Tambre

comune italiano
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Tambre (Tanbre in veneto[5]) è un comune italiano di 1 286 abitanti[2] della provincia di Belluno in Veneto.

Tambre
comune
Tambre – Stemma
Tambre – Bandiera
Tambre – Veduta
Tambre – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Belluno
Amministrazione
SindacoSara Bona (lista civica Al lavoro per Tambre) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate46°08′N 12°25′E / 46.133333°N 12.416667°E46.133333; 12.416667 (Tambre)
Altitudine922 m s.l.m.
Superficie45,27 km²
Abitanti1 286[2] (31-1-2024)
Densità28,41 ab./km²
FrazioniAll'O, Benedet, Borsoi, Brolio, Broz, Buraci, Campon, Civit, Col Indes, Federa, Frassenei, Fullin, Lavina, Malolt, Micei, Moretti, Pianon, Pian Canaie, Pian Cansiglio, Pian Osteria, Sant'Anna, Scurzan, Soralavina, Tambruz, Valdenogher, Valmenera, Valturcana, Vivaio[1]
Comuni confinantiAlpago, Aviano (PN), Barcis (PN), Budoia (PN), Caneva (PN), Chies d'Alpago, Fregona (TV), Polcenigo (PN)
Altre informazioni
Cod. postale32010
Prefisso0437
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT025060
Cod. catastaleL040
TargaBL
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona F, 3 898 GG[4]
Nome abitantitambresi
Patronosanti Ermagora e Fortunato
Giorno festivo12 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tambre
Tambre
Tambre – Mappa
Tambre – Mappa
Posizione del comune di Tambre nella provincia di Belluno
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Collocato ad un'altitudine di 922 metri s.l.m., il paese di Tambre si trova nella conca dell'Alpago, ai piedi del monte Guslon, e dista circa 10 km dal centro di Farra e dal Lago di Santa Croce. Il territorio comunale comprende una porzione della foresta del Cansiglio e si caratterizza come una zona d'alpeggio, in parte collinare e in parte montuosa, ricoperta in prevalenza di boschi e pascoli.

Origine del nome modifica

Il nome Tambre deriverebbe dalla parola "tàmer", che nell'antico dialetto locale indicava il recinto, di sassi o di legno, in cui si rinchiudevano le pecore durante la notte, e che ha dato origine ai toponimi anche di altre località montane venete e friulane.[6][7]

Storia modifica

La storia di Tambre non è diversa da quella di altre comunità dell'Alpago ed è strettamente connessa alla limitrofa foresta del Cansiglio (il cosiddetto "Bosco dei Dogi" o "della Serenissima", come è stato significativamente chiamato per sottolinearne la funzione di riserva di legno della Repubblica di Venezia).[8]

La parrocchia di Tambre venne istituita nel 1730, divenendo autonoma da quella più antica di Pieve d'Alpago, e l'attuale chiesa fu consacrata nel 1845.

Alla storia della comunità tambrese è correlata quella della nobile famiglia Fullini di Polcenigo, originaria proprio di Tambre (dove ancora oggi è diffuso il cognome Fullin, nella forma tronca, che è anche il toponimo di una delle frazioni del paese): dall'Alpago infatti, nel XVI secolo, un ramo dei Fullini si spostò nella pianura friulana; un secolo dopo, arricchitisi notevolmente con il commercio e con l'artigianato, essi furono ascritti dalla Serenissima all'aristocrazia locale, ottenendo il titolo di conti, che mantennero sino alla fine del XIX secolo.[9][10]

Dedita soprattutto alla pastorizia, e in particolare all'allevamento del prelibato agnello d'Alpago, la comunità di Tambre si è progressivamente ingrandita nel corso degli ultimi secoli, fino a diventare, più di recente, un'apprezzata meta turistica.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di Tambre sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 gennaio 1991.[11]

«Di azzurro, alla corona marchionale d'oro, con i gruppi di perle sostenuti da punte. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

La chiesa parrocchiale di Tambre, facente parte della diocesi di Belluno-Feltre, è un pregevole edificio ottocentesco intitolato ai santi Ermagora e Fortunato (martiri aquileiensi ed evangelizzatori dell'Alpago); essa è affiancata da un imponente campanile, simbolo del paese, e conserva al suo interno, fra le altre opere d'arte degne di nota, una Via Crucis realizzata dal pittore bellunese Paolo De Filippi, un'antica statua lignea della Madonna e un tabernacolo che apparteneva in origine alla precedente chiesa (distrutta da una slavina agli inizi dell'Ottocento e sui cui resti è stata edificata quella attuale).

Tra gli edifici ecclesiastici minori delle varie frazioni tambresi e delle località limitrofe (affiliati alle tre diverse parrocchie di Tambre, Spert e Borsoi), sono da ricordare: la chiesa di Sant'Antonio Abate a Broz, la chiesa della Beata Vergine del Carmelo a Pianon, la chiesa di Sant'Osvaldo in Cansiglio, la chiesetta della Madonna di Lourdes a Tambruz e la chiesetta di Sant'Anna nell'omonima località (affiliate alla parrocchia di Tambre); la chiesa di San Matteo o della Madonna della Salute a Valdenogher e la chiesetta della Madonna del Carmine a Sommacosta (affiliate alla parrocchia di Spert); la chiesa parrocchiale di Sant'Osvaldo a Borsoi, la chiesetta dei Santi Fermo e Rustico a Lavina e la chiesetta di San Daniele a Palughetto (affiliate alla parrocchia di Borsoi).

Vicino a Tambre si trova il Giardino botanico alpino "Giangio Lorenzoni", che contiene oltre 700 specie vegetali del massiccio Cansiglio-Cavallo.

Nella frazione di Valdenogher si può visitare la cosiddetta "Casa dell'alchimista"[12], un antico e affascinante edificio (ora museo), la cui storia e la cui funzione sono riconducibili alla misteriosa pratica dell'alchimia.

Nella frazione di Sant'Anna si trova la tanto caratteristica "Casa del libro", realizzata dallo scultore veneziano Livio de Marchi: si tratta di un'abitazione privata in legno dal design molto particolare, i cui elementi principali (le facciate, il tetto, il comignolo, la recinzione) riproducono oggetti e strumenti inerenti alla lettura e alla scrittura (libri, occhiali, matite).

Collocato a oltre 2 000 metri s.l.m., il Rifugio Semenza rappresenta una meta imprescindibile per gli appassionati di escursioni alpinistiche.

Nei pressi di Col Indes si conservano i resti di un antico villaggio cimbro, custode silenzioso della vita rurale delle piccole comunità di origine celtico-germanica che per secoli hanno abitato gli altipiani alpini.

Il pittoresco abitato dei Micei, nell'omonima località, è un piccolo complesso di edifici rurali ottocenteschi, ormai abbandonati, che testimoniano la vocazione pastorale delle famiglie originarie del luogo.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[13]

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1813 1813 Angelo Masin Sindaco
1866 1870 Vincenzo Bona Sindaco
1870 1872 Giuseppe Donadon Sindaco
1873 1877 Girolamo Pianon Sindaco
1877 1877 Vincenzo Bona Assessore anziano
7 novembre 1877 26 settembre 1880 Vincenzo Bona Sindaco
5 novembre 1880 30 luglio 1899 Romano Bortoluzzi Sindaco
2 agosto 1899 Pellegrino Bona (Rosset) Sindaco (nomina subito annullata)
8 settembre 1899 24 aprile 1920 Francesco Bona Sindaco
1920 1920 Lorenzo Stiletto Commissario prefettizio
3 novembre 1920 15 marzo 1924 Domenico Bona Sindaco
19 marzo 1924 gennaio 1926 Renato Sardo Commissario prefettizio
11 giugno 1926 15 aprile 1935 Innocente Bona Podestà
maggio 1935 Angelo Mazzoran Podestà
6 agosto 1943 Marcellino Fullin Commissario prefettizio
13 aprile 1946 5 marzo 1949 Antonio Bona (Pistor) Sindaco
5 marzo 1949 15 luglio 1950 Antonio Rinaldo Sindaco
15 luglio 1950 16 giugno 1951 Giacomo Fullin Sindaco
16 giugno 1951 1960 Angelo Stiletto Sindaco
7 dicembre 1964 Santo Saviane Sindaco
7 dicembre 1964 14 luglio 1970 Egidio Fiori Sindaco
14 luglio 1970 14 luglio 1975 Sergio Saviane Sindaco
14 luglio 1975 8 luglio 1980 Sergio Saviane Sindaco
8 luglio 1980 11 giugno 1985 Marco Bortoluzzi Sindaco
11 giugno 1985 Marco Bortoluzzi Sindaco
1988 1989 Fiamma Spena Commissario prefettizio
22 aprile 1989 13 giugno 1994 Eugenio De Demo DC Sindaco [14]
13 giugno 1994 25 maggio 1998 Marco Bortoluzzi lista civica Sindaco [15]
25 maggio 1998 28 maggio 2002 Marco Bortoluzzi lista civica Alleanza per Tambre Sindaco [16]
28 maggio 2002 28 maggio 2007 Claudio Azzalini lista civica Rinascita Sindaco [17]
28 maggio 2007 7 maggio 2012 Oscar Facchin lista civica Progetto Tambre Sindaco [18]
7 maggio 2012 12 giugno 2017 Oscar Facchin lista civica Progetto Tambre Sindaco [19]
12 giugno 2017 13 giugno 2022 Oscar Facchin lista civica Progetto Tambre Sindaco [20]
13 giugno 2022 in carica Sara Bona lista civica Al lavoro per Tambre Sindaco [15]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Comune di Tambre - Statuto.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Renzo Ambrogio, Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Istituto geografico De Agostini, 2004.
  6. ^ AA.VV., Storia della cultura veneta, vol. I, Neri Pozza, 1976.
  7. ^ Licinio Lea, Note sul comune di Tambre in età moderna, in Tambre. Un comune della montagna bellunese tra Sette e Novecento, Belluno, 2006, p. 23.
  8. ^ A. Amantia (a cura di), Tambre. Un comune della montagna bellunese tra Sette e Novecento, Belluno, 2006.
  9. ^ A. Collazuol e D. Davià, I nobili Fullini in Alpago: arrivo, nobiltà, estinzione, in Dolomiti, vol. 35, n. 2, 2012, pp. 58-64.
  10. ^ A. Fadelli (a cura di), I Fullini: dall'Alpago al feudo di Polcenigo, da mercanti a conti, Polcenigo, 2016.
  11. ^ Tambre d'Alpago ora Tambre, su Archivio Centrale dello Stato.
  12. ^ Musei e siti dell'Alpago e del Cansiglio: la Casa Museo dell'Alchimista, su museisitialpagocansiglio.it.
  13. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  14. ^ Eletto il 19 marzo.
  15. ^ a b Eletto il 12 giugno.
  16. ^ Eletto il 24 maggio.
  17. ^ Eletto il 26 maggio.
  18. ^ Eletto il 27 maggio.
  19. ^ Eletto il 6 maggio.
  20. ^ Eletto l'11 giugno.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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