Santa Maria di Galeria
Santa Maria di Galeria è la quarantanovesima zona di Roma nell'Agro romano, indicata con Z. XLIX.
| Z. XLIX Santa Maria di Galeria | |
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| Stato |  Italia
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| Regione |  Lazio
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| Provincia |  Roma
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| Città |  Roma Capitale
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| Circoscrizione | Municipio Roma XIV e Municipio Roma XV |
| Data istituzione | 13 settembre 1961 |
| Codice | 449 |
| Superficie | 47,29 km² |
| Abitanti | 2 454 ab. |
| Densità | 51,89 ab./km² |
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| Santa Maria di Galeria | |
|---|---|
| Stato | Italia
|
| Regione | Lazio
|
| Provincia | Roma
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| Città | Roma Capitale
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| Circoscrizione | Municipio Roma XIV |
| Data istituzione | 30 luglio 1977 |
| Codice | 19H |
| Superficie | 47,24 km² |
| Abitanti | 3 638 ab. |
| Densità | 77,01 ab./km² |
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Il toponimo indica anche una frazione di Roma Capitale e la zona urbanistica 19H del Municipio Roma XIV.
Geografia fisica modifica
Territorio modifica
Si trova nell'area nord-ovest di Roma, a ridosso del confine con i comuni di Fiumicino e Anguillara Sabazia.
La zona confina:
- a nord con la zona Z. LII Cesano[1]
- a est con la zona Z. LI La Storta[2]
- a sud-est con la zona Z. XLVIII Casalotti[3]
- a sud con la zona Z. XLV Castel di Guido[4] e con il comune di Fiumicino (ex zona Z. XLVI Torrimpietra)[5]
- a ovest con il comune di Fiumicino (ex zona Z. XLVII Palidoro)[6]
- a nord-ovest con il comune di Anguillara Sabazia[7]
Storia modifica
Nei pressi del vecchio borgo di Santa Maria di Galeria, vicino al fiume Arrone, si trovano le rovine della antica città di Galeria Antica.
Questa si formò in epoca etrusca, trovando il suo massimo sviluppo nel periodo che va dal medioevo fino al XVII secolo, quando la popolazione cominciò a trasferirsi nel vicino casale Celsano (Celisanum) e nel borgo di Cesano, fino a svuotarla completamente verso il XIX secolo.
A ridosso del casale Celsano vi è la chiesa di Santa Maria in Celsano[8] che, tramite un accordo definito con Bolla del 30 novembre 1860 del Cardinale Mario Mattei con la Compagnia di Gesù, venne eretta a parrocchia e rinominata in Santa Maria di Galeria.
L'8 ottobre 1951 fu siglato un accordo[9] tra lo Stato italiano e la Santa Sede per l'assegnazione di una vasta area (424 ettari), nel territorio di Santa Maria di Galeria, per la costruzione di un nuovo Centro Trasmittente per la Radio Vaticana. I lavori cominciarono nel 1954 e il centro fu inaugurato il 27 ottobre 1957 da papa Pio XII.
L'area di trasmissione delle antenne di Radio Vaticana a Santa Maria di Galeria,, gode del privilegio dell'extraterritorialità a favore della Santa Sede.[10]
Però, il diritto a giudicare su un determinato reato, o addirittura delitto, che ivi avvenisse, resta alla magistratura italiana. Proprio la stessa situazione che esiste, in tutto il mondo, per le ambasciate di Paesi stranieri nelle capitali delle varie Nazioni.
Il caso elettrosmog modifica
Dal luglio 2000 è stata istituita una Commissione bilaterale tra l'Italia e la Santa Sede per la soluzione dei problemi legati all'intensità delle emissioni elettromagnetiche della stazione radio.
Il 4 giugno del 2007 la Corte d'appello di Roma ha assolto i due imputati, padre Pasquale Borgomeo, dimessosi da direttore generale di Radio Vaticana l'11 novembre 2005 e il cardinale Roberto Tucci, all'epoca presidente della Radio, dall'accusa di "getto pericoloso di cose".
In seguito al ricorso presentato dalla Procura di Roma, da alcune associazioni ambientaliste e dalle famiglie di Santa Maria di Galeria interessate dalle emissioni, il 13 maggio 2008 la Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione dei due imputati.
Il 14 novembre 2010 si è concluso l'incidente probatorio richiesto nel 2006 dalla Procura della Repubblica di Roma nell'ambito del procedimento penale nei confronti dei responsabili della Radio Vaticana. I risultati indicano una associazione «coerente, importante e significativa» di rischio di morte per leucemia o di rischio di ammalarsi di leucemia, linfoma e mieloma per lunga esposizione residenziale ai ripetitori dell'emittente della Santa Sede fino a 12 chilometri di distanza da questa. L'accertamento è stato condotto da Andrea Micheli, dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Responsabile dell'inchiesta è il pm Stefano Pesci.
Monumenti e luoghi d'interesse modifica
Architetture civili modifica
- Borgo di Galeria Antica. Borgo medioevale. 42°01′29.38″N 12°17′59.97″E / 42.024828°N 12.299993°E
- Situato su uno sperone di tufo lungo il bacino del fiume Arrone.[11]
- Casale Celsano o di Santa Maria di Galeria, su piazza di Santa Maria di Galeria. Casali del XVII secolo. 42°01′20.96″N 12°19′00.91″E / 42.022488°N 12.316919°E
Architetture religiose modifica
- Chiesa di Santa Maria in Celsano, su piazza di Santa Maria di Galeria. Chiesa dell'XI secolo.
- Cimitero di Santa Maria di Galeria, su via di Santa Maria di Galeria. 42°01′44.04″N 12°18′57.24″E / 42.028901°N 12.315901°E
Aree naturali modifica
- Monumento naturale di Galeria Antica, sul bacino del fiume Arrone.
Cultura modifica
Cinema modifica
Per la totale assenza di costruzioni moderne il borgo di Santa Maria di Galeria è stato scelto talvolta come set cinematografico per alcuni film e fiction televisive:
Nel piccolo borgo di sono state girate due scene de Il sorpasso (1962), in particolare quella del movimentato sorpasso della seicento, da cui poi scaturì la lite in discoteca ed uno spot in una bottega artigiana.[senza fonte]
- Suspiria (1977), film horror di Dario Argento.
- Tre uomini e una gamba (1997) di Aldo, Giovanni e Giacomo.[12]
- Il papà di Giovanna (2008), regia di Pupi Avati.
- Niente di personale (2010), fiction sceneggiata da Carlo Lucarelli e diretta da Ivano De Matteo (della serie Crimini su Rai 2).
Galeria Vecchia nelle vicinanze è una città fantasma anch'essa visitata in passato dai registi, e oggi riconosciuta come monumento naturale dalla rete Natura 2000[13], seppure si trovi in stato di degrado per problemi di attribuzione dei lavori di ripristino[14].
Musica modifica
Nel borgo è stato girato parte del video "Behind the wheel" dei Depeche Mode diretto da Anton Corbijn nell'anno 1987.
Geografia antropica modifica
Urbanistica modifica
Nel territorio di Santa Maria di Galeria si estendono l'omonima zona urbanistica 19H, la zona 18E Casalotti di Boccea e le aree urbane di Tragliatella Campitello[15] e Fosso Pietroso[16].
Suddivisioni storiche modifica
Del territorio di Santa Maria di Galeria fa parte la frazione omonima.
Note modifica
- ^ Separata da via Braccianense fino all'altezza del rio Galeria.
- ^ Separata dal rio Galeria, nel tratto da via Braccianense al ponte di via Procoietto.
- ^ Separata da via Procoietto, da ponte sul rio Galeria al ponte sul fiume Arrone, quindi da questo fino al ponte di via di Boccea.
- ^ Separata da via di Boccea, dal ponte sul fiume Arrone all'incrocio con via di Tragliata.
- ^ Separato dall'intera via di Tragliata, dall'incrocio con via di Boccea fino a via del Casale di S. Angelo.
- ^ Separato da via del Casale di S. Angelo, dall'incrocio con via di Tragliata all'incrocio con via di Tragliatella.
- ^ Separato da via di Tragliatella, nel tratto dall'incrocio con via del Casale di S. Angelo fino al fosso Pietroso, quindi da questo fino a via Braccianense.
- ^ Da documenti antichi risulta anche come Santa Maria in terre Galeriae o Santa Maria in Burgo
- ^ Legge 13 giugno 1952, n. 680, in Gazzetta Ufficiale, 1º luglio 1952, n. 150.
- ^ Sala stampa della Santa Sede - Zone extraterritoriali vaticane, su vatican.va.
- ^ Roma (RM) - loc. S. Maria di Galeria - ruderi di Galeria vecchia, su Tesori del Lazio. URL consultato il 29 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2019).
- ^ Tre uomini e una gamba (1997), su davinotti.com. URL consultato il 29 giugno 2023.
- ^ www.agraria.org
- ^ Galeria, la Città Morta - Fonte: Università di Urbino Nel 2004 il Consiglio del Municipio Roma XX ha tenuto una seduta pubblica per l'acquisizione da parte del comune dell'area di Galeria Antica. Fonte: Università di Urbino
- ^ Nucleo di edilizia ex abusiva da recuperare n. 19.08 "Tragliatella", su Roma Capitale - Urbanistica.
- ^ Nucleo di edilizia ex abusiva da recuperare n. 19.09 "Fosso Pietroso", su Roma Capitale - Urbanistica.
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