Salah Abdeslam

terrorista franco-belga

Salah Abdeslam (in arabo صلاح عبد السلام?; Bruxelles, 15 settembre 1989) è un terrorista francese naturalizzato belga di origine marocchina, jihadista dell'ISIS e uno dei membri del commando responsabile degli attacchi coordinati di Parigi del 13 novembre 2015.

Salah Abdeslam catturato da una videocamera di sorveglianza presso una stazione di servizio a Trith-Saint-Léger il 14 novembre 2015, il giorno dopo gli attentati di Parigi

Biografia modifica

Infanzia modifica

Salah Abdeslam è nato a Bruxelles il 15 settembre 1989 da genitori immigrati entrambi in possesso di cittadinanza francese, ma provenienti da Bouyafar, piccolo villaggio del Marocco. Ha due fratelli, Brahim, morto suicida negli attacchi di Parigi, e Mohammed, impiegato comunale di Molenbeek, e due sorelle. Da bambino conosce Abdelhamid Abaaoud, con cui andrà a vivere a Molenbeek-Saint-Jean, un comune situato nell'ovest della Regione di Bruxelles-Capitale.

Nel 2009 è assunto come meccanico alla STIB e vi rimane fino al 2011, anno in cui è sollevato dall'incarico a causa delle numerose assenze al lavoro. Nel 2010 Abdeslam e Abaaoud vengono imprigionati per rapina a mano armata. Nel dicembre 2013 Abdeslam diventa direttore del bar Les Béguines a Molenbeek, successivamente chiuso dopo la scoperta di sostanze allucinogene nascoste all'interno dello stabile.

Gli attentati di Parigi modifica

La notte del 13 novembre 2015 un gruppo di terroristi affiliati all'ISIS compì una strage nel cuore di Parigi. Tra gli obiettivi dei terroristi c'era il teatro Bataclan, in cui rimasero uccise 95 persone. Salah è colpevole della sparatoria nei pressi del Café Bonne Bière e della pizzeria Casa Nostra, in Rue de la Fontaine au Roi, da cui scappò in macchina assieme ad altri due terroristi. Il 20 novembre è stato accertato un avvistamento nei pressi di Bruxelles e un cambio dell'aspetto per mascherare la sua identità e depistare le indagini.

La cattura e la condanna modifica

Il 18 marzo 2016 viene infine ferito ad una gamba ed arrestato a Molenbeek con un'operazione della polizia all'interno dell'appartamento dove era nascosto insieme ad altri terroristi da più di quattro mesi.[1] Salah è ritenuto colpevole di aver partecipato (ideazione e logistica) all'attentato. Il 23 marzo è sottoposto al processo per l'estradizione in Francia. La mattina del 27 aprile viene estradato in Francia e detenuto nel carcere di Fleury-Mérogis. Il 23 aprile 2018 la corte di giustizia del Belgio lo condannò a 20 anni di carcere dopo che venne ritenuto colpevole di tentato omicidio di alcuni poliziotti con cui ebbe uno scontro a fuoco il giorno della cattura.[2]

Il 9 febbraio 2022 Salah Abdeslam ha testimoniato per la prima volta in udienza ribadendo la propria innocenza e di non essere un pericolo pubblico. Ha poi ribadito il suo sostegno allo Stato Islamico in tribunale, ma ha anche affermato di aver deciso di non far esplodere i suoi esplosivi all'ultimo momento. Il 29 giugno 2022 la corte di giustizia francese lo ritenne colpevole di tutti e cinque i capi di imputazione di cui era accusato, inclusi terrorismo e omicidio, e condannato all'ergastolo senza condizionale.[3]

Note modifica

  1. ^ Bruxelles, raid a Molenbeek.da. Ferito e arrestato Salah Abdeslam, la mente degli attentati di Parigi, su Repubblica.it. URL consultato il 18 marzo 2016.
  2. ^ (EN) Paris attacks suspect Salah Abdeslam gets 20-year sentence in Belgium, su the Guardian, 23 aprile 2018. URL consultato il 14 settembre 2021.
  3. ^ Bataclan e stragi di Parigi, la sentenza: a Salah Abdeslam ergastolo senza sconti di pena, su la Repubblica, 29 giugno 2022. URL consultato il 29 ottobre 2023.

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Controllo di autoritàVIAF (EN46146332917018732189 · LCCN (ENn2022056695 · WorldCat Identities (ENviaf-46146332917018732189
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