TRAPPIST-1 f

pianeta extrasolare nella costellazione dell'Aquario

TRAPPIST-1 f è uno dei sette pianeti di tipo roccioso che orbitano intorno alla stella nana rossa ultrafredda Trappist-1, distante all'incirca 40 anni luce dal Sole. È uno dei pianeti che si trovano nella zona abitabile del sistema, o almeno nei pressi del limite esterno.[5]

TRAPPIST-1 f
Rappresentazione artistica di Trappist-1 f
Stella madreTRAPPIST-1
Scoperta22 febbraio 2017
ScopritoriMichaël Gillon et al.
CostellazioneAquario
Distanza dal Sole39,5 anni luce
Parametri orbitali
Semiasse maggiore0,0385 UA[1]
Periodo orbitale9,2 giorni[1]
Inclinazione orbitale89,72°
Eccentricità0,01
Dati fisici
Raggio medio1,045R[2]
Massa
1,039 M[3]
Densità media5,01 g/cm³[3]
Flusso stellare0,373 [3]
Temperatura
superficiale
203 K
−70 °C[4] (media)

Caratteristiche modifica

 
Immagine artistica della superficie di TRAPPIST-1 f; essendo probabilmente in rotazione sincrona la stella è fissa nel cielo di un punto della superficie lungo il terminatore, dove potrebbero esistere le condizioni per la presenza dell'acqua liquida in superficie.

TRAPPIST-1 f è un pianeta con dimensioni simili a quelle della Terra, che orbita in circa 9 giorni ad una distanza media di 5,5 milioni di chilometri dalla stella madre; in comparazione Mercurio dista dal Sole circa 58 milioni di km, oltre 10 volte in più.

Ha una Temperatura di equilibrio di 215 K (−58 °C), un raggio di 1,05 R , ed una massa di 0,93 M, ed una densità pari a 4,5 g/cm³.[2] Queste valutazioni suggeriscono una gravità superficiale di 6,1 m/s2 (62% del valore terrestre).

Abitabilità modifica

Essendo la stella notevolmente meno luminosa del Sole, il pianeta si trova probabilmente nella zona abitabile, con una temperatura di equilibrio di circa 200 K se si assume un'albedo simile a quella della Terra (0,3)[6], mentre con un'albedo pari a 0 la temperatura di equilibrio sarebbe di 219 K.[7]

La temperatura reale in superficie dipende dall'eventuale atmosfera di cui il pianeta potrebbe essere dotato, che potrebbe innalzare la temperatura a causa dell'effetto serra, come avviene anche per la Terra, che ha una temperatura media globale di 15 °C, mentre la temperatura di equilibrio è di circa −18 °C.[8] Nel 2020, uno studio di Del Vecchio et al. suggerisce che la temperatura superficiale sia di circa 203 K, che suggerisce che il pianeta potrebbe essere troppo freddo e completamente congelato per sostenere l'acqua liquida in superficie.[4]

Uno studio del 2023 suggerisce che pianeti come questo potrebbero avere un oceano sotterraneo e fenomeni di criovulcanismo in superficie, per via delle forze mareali della stella che riscaldano il suo interno, come avviene per le lune ghiacciate del sistema solare Europa ed Encelado.[9]

Note modifica

  1. ^ a b Laetitia Delrez et al., Early 2017 observations of TRAPPIST-1 with Spitzer (PDF), in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 475, n. 3, pp. 3577–3597, Bibcode:2018MNRAS.475.3577D, DOI:10.1093/mnras/sty051.
  2. ^ a b Simon Grimm et al., The nature of the TRAPPIST-1 exoplanets (PDF), in Astronomy & Astrophysics, 5 febbraio 2018.
  3. ^ a b c (EN) Eric Agol et al., Refining the Transit-timing and Photometric Analysis of TRAPPIST-1: Masses, Radii, Densities, Dynamics, and Ephemerides, in The Planetary Science Journal, vol. 2, n. 1, 22 gennaio 2021, DOI:10.3847/PSJ/abd022.
  4. ^ a b Antonio Del Vecchio et al., Effect of vegetation on the temperatures of Trappist-1 planets (PDF), 24 gennaio 2020.
  5. ^ (EN) Michaël Gillon, Amaury H. M. J. Triaud e Brice-Olivier Demory, Seven temperate terrestrial planets around the nearby ultracool dwarf star TRAPPIST-1, in Nature, vol. 542, n. 7642, 23 febbraio 2017, pp. 456–460, DOI:10.1038/nature21360. URL consultato il 10 marzo 2017.
  6. ^ Potentially Habitable Exoplanets, su phl.upr.edu, Università di Porto Rico.
  7. ^ TRAPPIST-1 system, su trappist.one.
  8. ^ Equilibrium Temperatures of Planets, su burro.astr.cwru.edu.
  9. ^ Lynnae C. Quick et al., Prospects for Cryovolcanic Activity on Cold Ocean Planets, in The Astrophysical Journal, vol. 956, n. 1, ottobre 2023.

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