Sanarica

comune italiano

Sanarica (pronunciare Sanàrica) è un comune italiano di 1 470 abitanti[1] della provincia di Lecce in Puglia.

Sanarica
comune
Sanarica – Stemma
Sanarica – Bandiera
Sanarica – Veduta
Sanarica – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Puglia
Provincia Lecce
Amministrazione
SindacoSalvatore Sales (lista civica) dal 6-6-2016
Territorio
Coordinate40°05′N 18°21′E / 40.083333°N 18.35°E40.083333; 18.35 (Sanarica)
Altitudine78 m s.l.m.
Superficie13,02 km²
Abitanti1 470[1] (31-8-2020)
Densità112,9 ab./km²
Comuni confinantiBotrugno, Giuggianello, Muro Leccese, Poggiardo, San Cassiano, Scorrano
Altre informazioni
Cod. postale73030
Prefisso0836
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT075067
Cod. catastaleH757
TargaLE
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 224 GG[3]
Nome abitantisanarichesi
PatronoMadonna delle Grazie
Giorno festivo8 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sanarica
Sanarica
Sanarica – Mappa
Sanarica – Mappa
Posizione del comune di Sanarica all'interno della provincia di Lecce
Sito istituzionale

È situato nel Salento centro-meridionale.

Geografia fisica modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.

Territorio modifica

Il comune di Sanarica, che si estende per 12,75 km² nella parte sud-orientale della penisola salentina, presenta una morfologia omogenea compresa tra i 70 e i 110 metri sul livello del mare. Il centro abitato sorge a 78 m s.l.m. Il territorio si caratterizza per la presenza di doline, in genere di piccole dimensioni, dal contorno molto sfumato e poco incise, la cui origine va ricondotta alla dissoluzione del calcare ad opera dell'acqua. Le esigue dimensioni delle forme sono in relazione alla breve durata del ciclo carsico, che si svolge in complessi di limitata potenza e di recente età. Solo una delle suddette forme carsiche, denominata Conca Sant'Angelo, ha avuto un notevole sviluppo fino al crollo della volta, per la diffusa presenza dei condotti carsici, che conferiscono elevate capacità di assorbimento.

Confina a nord con il comune di Muro Leccese, a est con il comune di Giuggianello, a sud-est con il comune di Poggiardo, a sud con il comune di San Cassiano, a sud-ovest con il comune di Botrugno, a ovest con il comune di Scorrano.

Clima modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Clima della Puglia e Stazione meteorologica di Lecce Galatina.

Dal punto di vista meteorologico Sanarica rientra nel territorio del Salento meridionale che presenta un clima prettamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +25,1 °C. Le precipitazioni medie annue, che si aggirano intorno ai 243 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno.
Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del basso Salento risentono debolmente delle correnti occidentali grazie alla protezione determinata dalle serre salentine che creano un sistema a scudo. Al contrario le correnti autunnali e invernali da Sud-Est, favoriscono in parte l'incremento delle precipitazioni, in questo periodo, rispetto al resto della penisola[4].

Sanarica Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 16,118,421,224,929,033,635,836,033,828,122,117,017,225,035,128,026,3
T. min. media (°C) 10,411,213,016,918,719,921,723,020,518,615,712,111,216,221,518,316,8
Precipitazioni (mm) 4429141000000229331104240115243
Umidità relativa media (%) 79,078,978,677,875,771,168,470,275,479,380,880,479,477,469,978,576,3

Origini del nome modifica

Il toponimo deriva dal primitivo Senereca, ossia Senectu(te)m Recans, che significa letteralmente "colei che porta alla tranquillità". Altre ipotesi farebbero derivare il nome dall'aria sana che si respirava nel posto oppure dal grico ta asinarica, che ha origine dal latino asinarius, con significato di "asinaio" o semplicemente riferibile ad un nome di persona.[6]

Storia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Salento e Storia della Puglia.

Sanarica, secondo gli scritti dello storico Cosimo De Giorgi, è "un piccolo paese che si stende in parte lungo la via provinciale da Muro a Poggiardo, ed in parte si slarga a sinistra della medesima nella direzione di Giuggianello. La pianta dello abitato è piuttosto regolare. L'antico castello e palazzo ducale resta quasi nel centro del paese"[7].
Le origini del paese risalgono, presumibilmente, fra il IX e il X secolo d.C. ad opera di un manipolo di scampati alla distruzione di Muro Leccese, attuata dai Saraceni. I profughi muresi si dispersero nel territorio circostante sviluppando altri nuovi centri abitati: Giuggianello, San Cassiano, ecc. Ben presto tra questi paesi nacquero delle controversie soprattutto per i confini territoriali, che furono risolte da Giovanni Antonio Orsini Del Balzo. Questi, non solo definì d'imperio i confini tra i vari casali, ma per renderli visibili fece costruire delle torri al limite di ogni feudo. Probabilmente è questa circostanza a determinare la scelta dello stemma rappresentato da cinque torri. Il paese conserva tracce della presenza sia dei Messapi che dei Bizantini. Venne distrutto più volte nel corso dei secoli; fece parte del Principato di Taranto, poi dagli Orsini del Balzo passò ai d'Aragona che ne affidarono il feudo ai Lubelli ed infine ai Basurto. Questi lo detennero sino al 1806, data di eversione della feudalità.

Simboli modifica

 

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 marzo 2000.[8]

Lo stemma è così descritto nello statuto comunale:

«Cinque torri circoscritte da uno scudo sormontato da una corona.[9]»

Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

 
Chiesa madre
 
Cripta

Chiesa madre della Madonna Assunta modifica

La chiesa madre della Madonna Assunta venne edificata tra il 1605 e il 1611. La facciata, in conci di pietra leccese, è inquadrata da due robuste paraste e si conclude con un frontone mistilineo. Presenta un unico portale d'ingresso, con timpano spezzato recante al centro la statua della Madonna, posto in asse con una finestra rettangolare, anch'essa timpanata, con una grata in pietra leccese costituita da 32 piccoli fori. L'interno è composto da un'unica navata con presbiterio e da una cappella dedicata a San Giovanni Battista, che si apre nel muro a destra entrando dalla porta principale. La chiesa conserva diversi altari laterali dedicati all'Immacolata Concezione, a santa Maria di Costantinopoli, a san Nicolò di Mira, a san Francesco di Paola, a santa Caterina d'Alessandria, alla Madonna del Rosario, alla Madonna del Carmine, al Crocifisso e a sant'Antonio da Padova. Quest'ultimo fu commissionato nel 1777 da Giulia Prato, come evidenzia l'epigrafe Nicolaus Antonius Lupiensis Patricius sacellum hoc morens divo Antonio iussit eregendum quod ... Iulia Prata eius ... Coniux politissima arte perficiendum.

Cripta basiliana dell'Assunta modifica

La cripta basiliana dell'Assunta, interamente scavata nella roccia, si trova sotto la chiesa madre. Per lungo tempo rimasta interrata, è riemersa negli anni sessanta del Novecento su interessamento del parroco don Francesco Rizzello. La chiesa-cripta (11,10 x 7,4 m), a croce greca, presenta una planimetria articolata con un impianto basilicale a tre navate absidate divise da pilastri rozzamente sagomati. Nell'abside centrale e in quella sinistra si conservano resti di altari a blocco ricavati nella roccia calcarenitica (tufo) . Tra le arcate di accesso al bema, sono presenti due finestre. Sulle pareti compaiono decorazioni ad affresco risalenti ai secoli XI-XIII. Tuttavia rimane impossibile fornire una lettura coerente e significativa del ciclo pittorico e stabilire a chi fosse veramente dedicata[10].

 
Santuario Madonna delle Grazie

Santuario della Madonna delle Grazie modifica

Nel Catasto onciario del 1749 è presente la Chiesa della Madonna della Reuma e della Sciatica. Attraverso gli anni il luogo sacro è stato intitolato alla Madonna delle Grazie. La tradizione fa risalire al 1300 l'origine dell'attuale Santuario che, nel 1712, fu rifatto, ampliato e inaugurato nel 1716, come si evince dall'iscrizione presente sul frontone. La facciata tripartita, in conci di pietra leccese con fregio superiore e acroterio, è in stile barocco. La porta principale è sormontata dalla statua della Madonna delle Grazie.
L'interno, lungo 22 m e largo 16 m, è diviso in tre navate sorrette da grandi e tozzi pilastri, con volta e altari di stile seicentesco. Al XIII secolo è databile l'affresco presente sull'altare principale che riproduce il volto della Madonna. Nelle navate laterali sono presenti due altari con i dipinti della Natività della Vergine con i Ss. Gennaro e Francesco da Paola e dell'Adorazione dei pastori con i Ss. Onofrio e Gregorio Nazianzeno. In una cappelletta è posta la statua in legno veneziano della Madonna delle Grazie lavorata a Napoli nel 1732.

 
Chiesa dell'Annunziata

Chiesa dell'Annunziata modifica

La chiesa dell'Annunziata è stata fondata nel 1620 dalla Confraternita dell'Assunta, creando un tutt'uno con la preesistente chiesa di San Basilio Vescovo. La facciata cuspidata non evidenzia una particolare struttura architettonica, ma sul portale principale è situata una nicchia quadrata con la statua della Madonna e dell'Arcangelo Gabriele. La copertura, originariamente in tavole d'abete, nel 1765 fu sostituita dall'attuale volta in muratura.
L'interno, ad una sola navata, presenta ai lati tre cappelle, nelle quali fino al 1874 erano collocati altrettanti altari dedicati a diversi Santi. In una delle tre cappelle è conservato il dipinto della Madonna con Bambino e Santi, databile ai primi anni del XVII secolo come riconducibile dai moduli tipici della pittura tardo cinquecentesca. La statua della Madonna Annunziata, commissionata a spesa dei confratelli, fu costruita a Napoli nel 1701.

 
Chiesa di San Salvatore

Chiesa di San Salvatore modifica

La chiesa di San Salvatore, risalente all'XI secolo, ha un impianto basilicale con tre navate terminanti in altrettanti absidi. Attualmente è patrimonio del Comune, ma nello Stato di Sezione del 1815 era di proprietà della Duchessina di Sanarica.
La chiesa è in conci di pietra locale di piccole dimensioni ed è dotata di un campanile a vela. L'abside centrale era illuminato da una bifora, attualmente murata, e nelle due absidi laterali sono presenti due monofore. La copertura attuale è in lastroni di pietra leccese, che ha sostituito quella piana in legno. Sulle pareti e sui pilastri si conservano tracce di un ciclo pittorico articolato in più fasi dall'XI al XIII secolo. È individuabile un ciclo cristologico frammentario, che si dipana sulle pareti della navata centrale, e alcune figure di Santi della liturgia bizantina. Una scena della Trasfigurazione, databile alla seconda metà del Trecento, ricopre il catino absidale[11].

Cappella di San Domenico modifica

La cappella di San Domenico, con facciata cuspidata, risale al 1638 come riporta la data incisa sull'architrave della porta d'ingresso. La planimetria interna è lineare ed è composta da un solo ambiente a pianta rettangolare di piccole dimensioni, con volta a botte. Sulla parete di fondo è addossato l'altare con l'immagine in cartapesta di San Domenico.

Cappella di Santa Maria di Pompignano modifica

La cappella di Santa Maria di Pompignano è una chiesa rurale risalente al XIV secolo e in parte crollata. L'edificio ha una facciata molto lineare, con un grande arco a sesto acuto; la planimetria è estremamente semplice ed è composta da due ambienti: l'ingresso con copertura a crociera ed un vano retrostante di cui si conservano solo le murature. A destra della parete absidale è riconoscibile un cippo di età romana.

Architetture militari modifica

 
Palazzo Ducale
 
Menhir

Palazzo Ducale modifica

Il Palazzo Ducale risale al XVI secolo come documenta l'iscrizione presente sul portone d'ingresso: Domnus Annobal Resta saranocensis hanc AEDOCULAM ... POSTEROSQUE SUOS AERE SUO VOVENS A FUNDAMENTOS EREXOT 1559[12]. È sorto sul sito di un castello quattrocentesco circondato e difeso da un fossato, oggi convertito in agrumeto e in parte colmato.
Dell'antico edificio rimangono le cortine ai cui vertici sono ancora visibili due dei quattro torrioni angolari superstiti. Nel corso del XVI e XVII secolo il maniero venne trasformato in residenza signorile. L'edificio risulta di fattura rinascimentale. Tale caratteristica si nota in particolar modo nelle finestre della facciata est e nelle logge con semicolonne e soprastanti triglifi. All'interno, i saloni sono a stucco e affrescati con stemmi delle famiglie che lo abitarono. L'ingresso bugnato è opera del Settecento. A destra della porta d'ingresso vi è una cappella con affreschi risalenti ai secoli XVI e XVIII.

Siti archeologici modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Monumenti megalitici della provincia di Lecce.

Menhir Croce di Sant'Antonio modifica

Il menhir Croce di Sant'Antonio è alto 408 cm con sezione rettangolare 30 x 40 cm e poggia su un doppio basamento di forma quadrata. Si trova in un quadrivio di strade vicinali al confine con il comune di Muro Leccese.

Aree naturali modifica

  • Conca di Sant'Angelo - dolina naturale di origine carsica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere modifica

Al 31 dicembre 2017 a Sanarica risultano residenti 43 cittadini stranieri. Le nazionalità principali sono:[14]

 
Diffusione del dialetto salentino

Lingue e dialetti modifica

Il dialetto parlato a Sanarica è il dialetto salentino nella sua variante meridionale. Il dialetto salentino, appartenente alla famiglia delle lingue romanze e classificato nel gruppo meridionale estremo, si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori nei secoli: messapi, greci, romani, bizantini, longobardi, normanni, albanesi, francesi, spagnoli.

Cultura modifica

 
Veduta laterale della chiesa madre

Istruzione modifica

Biblioteche modifica

  • Biblioteca Comunale

Musei modifica

  • Centro divulgazione piante officinali e spontanee.

Eventi modifica

  • Festa di San Giuseppe - 19 marzo
  • Festa di Sant'Antonio da Padova - 13 giugno
  • Festa di San Luigi Gonzaga - 21 giugno
  • Sagra de lu piparussu (peperone) - prima domenica di agosto
  • Sagra te lu lacciu (del sedano) - 6 settembre
  • Festa patronale della Madonna delle Grazie - dal 7 al 9 settembre
  • Presepe vivente ambientato nella caratteristica dolina di Sant'Angelo - periodo natalizio

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:

Il centro è anche raggiungibile dalle strade provinciali interne: SP62 Sanarica-Giuggianello-Minervino di Lecce, SP63 Sanarica-Botrugno, SS497 Maglie-Muro Leccese-Sanarica-Poggiardo.

Ferrovie modifica

La cittadina è servita dall'omonima stazione posta sulla linea Maglie - Gagliano del Capo delle Ferrovie del Sud Est.

Amministrazione modifica

Sanarica fa parte dell'unione di comuni denominata Unione delle Terre di Mezzo.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
4 giugno 1985 7 giugno 1990 Filippo Miggiano Democrazia Cristiana Sindaco [15]
7 giugno 1990 24 aprile 1995 Filippo Miggiano Democrazia Cristiana Sindaco [15]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Filippo Miggiano Partito Popolare Italiano Sindaco [15]
1º luglio 1999 14 giugno 2004 Filippo Miggiano lista civica Sindaco [15]
15 giugno 2004 22 febbraio 2008 Sergio Santese lista civica Sindaco [15]
14 marzo 2008 8 giugno 2009 Claudio Sergi Comm. straordinario [15]
8 giugno 2009 27 maggio 2014 Vittorio Aprile lista civica Sindaco [15]
27 maggio 2014 17 agosto 2015 Vittorio Aprile lista civica Tutti per Sanarica Sindaco [15]
17 agosto 2015 giugno 2016 Paola Mauro Comm. pref. [15]
6 giugno 2016 in carica Salvatore Sales lista civica Sanarica Bene Comune Sindaco [15]

Gemellaggi modifica

Sport modifica

Calcio modifica

La A.S.D. Sanarica è l'unica associazione sportiva di questo Comune, nata nel giugno del 1998 ad opera di tre concittadini, ancora oggi presenti in dirigenza. L'attuale Presidente della compagine sportiva è il Dott. Angelo Raffaele Piccioli che riveste l'incarico dal 1 giugno 2015. L'associazione sportiva vanta un settore giovanile e scolastico ed un settore femminile con un palmares che conta la vittoria del Campionato Provinciale di 3ª Categoria nella stagione 2012-2013, con approdo in 2ª Categoria dopo ben 26 anni, la conquista del titolo provinciale di categoria, battendo nella finale la vincente dell'altro girone il Trepuzzi per 2-0. Nella stagione successiva la vittoria del Campionato Regionale di 2ª Categoria con quattro giornate di anticipo, conquistando per la prima volta, una storica promozione nel Campionato Regionale di 1ª Categoria. La conquista del titolo regionale di 2ª Categoria, battendo nelle fasi finali tenutesi a Molfetta (Ba) le vincitrici degli altri gironi di categoria, eliminando in semifinale i beniamini di casa della Virtus Molfetta ai calci di rigore (1-1 i tempi regolamentari) ed in finale battendo per 1-0 la squadra del San Marco in Lamis (Fg). Per quanto riguarda il calcio a cinque femminile vanta il titolo provinciale C.S.I. Open Femminile per le stagione 2016/2017 e 2018/2019, il titolo regionale C.S.I. nelle stagioni 2016/2017 e 2018/2019, il titolo di vice campione provinciale e regionale C.S.I. nella stagione 2017/2018 e la Coppa Salento C.S.I. Open Femminile.

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ http://clima.meteoam.it/AtlanteClimatico/pdf/(332)Lecce%20Galatina.pdf Tabelle climatiche 1971-2000 dall'Atlante Climatico 1971-2000 del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare
  5. ^ Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani, su confedilizia.it. URL consultato il 26 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2010).
  6. ^ Da "Sanarica" di Antonio Cassiano.
  7. ^ La Provincia di Lecce – Bozzetti di viaggio. Editore Giuseppe Spacciante, Lecce, 1882, (ristampato da Congedo Editore, Galatina, 1975)
  8. ^ Sanarica, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  9. ^ Comune di Sanarica, Statuto (PDF), Art. 4 - Stemma e gonfalone.
  10. ^ F. dell'Aquila, A. Messina, Le chiese rupestri di Puglia e Basilicata, Bari 1998, p. 251
  11. ^ Da "San Salvatore di Sanarica" di Sisinni Nello
  12. ^ De Giorgi, 1975 p.269
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^ Dati Istat
  15. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/

Bibliografia modifica

  • Cassiano Antonio, Sanarica, Congedo, 2001.
  • Sisinni Nello, San Salvatore di Sanarica, Conte, 1999.
  • L. A. Montefusco, Le successioni feudali in Terra d'Otranto, Lecce, Istituto Araldico salentino, 1994.
  • AA.VV., Salento. Architetture antiche e siti archeologici, Edizioni del Grifo, 2008.
  • I monumenti megalitici in Terra d'Otranto, Napoli, 1879.
  • I Menhirs in Terra d'Otranto, Roma, 1880.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Sito del Comune, su comune.sanarica.le.it. URL consultato il 21 marzo 2023.
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