Santo Genet, commediante e martire

Opera di Jean-Paul Sartre

Santo Genet, commediante e martire (in lingua francese San Genet, comédien et martyr) è un libro del filosofo francese Jean-Paul Sartre sullo scrittore a lui contemporaneo Jean Genet, e in particolare sulla sua opera Diario del ladro. È stato pubblicato da Gallimard nel 1952 e tradotto in italiano da Il Saggiatore nel 1972.

Santo Genet, commediante e martire
Titolo originaleSan Genet, comédien et martyr
AutoreJean-Paul Sartre
1ª ed. originale1952
1ª ed. italiana1972
Generesaggio
Sottogenereletteratura
Lingua originalefrancese

Sartre ha descritto questo suo saggio biografico come un tentativo "per dimostrare che il genio non è un dono, ma la via d'uscita che ci si inventa in casi disperati"[1]. Il pensatore francese ha anche basato il suo personaggio Goetz nel suo lavoro teatrale Il Diavolo e il buon Dio (1951) ispirandosi allo scrittore, per la sua analisi della psicologia e della moralità di Genet[2].

Sartre è stato accreditato da David M. Halperin di fornire, "un brillante, sottile ed approfondito studio della soggettività e dell'identità di genere di uomini gay"[3].

Edizioni modifica

  • Saint Genet, comédien et martyr, in Œuvres complétes de Jean Genet, I, Paris: Éditions Gallimard, 1952
  • Santo Genet, commediante e martire, traduzione di Corrado Pavolini, introduzione di Pier Aldo Rovatti, Milano: Il Saggiatore, 1972

Note modifica

  1. ^ Sartre (1952, 645)
  2. ^ White (1993, 455).
  3. ^ Halperin (2012, 511).

Bibliografia modifica

Controllo di autoritàGND (DE7603349-1 · BNF (FRcb14548972p (data)
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