South African Navy

La South African Navy (SAN) è l'attuale marina militare del Sudafrica, componente navale delle forze nazionali di difesa sudafricane; tradizionalmente la fondazione della marina sudafricana è fissata al 1861, con l'arruolamento di una brigata navale a Port Elizabeth. Il suo ruolo è di "preparare e condurre operazioni navali in difesa della Repubblica Sudafricana, dei suoi cittadini ed interessi, e di condurre operazioni in tempo di pace in supporto degli obiettivi nazionali"[2]

South African Navy
Descrizione generale
Attiva1861 - oggi[1]
NazioneBandiera del Sudafrica Sudafrica
Serviziomarina militare
Quartier GeneraleSaldanha
Simon's Town
Durban
Battaglie/guerreseconda guerra mondiale
Sito internethttp://www.navy.mil.za/
Comandanti
Comandante attualeVADM Mosiwa Samuel Hlongwane
Degni di notaADM Hugo Biermann
Simboli
Insegna navale sudafricana
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Altri compiti comprendono il mantenimento e la fornitura dei servizi navali in supporto alle altre autorità e dipartimenti dello stato, compresa la ricerca e soccorso, protezione delle risorse marittime e trasporto marittimo dei diplomatici.

Storia modifica

Le origini modifica

 
SAS Immortelle, circa 1935

Il SA Naval Service, nell'ambito dell'Impero britannico, venne istituito il 1º aprile 1922. Precedentemente, si formarono i Natal Naval Volunteers (NNV), in Durban il 30 aprile 1885 così come i Cape Naval Volunteers (CNV), a Cape Town nel 1905. Il 1º luglio 1913 queste due unità vennero amalgamate per formare la South African Division della Royal Naval Volunteer Reserve (RNVR). Durante la prima guerra mondiale un totale di 164[3] membri della RNVR (SA) servirono nella Royal Navy ed un totale di 412 sudafricani servì nella RNVR (SA) durante la guerra, mentre la base navale a Simons Town giocò un ruolo strategico per gli Alleati.

Le prime navi, acquisite in prestito permanente dalla Royal Navy,[4] dalla neonata marina furono la HMSAS Protea (un battello idrografico), HMSAS Sonneblom e HMSAS Immortelle (entrambe pescherecci dragamine). Comunque la grande depressione comportò da parte del governo dei tagli al bilancio e le navi acquisite dalla Royal Navy vennero restituite (la HMSAS Protea nel 1933 e le restanti nel 1934).

Forza attuale modifica

La marina sudafricana ha una consistenza di personale limitata, circa 8000 nel 2013, ed un numero esiguo di navi, anche se negli ultimi anni rafforzato da 4 fregate della classe MEKO A-200SAN. La forza navale non comprende unità di fanteria di marina, disciolte dopo la ristrutturazione seguita alla guerra di confine con l'Angola del 1989.

Immagine Classe/Nome Tipo Pennant Entrata in servizio
 
Classe Valour Fregata 4 2004[5]
 
classe Heroine sottomarino 3 2005[6]
 
classe Warrior Offshore Patrol Vessel 2 1979[7]
 
classe River Navi contromisure mine 2 1981[8]
classe T (pattugliatore) Inshore patrol vessel 3 1992[7]
 
classe Namacurra pattugliatore portuale 21 1981[7]

Bandiera navale modifica

Note modifica

  1. ^ dalla Port Elizabeth Naval Volunteer Brigade che venne fondata nel 1861.
  2. ^ Role of the SA Navy – Page 3, su navy.mil.za. URL consultato il 12 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2012).
  3. ^ André Wessels, The South African Navy and its Predecessors, 1910–2010: A Century of Interaction with Commonwealth Navies (PDF), su humanities.ufs.ac.za, Department of History, University of the Free State, 2009. URL consultato il 3 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2015).
  4. ^ Bennett, C. H. and Söderlund, A. G., South Africa's navy : a navy of the people and for the people, 2008, p. 17, ISBN 978-0-620-41446-3.
  5. ^ Valour-class Frigates, su navy.mil.za. URL consultato il 3 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2012).
  6. ^ Submarines, su navy.mil.za. URL consultato il 3 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2012).
  7. ^ a b c Patrol Forces, su navy.mil.za. URL consultato il 3 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2012).
  8. ^ Mine Warfare Forces, su navy.mil.za. URL consultato il 3 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2010).

Voci correlate modifica

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