Gli sport cinofili nascono come prove di selezione di razza, ossia programmi per testare le qualità e il patrimonio genetico del cane ai fini dell'allevamento e della riproduzione. Oggi, pur mantenendo questa loro funzione fondamentale, stanno diventando sempre più il modo per approfondire e migliorare il rapporto col proprio cane; tuttavia, proprio per la funzione selettiva, ENCI rende praticabili le discipline, nelle classi di gara più alte (le classi di accesso di quasi tutte le discipline sono aperte a tutti i cani), solo ai cani dotati di pedigree, ovvero iscritti al L.O.I.. Unica eccezione è l'agility, specialità in cui possono concorrere indistintamente sia i cani di razza che i meticci.

Lo slalom di un Labrador durante una prova di agility

In Italia il settore della Cinofilia e quindi anche le discipline sportive cinofile è organizzato e promosso oltre che dall'ENCI, dallo CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale[1], ente di promozione sportiva riconosciuto CONI[2]), dall'ACSI (Associazione Centri Sportivi Italiani, ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI), dalla Federazione Italiana Sport Cinofili (Riconosciuta dall'IFCS[3]), dall'Associazione WORKCSAA[4] e dalla AISC (Associazione Italiana Sport Cinofili). Queste associazioni ammettono ai loro concorsi i cani di razza e non.

Elenco sport cinofili[1]:

Note modifica

  1. ^ a b ATTIVITÀ SPORTIVA CINOTECNICA - CINOFILIA SPORTIVA, su csen.it. URL consultato il 17 marzo 2020.
  2. ^ Enti di Promozione Sportiva, su coni.it. URL consultato il 17 gennaio 2016.
  3. ^ (EN) International Federation of Cynological Sports, su International Federation of Cynological Sports. URL consultato il 17 marzo 2020.
  4. ^ workcsaa.it, su web.archive.org. URL consultato il 17 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2017).

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