Una roccia agpaitica o agpaite è una roccia magmatica peralcalina, solitamente nefelinsienite o fonolite. È caratterizzata da rapporto molecolare (Na2O + K2O) / Al2O3 > 1[1] (in origine era > 1,2), alti contenuti di ferro, sodio, cloro e zirconio e bassi di magnesio e calcio. Il termine è attualmente (Sørensen, 1974) ristretto a nefelin sieniti peralcaline caratterizzate da complessi minerali di zirconio e titanio al posto dei normali zircone e ilmenite[2].

Roccia agpaitica o agpaite
CategoriaRoccia magmatica
SottocategoriaRoccia intrusiva
Minerali principalik-feldspato, nefelina, Na-pirosseno
Minerali accessorieudialite, wöhlerite, loparite, astrofillite, lorenzenite, catapleiite, lamprofillite e villiaumite, sodalite
Strutturaisotropa
Tessiturafaneritica ipidiomorfa

Origine del nome modifica

Le rocce agpaitiche sono state descritte per la prima volta in base ad un ritrovamento avvenuto nel 1811 nel complesso intrusivo di Ilimaussaq, sudovest della Groenlandia[3].

Caratteri tessiturali e mineralogici modifica

Le agpaiti hanno tessitura olocristallina faneritica e ipidiomorfa. La loro caratteristica è la presenza, accanto ai minerali caratterizzanti (feldspato alcalino, nefelina e pirosseni sodici), di silicati complessi contenenti zirconio, titanio, sodio, calcio, elementi delle terre rare e fluoro. Le agpaiti sono insolitamente ricche di minerali rari e poco conosciuti come l'eudialite, la wöhlerite, la loparite, l'astrofillite, la lorenzenite, la catapleiite, la lamprofillite e la villiaumite (NaF). Da notare che nella composizione di tutti questi minerali è presente il sodio. Solitamente è presente la sodalite ma non è una caratteristica distintiva[3]. Rocce ignee meno alcaline caratterizzate dalla presenza di zircone, titanite ed ilmenite sono dette miaschitiche.

Caratteri geochimici modifica

Le agpaiti hanno basse concentrazioni di elementi come Mg, (Ca), Sc, V, Co, Cu, Ni, (Sr), e Ba ma sono comunemente ricche in modo eccezionale di Li, Be, Na, Y, Zr, Nb, lantanidi, Hf, Ta, e alogeni, principalmente fluoro e cloro[4].

Origine delle agpaiti modifica

Il normale modello petrogenetico per spiegare l'origine di queste rocce è che esse derivino dalla cristallizzazione frazionata di un magma di origine mantellica, come un alcalibasalto, una nefelinite o una nefelina benmoreite. il basso contenuto di magnesio, scandio, cobalto e nichel implicano la cristallizzazione frazionata di minerali femici. I bassi contenuti di calcio, stronzio ed europio, come a Ilímaussaq e Norra Kärr, danno un'indicazione della cristallizzazione del plagioclasio e della sua rimozione dal magma[4].

Distribuzione modifica

Rocce agpaitiche, oltre che nella località tipo di Ilimaussaq in Groenlandia e a Norra Kärr in Svezia, sono presenti nei complessi di Lovozero e Khibiny nella penisola di Kola e sul Monte Saint-Hilaire in Québec, Canada[5].

Note modifica

  1. ^ Questo rapporto è conosciuto come Indice Agpaitico (A.I.) o Indice Peralcalino (P.I.)
  2. ^ Le Maitre R.W. - Igneous Rocks. A classification and glossary terms. 2nd edition (2002) - Cambridge University Press, p. 50
  3. ^ a b A. D. Edgar, On the use of the term 'Agpaitic' (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 39, giugno 1974, pp. 729-730. URL consultato l'8 settembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2014).
  4. ^ a b http://www.alexstrekeisen.it/english/pluto/norrakarr.php
  5. ^ Henning Sorensen, The agpaitic rocks; an overview (abstract), in Mineralogical Magazine, vol. 61, n. 4, agosto 1997, pp. 485-498.
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