Sabbioncello (penisola)

Sabbioncello[2][3][4][5] (in croato Pelješac, in dialetto ciacavo Pelišac) è una lunga e stretta penisola della Dalmazia meridionale, nella regione raguseo-narentana, a sud della foce della Narenta. Chiamata Hyllis dai Greci, nel Medioevo era detta Punta o Ratanea (dall'antico nome romano Rhatanae Chersonesus[3])[5]; in un documento della Repubblica di Ragusa del 1334 appare il nome di Sabbioncello[5].

Penisola di Sabbioncello
Pelješac
StatoBandiera della Croazia Croazia
RegioneRegione raguseo-narentana
Massa d'acquamare Adriatico
Lunghezza70[1] km
Coordinate42°55′30″N 17°24′13″E / 42.925°N 17.403611°E42.925; 17.403611
Altitudine961 m s.l.m.
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Croazia
Penisola di Sabbioncello
Penisola di Sabbioncello
Mappa del capo

Il 26 luglio 2022 è stato inaugurato il ponte di Sabbioncello che collega più facilmente la penisola e gran parte della Regione raguseo-narentana al resto della Croazia. La costruzione era stata affidata a un'azienda cinese.

Geografia modifica

La penisola di Sabbioncello, che ha una superficie di 342 km² e 8.200 abitanti circa[6], si protende nell'Adriatico per circa 70 km di lunghezza parallelamente alla costa ed è unita al resto della Dalmazia tramite un istmo presso Stagno. Il maggiore massiccio dell'isola è quello di Vipera[5] (Zmijino brdo), a nord-ovest, la cui vetta più alta è il monte Sant'Elia[5] (Sv. Ilija) con i suoi 961 m[1], chiamato comunque localmente monte Vipera[7] o delle Vipere[4].

Il canale di Sabbioncello (Pelješki kanal) e quello di Meleda[5] (Mljetski kanal) dividono la penisola dalle isole di Curzola e di Meleda, mentre è separata dal litorale croato da: canale della Narenta (Neretvanski o Neretljanski kanal[1]), mar Piccolo[5][8] (Malo More) e canale di Stagno Piccolo (Malog Stona kanal) che termina nella valle Cutta[5], Cuta[9] o Cute[10] (uvala Kuta). L'estremo promontorio meridionale della penisola, che termina con punta Nosizze[5][11] o Vratnien[4] (Vratnik), è diviso dalla costa dalmata dal canale di Stagno[5] (Stonski kanal), mentre a punta Nosizze il passaggio Bocca Ingannatore[12] o Ingannatora[8] (Mali Vratnik) divide Sabbioncello dall'isola di Olipa. Sul lato occidentale di questo promontorio meridionale si apre valle Marciuletti[5] o Marciculet[13] (uvala Marčuleti).

A metà della penisola di Sabbioncello si apre (verso sud-ovest) l'ampia baia Giuliana[5][14] o valle di Giuliana[15] (zaton Žuljana); mentre opposta a nord-est, sì da determinare assieme all'altra un restringimento della penisola, c'è la baia di Bratcovizza[5][16] (o mar Piccolo), racchiusa tra punta Rat[5] (rt Rat), detta anche punta della Madonna[17], e punta Blazza[5][18][17] (rt Blaca o Blace), con numerosi isolotti all'interno. Il lato occidentale, tra punta Ozit[5][19], Ossit[20] o Ossizza[21] (rt Osičać), a sud, e punta Gomena[5][17][22] (rt Lovišće o Lovište), a nord, comprende varie insenature, tra cui Porto Chiave[5] con il villaggio di Loviste[23] (Lovišće). Porto Chiave è racchiuso tra le punte Chiusa[5] o Chiave[24] (Kljuć) e Piscala[5] o Pisciata[25] (rt Piščata).

Isole adiacenti modifica

Appartenenti al comune di Trappano[26] (a nord della penisola):

Appartenenti al comune di Iagnina[26] (nel mare Piccolo):

Appartenenti al comune di Stagno[26] :

 
Valle Cutta con gli isolotti Chiesetta, Scogli Grandi e Škrpun

Appartenenti al comune di Sabbioncello[26]:

Storia modifica

La penisola di Sabbioncello fu annessa alla Repubblica di Ragusa nel 1333. Rimase per circa cinque secoli sotto la sovranità della repubblica marinara per poi passare sotto occupazione francese, dopo la soppressione della repubblica ragusea avvenuta nel 1808 con decreto dal generale Marmont.

Società modifica

Comunità italiana modifica

Ebbe una significativa componente italofona fino all'ottocento. In seguito la penisola venne annessa al Regno di Jugoslavia alla fine della prima guerra mondiale, ciò provocò una forte diminuzione numerica della minoranza di madrelingua italiana. La diminuzione continuò fino a dopo la seconda guerra mondiale. Oggi, secondo il censimento del 2011, nei borghi dalmati della penisola sono rimasti pochissimi italiani.

Geografia politica modifica

 
Comuni di Sabbioncello

La penisola di Sabbioncello è amministrativamente suddivisa in quattro comuni (općina) che a loro volta includono un totale di 42 frazioni.

  • Sabbioncello (Orebić), nella parte occidentale, con 4.165 abitanti (2001)[6], che ha dato il nome alla penisola, (14 frazioni);
  • Iagnina (Janjina), al centro, con 593 abitanti[6] (6);
  • Stagno (Ston), ad est, con 2.605 abitanti[6] (18);
  • Trappano (Trpanj), a nord-ovest, con 871 abitanti[6] (4).

Economia modifica

L'economia di Sabbioncello, oltre che sul turismo, si basa sull'allevamento di ostriche e cozze, in particolare nella valle Bistrina[5][41] o Bristine[42] (uvala Bistrina), che si trova di fronte Codiglie[43] (Hodilje) nel passo di Stagno Piccolo, nella valle Stignivaz[5] (uvala Stinjevac) e a Stagno dove ci sono anche le saline.[5] Un'eccellenza è la zona vinicola, con i vini rossi Dingač e Postup ricavati da uve Plavac Mali.[44][45].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 9 febbraio 2017.
  2. ^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 511, ISBN 978-88-85339293.
  3. ^ a b c Rizzi, p. 435.
  4. ^ a b c Marieni, p. 361.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Alberi, pp. 1397-1402.
  6. ^ a b c d e (HR) Stanovništvo prema starosti i spolu po naseljima, popis 2001 [Popolazione per età e sesso secondo le località], su dzs.hr, Republika Hrvatska - Državni zavod za Statistiku [Repubblica di Croazia - Ufficio centrale di Statistica], 2001.
  7. ^ Rizzi, p. 444.
  8. ^ a b Vadori, p. 487.
  9. ^ Marieni, pp. 298-299.
  10. ^ Vadori, p. 597.
  11. ^ Vadori, p. 550.
  12. ^ Alberi, p. 1646.
  13. ^ Marieni, p. 364.
  14. ^ Vadori, p. 630.
  15. ^ a b c Marieni, pp. 362-363.
  16. ^ Rizzi, pp. 436-437.
  17. ^ a b c d e Marieni, pp. 300-301.
  18. ^ Vadori, p. 537.
  19. ^ Vadori, p. 544.
  20. ^ Marieni, p. 355.
  21. ^ G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 9, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
  22. ^ Vadori, p. 542.
  23. ^ Rizzi, pp. 438.
  24. ^ Rizzi, p. 440.
  25. ^ Vadori, p. 545.
  26. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (HR) Državni program [Programma Nazionale] (a cura di), Pregled, položaj i raspored malih, povremeno nastanjenih i nenastanjenih otoka i otočića [Analisi, posizione e schema di isolotti e piccole isole, periodicamente abitati e disabitati] (PDF), su razvoj.gov.hr, 2012, 36-37. URL consultato il 10 febbraio 2017.
  27. ^ Vadori, p. 434.
  28. ^ Vadori, p. 564.
  29. ^ a b c d Duplančić, pp. 12-30.
  30. ^ Vadori, p. 563.
  31. ^ Rizzi, pp. 431.
  32. ^ a b G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 12, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
  33. ^ Vadori, p. 507.
  34. ^ Vadori, p. 486.
  35. ^ a b Alberi, p. 1432.
  36. ^ Vadori, p. 398.
  37. ^ Vadori, p. 462.
  38. ^ Vadori, p. 608.
  39. ^ Alberi, p. 1404.
  40. ^ Vadori, p. 634.
  41. ^ Vadori, p. 593.
  42. ^ Marieni, p. 297.
  43. ^ Rizzi, p. 436.
  44. ^ La Dalmazia più inebriante e incontaminata, su lastampa.it. URL consultato il 12 febbraio 2017.
  45. ^ Vino Dingač e Postup, su visitpeljesac.com. URL consultato il 12 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2017).

Bibliografia modifica

Cartografia modifica

  • (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 9 febbraio 2017.
  • G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, fogli 9 e 12, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.

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