Chiesa di Santa Anastasia

La chiesa nacque nel XVIII secolo e si trova nel cuore del Borgo del paese, infatti è detta "a chiesa d'u burgu". La sua realizzazione fu promossa da dei gesuiti, che all'inizio dedicarono la chiesa a San Francesco Saverio. Nel 1783, anno del terremoto che non recò gravi danni alla chiesa, vi si trasferì la parrocchia di Sant'Anastasia (dal borgo medievale) acquisendo il nome attuale. La chiesa si presenta a navata unica e sull'altare maggiore si trova una tela della Madonna con Gesù bambino fra Sant'Anastasia[Quale?] e Santo Stefano Protomartire. Inoltre custodisce 3 dipinti raffiguranti la Crocifissione, San Vincenzo Ferreri e San Raffaele Arcangelo, la statua molto venerata della Madonna Addolorata (festeggiata la terza domenica di settembre), Santa Lucia, La Madonna Ausiliatrice, San Giovanni Bosco e San Pio da Pietrelcina.

Il Santuario fu eretto nel 1545, quando al largo di Roccella, il marinaio palermitano Onofrio Buscemi ,con il suo equipaggio, si trovò in mezzo a una forte tempesta. Fece allora voto alla Madonna (della quale aveva un quadro a bordo): se fossero tutti scampati dalla tempesta il capitano avrebbe costruito una Chiesa in suo onore. Così fu e arrivati sani e salvi alla foce del torrente Zirgone, salendo per la valle trovarono il luogo adatto per edificare il Santuario. Il quadro del Buscemi fu posto sull'altare maggiore (che con il passare del tempo fu trafugato, come tanti altri, e sostituito). All'interno presenta una navata e custodisce la statua della Madonna delle Grazie, opera dello scultore di Mammola Antonio Spina e il Sacro Cuore di Gesù. La festa della Madonna si svolge ogni prima domenica di luglio con la caratteristica processione a mare.

  • Chiesa di San Giuseppe

Fu fondata all'inizio del 1600 e fu adibita a luogo di sepoltura per molti anni(tutt'oggi sul pavimento si trovano varie lastre tombali). La chiesa all'inizio fu dedicata all'Immacolata Concezione. All'interno la chiesa ha una navata e possiede la statua di San Giuseppe (copia di quella originale opera di Vincenzo Scrivo, derubata nel 1994 durante un incendio), Sant'Antonio da Padova, San Pasquale Baylon, Santa Lucia, San Francesco d'Assisi e il Cuore Immacolato di Maria. Possiede inoltre le tele di San Giuseppe con le anime purganti (posta sull'altare maggiore) e dell'Immacolata Concezione e un Crocifisso della metà del 1700.

  • Chiesa di San Sostene(privata)
    Chiesa della Madonna della Pietà

Non si conosce il periodo di fondazione, si pensa intorno al 1600. Situata in contrada Lacchi, ha una forma a capanna e al suo interno custodisce un quadro della Deposizione di Gesù dalla Croce. La chiesa fu ristrutturata nel 1957, assumendo l'aspetto contemporaneo, diverso da quello di un tempo.

  • Chiesa di Santa Lucia(chiusa al culto)
    Teatro al Castello
    Colonne Melissari
    Ex Convento dei Minimi
    Vicoli Picatari
    Borgo Antico
    Borgo Marinaro
    Lungomare

Palazzi storici modifica

  • Palazzo Baudille
  • Palazzo Congiusta
  • Palazzo Englen
  • Palazzo Placido
  • Palazzo Rossetti
  • Palazzo Ursini
  • Palazzo Minici
  • Villa Carafa
  • Villa Alicastro
  • Villa Minici

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Tradizioni e folclore modifica

Festa di Maria S.S. delle Grazie modifica

Ogni anno la prima domenica di luglio si tiene la festa in onore di Maria S.S. delle Grazie, patrona dei marinai del paese.

Il mercoledì precedente alla festa la statua della Madonna viene portata in processione dal Santuario delle Grazie alla chiesa madre; la domenica pomeriggio viene portata su una barca ammiraglia in testa a un corteo di navi per la processione in mare, seguita da quella per le vie cittadine, il lunedì successivo alla festa la statua viene riportata dalla chiesa madre al santuario delle Grazie.

Festa di San Vittore Martire a Marsiglia modifica

San Vittore Martire a Marsiglia (... – Marsiglia, 21 maggio 303 o 304) fu un ufficiale della legione tebana ed è venerato dalla Chiesa cattolica come santo e martire. Secondo Amedeo Thierry storico del XIX secolo, Vittore, ufficiale della Guardia imperiale sarebbe arrivato a Marsiglia in occasione di una visita alla città da parte dell'imperatore Massimiano.[1]. Nel febbraio 303, in un Impero Romano già ben evangelizzato, ove la fede cristiana era penetrata in diversi strati della popolazione, esplose una persecuzione improvvisa, brutale e sistematica, che fece migliaia di vittime in tutto l'impero. Vittore era scampato alla decimazione della Legione tebana, che fu massacrata sotto gl'imperatori Diocleziano e Massimiano (285-305) ad Agaune (oggi Saint-Maurice, nel Vallese in Svizzera), secondo Sant'Eucherio. Vittore fu uno di coloro che a Marsiglia subì il martirio per essersi rifiutato di abiurare la fede cristiana. L'8 luglio del 303 (o del 304 secondo alcune fonti), un ufficiale della Legione tebana di nome Vittore fu portato innanzi al tribunale di Marsiglia ove risiedeva il prefetto del pretorio Euticio. Questo ufficiale si rifiutava di percepire la sua paga e si proclamava cristiano. Essendosi rifiutato di compiere i sacrifici agli dei, come gli chiese il giudice, Vittore fu trascinato per la città con le braccia legate dietro la schiena. Riportato di fronte al giudice, Vittore si rifiutò nuovamente di sacrificare: «Io non sacrificherò: ciò [il sacrificio] è dovuto a Dio Creatore, non ad una creatura». Udendo ciò Asterio gli diede uno schiaffo ed i soldati lo presero a randellate. Dopo di che Asterio ordinò di radiarlo dai ranghi e di martirizzarlo con corregge di cuoio, quindi fu rinchiuso in una segreta. Il 21 luglio Vittore fu nuovamente tradotto innanzi al prefetto Euticio, di fronte al quale egli si rifiutò a più riprese di eseguire sacrifici agli dei. Il giudice gli pose innanzi l'altare ove avrebbe dovuto eseguire i sacrifici ma Vittore non ne sopportò nemmeno la vista. Con un calcio Vittore fece cadere l'altare dalle mani del sacerdote ed il giudice, incollerito, ordinò che il piede con il quale Vittore aveva fatto cadere l'altare gli venisse amputato. Poi, di fronte ad un ulteriore rifiuto da parte di Vittore di sacrificare agli dei, ordinò di porlo sotto una macina condotta da un animale, ove viene normalmente macinato il grano. I cristiani di Marsiglia s'impadronirono del corpo di Vittore e lo nascosero frettolosamente nel fianco di una collina della quale scavarono la roccia. La sua ricorrenza festiva si celebra il 21 maggio.

Festa della Madonna Addolorata modifica

Si svolge ogni anno la terza domenica di settembre e conclude l'estate roccellese.

"Ncrinata 'I Pasca" o "Inchinata di Pasqua" modifica

L'incontro tra Gesù Risorto e la Madonna, mediato da S. Giovanni. La sacra rappresentazione si svolge la mattina di Pasqua, nel rione Croce. San Giovanni, posizionato in via Giordano Bruno, per tre volte, si reca dalla Madonna, coperta da un manto nero, per comunicarle la notizia della resurrezione di Cristo. Le due statue, quella della Madonna e quella del Cristo, si trovano distanti circa 300 metri, in una posizione tale da non potersi vedere. L'ultimo viaggio di San Giovanni viene fatto di corsa ed a metà percorso la statua si arresta, mettendosi di lato, per consentire al Cristo e alla Madonna di potersi incontrare. La corsa di queste due statue viene accompagnata dalla banda musicale. Dopo pochi passi la Madonna viene liberata dal suo manto nero.

Ballo del Ciuccio (Cavalluccio pirotecnico) modifica

Festa in onore di San Giuseppe che si festeggia tutti gli anni la prima domenica di agosto.

Geografia antropica modifica

 
Lungomare di Roccella Ionica
 
Porto turistico di Roccella Ionica

Il comune è raggiungibile attraverso la strada statale 106. Dispone di una stazione ferroviaria posta lungo la linea jonica, e dotata di tre binari. Ospita inoltre un porto turistico, denominato Porto delle Grazie, con 450 posti barca.

 
Panorama dalla spiaggia sulla rocca

Il territorio urbano è caratterizzato dai resti della Cittadella murata, che domina dall'alto con l'imponente Palazzo dei Principi Carafa, sia sul borgo settecentesco del paese che sul nucleo urbano di epoca più moderna, sviluppatosi successivamente verso la costa.

Numerosi sono i palazzi e gli edifici nobiliari, i rioni e le chiese, tipici del sistema feudatario che ha caratterizzato storicamente Roccella Jonica.

Economia modifica

È basata principalmente sul turismo. Tra le attività più rinomate vi sono quelle artigianali, che si distinguono per la lavorazione della terracotta, finalizzata alla realizzazione di giare e cuccume.[6][7]

Dal 2002 è stata insignita della Bandiera blu dalla FEE (Fondazione per l'educazione ambientale), che premia le località balneari che si sono distinte per un rigoroso rispetto dei criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio e concrete politiche di sostenibilità ambientale[8]. Nel 2023 è stata premiata con 4 vele da Legambiente (unico comune calabrese).

Infrastrutture e trasporti modifica

Il comune è interessato dalle seguenti direttrici stradali:

È inoltre servito dalla Stazione di Roccella Jonica.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
15 luglio 1989 10 agosto 1990 Antonio Zito Partito Socialista Italiano Sindaco [9]
10 agosto 1990 27 giugno 1991 Antonino Leggio Partito Socialista Italiano Sindaco [10]
27 giugno 1991 6 settembre 1991 Tommaso Mondello Commissario prefettizio [11]
6 settembre 1991 6 dicembre 1991 Tommaso Mondello Commissario prefettizio [12]
6 dicembre 1991 1 febbraio 1992 Tommaso Mondello Commissario prefettizio [13]
1 febbraio 1992 23 dicembre 1992 Anna Maria Malara Partito Socialista Italiano Sindaco [14]
6 febbraio 1993 11 ottobre 1993 Andrea Bova Democrazia Cristiana Sindaco [15]
3 dicembre 1993 24 aprile 1995 Domenico Bova Partito Democratico della Sinistra Sindaco [16]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giuseppe Certomà Lista civica di centro-sinistra Sindaco [17]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Sisinio Zito Lista civica di centro-sinistra Sindaco [18]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Sisinio Zito Lista civica di centro-sinistra Sindaco [19]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Giuseppe Certomà Lista civica[20] Sindaco [21]
26 maggio 2014 28 maggio 2019 Giuseppe Certomà Lista civica[20] Sindaco [22]
28 maggio 2019 in carica Vittorio Zito Lista civica[20] Sindaco [23]

Gemellaggi modifica

Riconoscimenti modifica

Sport modifica

Calcio modifica

  • L'ASD Roccella è la principale squadra di calcio della città. Il suo colore sociale è l'amaranto e venne fondata nel 1935. Ha vinto una Coppa Italia Eccellenza Calabria. Il 16 marzo 2014 viene promossa dal campionato di Eccellenza Calabria, con quattro giornate di anticipo, al campionato di Serie D, dove ha militato (fino al 2021) per sette stagioni consecutive. Nella stagione 2023-2024 milita nel campionato regionale di Promozione.
  • L'Amatori A.S. Roccella partecipa al campionato amatori.

Calcio a 5 modifica

  • A.S. Roccella
  • A.S.D. La Cascina 1989
  • Brazil Roccella
  • Volley Roccella 0904

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Mollo (2018), pp. 383-403.
  4. ^ Mario Ursino, Uno sguardo sull'affresco di Raffaele Ursini nel catino absidale della Nuova Matrice di Roccella Jonica, su news-art.it, 2 giugno 2016. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  6. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, ACI, 1985, p. 15.
  7. ^ Artigianato artistico calabrese, su tropea.biz. URL consultato il 26 maggio 2016.
  8. ^ Bandiere blu dell'anno 2020, su bandierablu.org. URL consultato il 7 aprile 2020.
  9. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  10. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  11. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  12. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  13. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  14. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  15. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  16. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  17. ^ Eligendo Archivio - Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  18. ^ Eligendo Archivio - Comunali 13/06/1999, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  19. ^ Eligendo Archivio - Comunali 12/06/2004, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  20. ^ a b c Roccella prima di tutto
  21. ^ Eligendo Archivio - Comunali 07/06/2009, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  22. ^ Eligendo Archivio - Comunali 25/05/2014, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  23. ^ Eligendo Archivio - Comunali 26/05/2019, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  24. ^ Guida Blu 2014 Legambiente "Il mare più bello"
  25. ^ Programma Bandiera Blu, su bandierablu.org. URL consultato il 17 agosto 2018.
  26. ^ Programma Bandiera Blu, su bandierablu.org. URL consultato il 17 agosto 2018.
  27. ^ Guida Blu, su: www.legambiente.it

Bibliografia modifica

  • Fabrizio Mollo, Guida archeologica della Calabria antica, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2018, ISBN 978-88-498-5393-3.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN132293434 · LCCN (ENn86123006 · GND (DE4653245-6 · J9U (ENHE987007564983605171
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