Tarcisio Burgnich

calciatore e allenatore di calcio italiano (1939-2021)

Tarcisio Burgnich (Ruda, 25 aprile 1939Forte dei Marmi, 26 maggio 2021) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore, campione d'Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970 con la nazionale italiana.

Tarcisio Burgnich
Burgnich all'Inter nel 1966
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 175 cm
Peso 81 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1º luglio 1977 - giocatore
18 febbraio 2001 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Udinese
Squadre di club1
1958-1960Udinese8 (0)
1960-1961Juventus13 (0)
1961-1962Palermo31 (1)
1962-1974Inter358 (5)[1]
1974-1977Napoli84 (0)
Nazionale
1963-1974Bandiera dell'Italia Italia66 (2)
Carriera da allenatore
1978-1980Livorno
1980-1981Catanzaro
1981-1982Bologna
1982-1984Como
1984-1986Genoa
1986-1987L.R. Vicenza
1987-1988Como
1988-1989Catanzaro
1989-1991Cremonese
1991-1992Salernitana
1992-1993Como
1994-1995Livorno
1996-1997Foggia
1997-1998Genoa
1998Lucchese
1999Lucchese
2000Ternana
2001Pescara
Palmarès
 Mondiali di calcio
Argento Messico 1970
 Europei di calcio
Oro Italia 1968
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

È considerato uno dei migliori difensori della storia del calcio italiano.[2]

Biografia modifica

Sposò Rosalba Pistoresi, toscana,[3],[4] dalla quale ebbe tre figli: Simonetta, Patrizia e Gualtiero.[5][6]

È morto il 26 maggio 2021 a 82 anni nella casa di cura San Camillo a Forte dei Marmi,[7] dove era stato portato la sera precedente per un grave malore.[8]

Caratteristiche tecniche modifica

Giocò come terzino destro, stopper e libero.[9] Eccellente marcatore,[9][10][11] era solito prendere in custodia l'attaccante avversario più temibile.[12] È stato considerato un modello per la serietà e la correttezza.[11][13] Le sue virtù principali erano il vigore agonistico, l'abilità nel tackle e la concentrazione,[14] oltre alla prontezza nell'anticipo.[15]

Per via della sua prestanza fisica fu soprannominato Roccia, nomignolo coniato da Armando Picchi, compagno di reparto nell'Inter e in nazionale.[16][17] A lui si sono ispirati futuri specialisti della marcatura a uomo come Claudio Gentile[18] e Pietro Vierchowod.[19]

Carriera modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Udinese modifica

Dopo aver giocato nelle giovanili dell'Udinese, avendo come compagno di squadra Dino Zoff[20], debuttò ventenne con i friulani alla penultima giornata della stagione 1958-1959, il 2 giugno 1959, nella sconfitta contro il Milan per 7-0[21], già matematicamente campione d'Italia[22] che schierava in campo giocatori come Lorenzo Buffon, Cesare Maldini e Nils Liedholm[23]. Fu confermato per la stagione successiva, in cui giocò 7 gare su 34 in un'epoca in cui non erano permesse sostituzioni e nella quale le zebrette si salvarono dalla retrocessione dopo spareggi con Lecco e Bari[24]; le sue prestazioni gli valsero la convocazione nella rappresentativa italiana ai Giochi olimpici del 1960. A Udine aveva uno stipendio da 50.000 lire al mese.[14]

Juventus e Palermo modifica
 
Burgnich (in piedi, secondo da sinistra) nella Juventus 1960-1961

Dietro suggerimento di Giampiero Boniperti,[25] nel 1960 venne acquistato dalla Juventus, con cui collezionò 13 presenze senza essere poi confermato per la stagione successiva, poiché ritenuto non adatto allo stile della squadra e con una carriera incerta per un presunto leggero strabismo.[3]

Passò quindi al Palermo, neopromosso in serie A, in una trattativa che portò Roberto Anzolin alla Juventus[26]: in un primo momento Burgnich rifiutò il trasferimento, subendo quindi un deferimento,[27] ma poi coi rosanero giocò ottimamente l'annata 1961-1962,[3] durante il quale svolse anche il servizio di leva a Roma:[28] preso il posto dell'infortunato Giorgio Sereni, gli venne affidato il ruolo da titolare.[28] Riuscì anche a segnare un gol, il suo primo con il Palermo e in Serie A, su punizione, nella prestigiosa vittoria esterna per 4 a 2 contro la Juventus del 18 febbraio 1962,[29] con un violento tiro in corsa.[30] Al termine del campionato i siciliani si piazzarono all'ottavo posto in classifica, meglio della stessa Juventus.[31] Il giocatore definì in termini molto positivi la sua esperienza nelle file del club siciliano.[27]

Inter modifica
 
Burgnich in maglia nerazzurra nel 1970

Nel 1962, voluto da Helenio Herrera[32] o da Italo Allodi secondo altre fonti,[27] passò all'Inter in cambio di 100 milioni di lire.[29] In nerazzurro prese il posto, come terzino destro, di Armando Picchi, che da lì in poi agì da libero.[33] Come capitò durante la sua permanenza alla Juventus, vinse lo scudetto alla prima stagione con la nuova squadra[27], pur essendo penalizzato dal dover svolgere il servizio militare a Bologna, con il grado di caporale. Ciò lo costrinse a saltare durante il suo primo campionato diversi allenamenti con il club lombardo[34].

Rimase dodici stagioni con l'Inter, giocando in 467 gare ufficiali, vincendo in dodici anni quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali; fu uno dei calciatori più decisivi per i successi della squadra,[15] dapprima come terzino destro e poi, con risultati altrettanto buoni, nel ruolo di libero.[13] Al termine della stagione 1964-1965, il settimanale Il calcio e il ciclismo illustrato lo indicò, con Giacinto Facchetti, come miglior terzino d'ala del campionato[35].

Napoli modifica

«Non mi sono mai divertito tanto a giocare a pallone»

Dopo dodici anni all'Inter, complice l'infortunio subito durante i mondiali tedeschi del 1974, i dirigenti della squadra lombarda credettero che fosse ormai un calciatore finito[37]. Venne a sapere solo da Francesco Janich, all'epoca dirigente del Napoli, di essere stato trasferito alla squadra campana; chiuse quindi la carriera indossando la maglia azzurra. Qui, dopo un iniziale problema con le tattiche dell'allenatore Luís Vinício,[36] fu titolare inamovibile nel ruolo di libero, disputando tutte le gare delle sue prime due stagioni[38] e saltando solo sei gare nella sua ultima stagione di carriera, dalla tredicesima del 16 gennaio 1977 alla diciottesima del 27 febbraio 1977.[39]

Durante la sua permanenza con i partenopei sfiorò lo scudetto nella stagione 1974-1975, quando la squadra arrivò a due punti dalla Juventus vincitrice del campionato.[40] L'anno successivo conquistò la Coppa Italia, battendo il Verona allo Stadio Olimpico di Roma il 29 giugno 1976 per 4-0;[41] sempre in Coppa Italia segnò la sua unica rete con gli azzurri, nell'edizione 1975-1976, nella vittoria contro la Fiorentina per 1-0.[42] Vinse inoltre nella stagione 1976-1977 la Coppa di Lega Italo-Inglese, giocandovi entrambe le partite, a Southampton contro la squadra locale il 21 settembre 1976 dove i padroni di casa s'imposero per 1-0 e a Napoli il 14 novembre dello stesso anno, quando nella gara di ritorno i campani vinsero per 4-0.[43] Lo stesso anno, il Napoli raggiunse per la prima volta la semifinale in una competizione europea, la Coppa delle Coppe, poi eliminato dall'Anderlecht.

Nazionale modifica

 
Burgnich (a sinistra) in azione in maglia azzurra al campionato del mondo 1974, nel corso della sfida tra Italia e Argentina

In nazionale, in cui giocò dal 1963 al 1974, vanta 66 presenze, debuttando il 10 novembre 1963 nella gara di ritorno valevole per la Coppa Europa[37] contro la nazionale sovietica[37][44]. Ritornò in nazionale un anno dopo, nella gara di qualificazione per i mondiali in Inghilterra del 1966 contro la nazionale finlandese del 4 novembre 1964[45]. Venne convocato per la spedizione italiana ai successivi mondiali, dopo aver totalizzato già dodici presenze con la nazionale maggiore[46]. Ai mondiali disputò solo le prime due gare, la vittoria contro il Cile per 2-0, nella rivincita della battaglia di Santiago, il 13 luglio 1966 al Roker Park di Sunderland e la sconfitta per 1-0 contro l'URSS del 16 luglio nello stesso stadio[47].

Ai successivi vittoriosi campionati europei del 1968 fu invece sempre presente: il 20 aprile nella vittoria contro la Bulgaria per 2-0 a Napoli[48], sempre a Napoli nella semifinale contro l'URSS del 5 giugno decisa dal sorteggio e nelle due finali contro la Jugoslavia giocate a Roma l'8 e il 10 giugno, quando gli azzurri prima pareggiarono 1-1 e poi vinsero per 2-0[49]. Al successivo campionato mondiale 1970 in Messico realizzò il suo secondo gol con gli azzurri[50], il momentaneo pareggio per 2-2 della semifinale Italia-Germania Ovest (4-3, la "Partita del secolo").[21] Per la gara disputata, Gianni Brera gli diede nella pagella 9+[27]. In finale fu poi sovrastato nello stacco da Pelé che segnò il gol del momentaneo 1-0 nella partita che il Brasile vinse 4-1.

Il 13 gennaio 1973 scese in campo da capitano degli azzurri nella gara contro la Turchia valida per le qualificazioni al campionato del mondo 1974;[51] lasciò la nazionale dopo la sconfitta contro la Polonia che valse l'eliminazione dell'Italia dal Mondiale.[21] In azzurro totalizzò 66 presenze e 2 reti.

Indossava la maglia numero 5, che è tuttora conservata nel Museo del calcio.[17]

Allenatore modifica

1978-1982 modifica

Appese le scarpette al chiodo, convinto da Italo Allodi[27] intraprese la carriera dell'allenatore, sedendo, fra le altre, sulle panchine di Livorno, Catanzaro, Bologna, Como, Foggia, Lucchese, Cremonese, Genoa sostituendo Claudio Maselli,[44] Ternana, Salernitana, Pescara e L.R. Vicenza. Dopo aver lasciato il lavoro di allenatore è diventato osservatore dell'Inter.[52]

Esordì come allenatore del Livorno, dove subì una squalifica di sei mesi per alcune dichiarazioni sul Pisa[4]; nello stadio intitolato al suo ex compagno di squadra Armando Picchi, dopo un primo anno tranquillo,[27] al secondo grazie a dodici vittorie e sedici pareggi la squadra si piazzò terza in campionato[53], a quattro punti dal Foggia promosso in Serie B,[54] potendo contare su una difesa che subì solo undici gol[53]. Sarebbe tornato ad allenare la squadra sedici anni dopo.

La sua seconda panchina lo vide a Catanzaro nel 1980-1981, dove iniziò la stagione di Serie A in maniera positiva, arrivando alla quinta giornata del girone d'andata in testa alla classifica.[55] La squadra l'anno prima era retrocessa sul campo, venendo poi ripescata per lo scandalo delle scommesse che fece retrocedere Lazio e Milan[54], e senza molte strutture per allenarsi puntava alla salvezza anche quell'anno[4], con una squadra dall'età media bassa e con elementi dalle categorie inferiori[56]; alla fine giunse settima[54], miglior piazzamento nel ventesimo secolo. Burgnich tornò ad allenare i calabresi nel campionato di Serie B 1988-1989, dove fu esonerato e sostituito da Gianni Di Marzio, con la squadra ottava in classifica generale, dopo la prima sconfitta in campionato, contro il Brescia[57].

Nella stagione 1981-1982 fu al Bologna; avendo già dato la sua parola alla squadra emiliana, fu costretto a rifiutare la proposta di allenare l'Inter[27]. Pur dimostrando fiducia nella squadra[58] non concluse la stagione, venendo esonerato il 15 marzo 1982[59] per contrasti con alcuni dirigenti della società, difeso solo dal presidente Fabbretti e venendo sostituito dal suo allenatore in seconda, Franco Liguori[60]. Durante questa stagione lanciò un diciassettenne Roberto Mancini[61].

1982-2001 modifica

 
Burgnich al Como nella stagione 1983-1984

Fu per tre periodi alla guida del Como, la prima volta dal 1982 al 1984; con la squadra allora militante in Serie B perse alla prima stagione gli spareggi, mentre nella seconda ottenne la promozione nella massima serie. Durante questo periodo, tra i giocatori da lui valorizzati vi fu il futuro giocatore della nazionale Moreno Mannini[62]. Tornò la seconda volta nel 1988 al posto di Aldo Agroppi, con la squadra militante in Serie A con problemi di classifica e d'infortuni[63] che portò alla salvezza. Nel 1992-1993 condusse la squadra nel campionato di Serie C1, inserendosi più volte nella zona promozione.

Arrivò quindi sulla panchina del Genoa, dove sarebbe ritornato nel 1998 in una squadra reduce dal rischio di retrocedere nell'allora Serie C e con un nuovo presidente, il suo ex giocatore Massimo Mauro, che lo volle personalmente, al posto di Aldo Spinelli[64]. Arrivato nell'estate 1986 al Vicenza, fu esonerato nel febbraio 1987: al suo successore Alfredo Magni le cose andarono peggio, sino alla retrocessione in Serie C1. Alla Cremonese non salvò la squadra dalla retrocessione, perdendo le ultime quattro partite.

Confermato nel 1990-1991, Burgnich non andò oltre il centroclassifica e venne esonerato dopo 23 giornate: fu il sostituto Gustavo Giagnoni a centrare la promozione. Il 4 marzo 1996 Burgnich divenne allenatore del Foggia, ultimo in classifica in Serie B, a sette punti dalla salvezza.[65] Il tecnico di Ruda, con una notevole serie di risultati utili, riuscì ad evitare la retrocessione, conquistando l'undicesimo posto.[65] La stagione seguente, con una formazione giovane, Burgnich conquistò un altro 11º posto,[66] non venendo riconfermato per l'annata successiva.[67] Subentrò nel Natale 1997 a Claudio Maselli sulla panchina del Genoa, ottenendo 20 punti nelle prime otto partite, con la squadra che passò dal penultimo posto a ridosso della zona promozione, classificandosi ottava a fine torneo.

Nella stagione successiva fu chiamato alla 28ª giornata al posto di Giuseppe Papadopulo sulla panchina della Lucchese in Serie B. Non riuscì a salvare la squadra e non fu riconfermato. Il febbraio successivo prese il posto di Vincenzo Guerini alla guida della Ternana, di nuovo in Serie B, e chiuse il campionato al 10º posto. Sono del campionato di Serie B 2000-2001 le sue ultime cinque partite da allenatore, sulla panchina del Pescara al posto di Giovanni Galeone. Ottenne tre pareggi e due sconfitte e fu sostituito da Delio Rossi, che chiuse il campionato all'ultimo posto a 19 punti dalla quintultima. Conclusa la carriera di allenatore, restò nel mondo del calcio come osservatore dell'Inter.[68]

Statistiche modifica

Presenze e reti nei club modifica

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1958-1959   Udinese A 1 0 CI 0 0 - - - - - - 1 0
1959-1960 A 7 0 CI 0 0 - - - - - - 7 0
Totale Udinese 8 0 0 0 - - - - 8 0
1960-1961   Juventus A 13 0 CI 3 0 CC 0 0 - - - 16 0
1961-1962   Palermo A 31 1 CI 1 0 - - - - - - 32 1
1962-1963   Inter A 31 0 CI 0 0 - - - - - - 31 0
1963-1964 A 33+1[69] 0 CI 0 0 CC 9 0 - - - 43 0
1964-1965 A 32 1 CI 1 0 CC 7 0 CInt 2 0 42 1
1965-1966 A 30 0 CI 0 0 CC 5 0 CInt 2 0 37 0
1966-1967 A 30 2 CI 0 0 CC 10 0 - - - 40 2
1967-1968 A 30 0 CI 6 1 - - - Int 1 0 37 1
1968-1969 A 30 1 CI 3 0 - - - - - - 33 1
1969-1970 A 26 1 CI 6 0 CdF 8 0 - - - 40 1
1970-1971 A 29 0 CI 3 0 CdF 1 0 CAI+TP 4+4 1+0 41 1
1971-1972 A 27 0 CI 10 0 CC 9 0 - - - 46 0
1972-1973 A 30 0 CI 8 0 CU 6 0 - - - 44 0
1973-1974 A 30 0 CI 10 0 CU 2 0 - - - 42 0
Totale Inter 358+1 5 47 1 57 0 13 1 476 7
1974-1975   Napoli A 30 0 CI 10 1 CU 6 0 - - - 46 1
1975-1976 A 30 0 CI 11 0 CU 2 0 - - - 43 0
1976-1977 A 24 0 CI 2 0 CdC 8 0 CdL 2 0 36 0
Totale Napoli 84 0 23 1 16 0 2 0 125 1
Totale carriera 495 6 74 2 73 0 15 1 657 9

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
10-11-1963 Roma Italia   1 – 1   Unione Sovietica Qual. Euro 1964 -
4-11-1964 Genova Italia   6 – 1   Finlandia Qual. Mondiali 1966 -
13-3-1965 Amburgo Germania Ovest   1 – 1   Italia Amichevole -   66’
18-4-1965 Varsavia Polonia   0 – 0   Italia Qual. Mondiali 1966 -
1-11-1965 Roma Italia   6 – 1   Polonia Qual. Mondiali 1966 -
9-11-1965 Glasgow Scozia   1 – 0   Italia Qual. Mondiali 1966 -
7-12-1965 Napoli Italia   3 – 0   Scozia Qual. Mondiali 1966 -
19-3-1966 Parigi Francia   0 – 0   Italia Amichevole -
14-6-1966 Bologna Italia   6 – 1   Bulgaria Amichevole -
18-6-1966 Milano Italia   1 – 0   Austria Amichevole 1   46’
22-6-1966 Torino Italia   3 – 0   Argentina Amichevole -
29-6-1966 Firenze Italia   5 – 0   Messico Amichevole -
13-7-1966 Sunderland Italia   2 – 0   Cile Mondiali 1966 - 1º turno -
16-7-1966 Sunderland Unione Sovietica   1 – 0   Italia Mondiali 1966 - 1º turno -
1-11-1966 Milano Italia   1 – 0   Unione Sovietica Amichevole -
22-3-1967 Nicosia Cipro   0 – 2   Italia Qual. Euro 1968 -
1-11-1967 Cosenza Italia   5 – 0   Cipro Qual. Euro 1968 -
18-11-1967 Berna Svizzera   2 – 2   Italia Qual. Euro 1968 -
23-12-1967 Cagliari Italia   4 – 0   Svizzera Qual. Euro 1968 -
6-4-1968 Sofia Bulgaria   3 – 2   Italia Qual. Euro 1968 -
20-4-1968 Napoli Italia   2 – 0   Bulgaria Qual. Euro 1968 -
5-6-1968 Napoli Italia   0 – 0 dts   Unione Sovietica Euro 1968 - Semifinale -
8-6-1968 Roma Italia   1 – 1 dts   Jugoslavia Euro 1968 - Finale -
10-6-1968 Roma Italia   2 – 0   Jugoslavia Euro 1968 - Finale - [70]
23-10-1968 Cardiff Galles   0 – 1   Italia Qual. Mondiali 1970 -
1-1-1969 Città del Messico Messico   2 – 3   Italia Amichevole -
5-1-1969 Città del Messico Messico   1 – 1   Italia Amichevole -
29-3-1969 Berlino Est Germania Est   2 – 2   Italia Qual. Mondiali 1970 -
24-5-1969 Torino Italia   0 – 0   Bulgaria Amichevole -   46’
4-11-1969 Roma Italia   4 – 1   Galles Qual. Mondiali 1970 -
22-11-1969 Napoli Italia   3 – 0   Germania Est Qual. Mondiali 1970 -
21-2-1970 Madrid Spagna   2 – 2   Italia Amichevole -
10-5-1970 Lisbona Portogallo   1 – 2   Italia Amichevole -
3-6-1970 Toluca Italia   1 – 0   Svezia Mondiali 1970 - 1º turno -
6-6-1970 Puebla Italia   0 – 0   Uruguay Mondiali 1970 - 1º turno -
11-6-1970 Toluca Italia   0 – 0   Israele Mondiali 1970 - 1º turno -
14-6-1970 Toluca Italia   4 – 1   Messico Mondiali 1970 - Quarti di finale -
17-6-1970 Città del Messico Italia   4 – 3 dts   Germania Ovest Mondiali 1970 - Semifinale 1
21-6-1970 Città del Messico Brasile   4 – 1   Italia Mondiali 1970 - Finale - [71]
31-10-1970 Vienna Austria   1 – 2   Italia Qual. Euro 1972 -
8-12-1970 Firenze Italia   3 – 0   Irlanda Qual. Euro 1972 -
20-2-1971 Cagliari Italia   1 – 2   Spagna Amichevole -   46’
10-5-1971 Dublino Irlanda   1 – 2   Italia Qual. Euro 1972 -
9-6-1971 Stoccolma Svezia   0 – 0   Italia Qual. Euro 1972 -
25-9-1971 Genova Italia   2 – 0   Messico Amichevole -
9-10-1971 Milano Italia   3 – 0   Svezia Qual. Euro 1972 -
4-3-1972 Atene Grecia   2 – 1   Italia Amichevole -
29-4-1972 Milano Italia   0 – 0   Belgio Qual. Euro 1972 -
13-5-1972 Bruxelles Belgio   2 – 1   Italia Qual. Euro 1972 -
17-6-1972 Bucarest Romania   3 – 3   Italia Amichevole -
21-6-1972 Sofia Bulgaria   1 – 1   Italia Amichevole -
20-9-1972 Torino Italia   3 – 1   Jugoslavia Amichevole -
7-10-1972 Lussemburgo Lussemburgo   0 – 4   Italia Qual. Mondiali 1974 -
21-10-1972 Berna Svizzera   0 – 0   Italia Qual. Mondiali 1974 -
13-1-1973 Napoli Italia   0 – 0   Turchia Qual. Mondiali 1974 -
25-2-1973 Istanbul Turchia   0 – 1   Italia Qual. Mondiali 1974 -
31-3-1973 Genova Italia   5 – 0   Lussemburgo Qual. Mondiali 1974 -
9-6-1973 Roma Italia   2 – 0   Brasile Amichevole -
14-6-1973 Torino Italia   2 – 0   Inghilterra Amichevole -
29-9-1973 Milano Italia   2 – 0   Svezia Amichevole -
20-10-1973 Roma Italia   2 – 0   Svizzera Qual. Mondiali 1974 -
14-11-1973 Londra Inghilterra   0 – 1   Italia Amichevole -
8-6-1974 Vienna Austria   0 – 0   Italia Amichevole -
15-6-1974 Monaco Italia   3 – 1   Haiti Mondiali 1974 - 1º turno -
19-6-1974 Stoccarda Italia   1 – 1   Argentina Mondiali 1974 - 1º turno -
23-6-1974 Stoccarda Polonia   2 – 1   Italia Mondiali 1974 - 1º turno -   31’
Totale Presenze (22º posto) 66 Reti 2

Statistiche da allenatore modifica

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1978-1979   Livorno C1 34 6 20 8 CI-S 4 1 3 0 - - - - - - - - - - 38 7 23 8 18,42
1979-1980 C1 34 12 16 6 CI-S 10 6 3 1 - - - - - - - - - - 44 18 19 7 40,91
1980-1981   Catanzaro A 30 6 17 7 CI 4 2 0 2 - - - - - TC 2 1 0 1 36 9 17 10 25,00
1981-mar. 1982   Bologna A 22 4 10 8 CI 4 1 2 1 - - - - - - - - - - 26 5 12 9 19,23
1982-1983   Como B 38+2[72] 13 19+1 6+1 CI 5 0 2 3 - - - - - - - - - - 45 13 22 10 28,89
1983-1984 B 38 17 14 7 CI 5 2 1 2 - - - - - - - - - - 43 19 15 9 44,19
1984-1985   Genoa B 38 13 14 11 CI 7 2 2 3 - - - - - - - - - - 45 15 16 14 33,33
1985-1986 B 38 14 12 12 CI 5 0 4 1 - - - - - - - - - - 43 14 16 13 32,56
1986-feb. 1987   Vicenza B 21 6 6 9 CI 5 0 3 2 - - - - - - - - - - 26 6 9 11 23,08
gen.-mag. 1988   Como A 17 4 8 5 - - - - - - - - - - - - - - - 17 4 8 5 23,53
lug.-ott. 1988   Catanzaro B 7 1 5 1 CI 5 0 3 2 - - - - - - - - - - 12 1 8 3 &&8,33
Totale Catanzaro 37 7 22 8 9 2 3 4 - - - - 2 1 0 1 48 10 25 13 20,83
1989-1990   Cremonese A 34 5 13 16 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 36 6 13 17 16,67
lug.-ott. 1990 B 23 7 9 7 CI 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 27 9 10 8 33,33
Totale Cremonese 57 12 22 23 6 3 1 2 - - - - - - - - 63 15 23 25 23,81
mar.-mag. 1992   Salernitana C1 13 4 5 4 - - - - - - - - - - - - - - - 13 4 5 4 30,77
dic. 1992-1993   Como C1 20 8 7 5 CI-C 10 5 2 3 - - - - - - - - - - 30 13 9 8 43,33
Totale Como 113+2 42 48+1 23+1 20 7 5 8 - - - - - - - - 135 49 54 32 36,30
1994-1995   Livorno C2 15 4 7 4 CI-C 3 1 2 0 - - - - - - - - - - 18 5 9 4 27,78
Totale Livorno 83 22 43 18 17 8 8 1 - - - - - - - - 100 30 51 19 30,00
mar.-giu. 1996   Foggia B 13 7 1 5 - - - - - - - - - - - - - - - 13 7 1 5 53,85
1996-1997 B 38 11 15 12 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 39 11 15 13 28,21
Totale Foggia 51 18 16 17 1 0 0 1 - - - - - - - - 52 18 16 18 34,62
gen.-giu. 1998   Genoa B 23 10 7 6 - - - - - - - - - - - - - - - 23 10 7 6 43,48
Totale Genoa 99 37 33 29 12 2 6 4 - - - - - - - - 111 39 39 33 35,14
1998-1999   Lucchese B 17 3 7 7 CI 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 21 5 8 8 23,81
feb.-giu. 2000   Ternana B 17 6 6 5 - - - - - - - - - - - - - - - 17 6 6 5 35,29
gen.-feb. 2001   Pescara B 5 0 3 2 - - - - - - - - - - - - - - - 5 0 3 2 &&0,00
Totale carriera 537 161 222 154 78 25 29 24 - - - - 2 1 0 1 617 187 251 179 30,31

Palmarès modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Competizioni nazionali modifica
Juventus: 1960-1961
Inter: 1962-1963, 1964-1965, 1965-1966, 1970-1971
Napoli: 1975-1976
Competizioni internazionali modifica
Inter: 1963-1964, 1964-1965
Inter: 1964, 1965
Napoli: 1976

Nazionale modifica

Italia 1968

Note modifica

  1. ^ 359 (5) se si comprende lo spareggio per aggiudicare la vittoria finale del campionato tra Bologna e Inter giocato a Roma il 7 giugno 1964.
  2. ^ Mario Sconcerti, Il volo di Bonucci e la classifica degli 8 migliori difensori italiani di sempre, su corriere.it, 23 novembre 2016. URL consultato il 24 novembre 2016.
  3. ^ a b c Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Tarcisio Burgnich, su tuttomercatoweb.com, 25 aprile 2013. URL consultato il 19 marzo 2016.
  4. ^ a b c La Stampa, 8 novembre 1980, p. 20.
  5. ^ Francesca Ramunno, Chi era Tarcisio Burgnich: vita privata e carriera della “Roccia”, su urbanpost.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 29 maggio 2021.
  6. ^ Francesco Bergamaschi, Tarcisio Burgnich è morto: le 5 cose che non sapevi su di lui, su youmovies.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 29 maggio 2021.
  7. ^ È morto Tarcisio Burgnich, l'ex azzurro aveva 82 anni, su sport.sky.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 26 maggio 2021.
  8. ^ Anche la Roccia se ne va: è morto Tarcisio Burgnich, su noitv.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 26 maggio 2021.
  9. ^ a b Pezzotti, Vietti, pp. 46-47.
  10. ^ Angelo Rovelli, Una roccia inscalfibile, in La Gazzetta dello Sport, 9 aprile 1986, p. 6.
  11. ^ a b Rizzoli.
  12. ^ Corso, p. 119.
  13. ^ a b Panini (2004), Il personaggio: Tarcisio Burgnich (Internazionale), p. 511.
  14. ^ a b Sappino, p. 112.
  15. ^ a b Ferretti, Frasca, p. 206.
  16. ^ Gianni Mura, Tarcisio Burgnich, la Roccia che saltò con Pelé: "Il mio calcio senza creste", su repubblica.it, 7 aprile 2014. URL consultato il 19 marzo 2016.
    «In una partita con la Spal arrivarono a contendersi il pallone Novelli, un'ala veloce, e Burgnich. Novelli rimbalzò a tre metri e rimase a terra come l'avesse investito un camion. "Ti capisco, sei andato a sbattere contro una roccia", andò a consolarlo Picchi, che era un ex»
  17. ^ a b Addio Burgnich, nella storia e nel Museo del Calcio per sempre, su figc.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 26 maggio 2021.
  18. ^ Claudio Gentile, Alberto Cerruti, E sono stato Gentile, Milano, Rizzoli, 2016, ISBN 978-88-17-08744-5.
  19. ^ Carlo Coscia, Vierchowod: «Contento che siate contenti», in La Stampa, 8 gennaio 1981, p. 18.
  20. ^ Udinese - Juve La gara di Zoff [collegamento interrotto], su ilfriuli.it.
  21. ^ a b c Tarcisio Burgnich, “la Roccia”. Praticamente, una leggenda, su tellusfolio.it.
  22. ^ (EN) Italy 1958-1959, su rsssf.com.
  23. ^ Corriere dello Sport, 3 giugno 1959, p. 4.
  24. ^ (EN) Italy 1960-1961, su rsssf.com.
  25. ^ Il calcio e il ciclismo illustrato, n. 28, 14 luglio 1960, p. 13.
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  27. ^ a b c d e f g h Livorno-Napoli: parla Burgnich, su gazzetta.it, 22 febbraio 2008.
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  29. ^ a b Bagnati, Maggio, Prestigiacomo, p. 131.
  30. ^ Stampa Sera, 20 febbraio 1962, p. 5.
  31. ^ Italy 1961-1962, su rsssf.com.
  32. ^ Bagnati, Maggio, Prestigiacomo, p. 130.
  33. ^ Monti.
  34. ^ Il calcio e il ciclismo illustrato, n. 10, 10 marzo 1963, p. 10.
  35. ^ Il calcio e il ciclismo illustrato, n. 28, 11 luglio 1965, p. 11.
  36. ^ a b Carratelli, p. 206.
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  38. ^ Carratelli, pp. 209-211.
  39. ^ Carratelli, pp. 214-215.
  40. ^ Carratelli, p. 208.
  41. ^ Carratelli, p. 414.
  42. ^ Carratelli, p. 413.
  43. ^ Carratelli, p. 410.
  44. ^ a b Tarcisio Burgnich [collegamento interrotto], su medagliedoro.org.
  45. ^ Panini (1978), p. 419.
  46. ^ Panini (1978), p. 421.
  47. ^ Panini (1978), p. 422.
  48. ^ Panini (1978), p. 423.
  49. ^ Panini (1978), p. 424.
  50. ^ Il primo fu contro l'Austria il 18 giugno 1966 a Milano nella vittoria per 1-0, cfr. Panini (1978), p. 421.
  51. ^ (EN) Tarcisio Burgnich, su eu-football.info.
  52. ^ ESCLUSIVA - BURGNICH: "Oltre ad Hamsik per l'Inter ho seguito Gargano. De Laurentiis farà meglio di Ferlaino", su tuttonapoli.net. URL consultato il 23 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2010).
  53. ^ a b La promozione sfiorata, su forzalivorno.it. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2013).
  54. ^ a b c (EN) Italy 1979-1980, su rsssf.com.
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  56. ^ Un pomeriggio d'ottobre di trent'anni fa, su uscatanzaro.net. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2013).
  57. ^ Vito Macrina, Il colpevole è Burgnich, in la Repubblica, 27 ottobre 1988, p. 30. URL consultato il 26 luglio 2011.
  58. ^ La Stampa, 8 agosto 1981, p. 15.
  59. ^ La Stampa, 16 marzo 1982, p. 21.
  60. ^ La Stampa, 17 marzo 1982, p. 19.
  61. ^ Ve lo ricordate Tarcisio Burgnich? Ecco come vive, su corrieredellosport.it (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2015).
  62. ^ CRONOLOGIA 1970 - 1989, su calciocomo1907.it (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
  63. ^ La Stampa, 5 gennaio 1988, p. 24.
  64. ^ La Stampa, 25 febbraio 1998, p. 30.
  65. ^ a b Autunno, p. 649.
  66. ^ Autunno, p. 656.
  67. ^ Autunno, p. 667.
  68. ^ È morto Tarcisio Burgnich, la Roccia della Grande Inter di Herrera e della Nazionale, su gazzetta.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
  69. ^ Spareggio per la vittoria finale del campionato. Disputato a Roma il 7 giugno 1964, Bologna-Inter 2-0.
  70. ^ 1º titolo europeo
  71. ^ 2º posto
  72. ^ Spareggi per la promozione.

Bibliografia modifica

  • Pino Autunno, Foggia, una squadra, una città, Utopia Edizioni.
  • Giuseppe Bagnati, Vito Maggio e Vincenzo Prestigiacomo, Il Palermo racconta: storie, confessioni e leggende rosanero, Palermo, Grafill, 2004, ISBN 88-8207-144-8.
  • Mimmo Carratelli, La grande Storia del Napoli, Gianni Marchesini Editore, ISBN 978-88-88225-19-7.
  • Mario Corso, Io, l'Inter e il mio calcio mancino, Edizioni Limina.
  • Claudio Ferretti e Augusto Frasca (a cura di), Le Garzantine – Sport, Milano, Garzanti, 2008, ISBN 978-88-11-50522-8.
  • Fabio Monti, BURGNICH, Tarcisio, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Gianluigi Pezzotti e Rita Vietti, Dizionario della grande Inter, Newton Compton Editori, 2002, ISBN 978-88-8289-496-2.
  • Marco Sappino (a cura di), Dizionario del calcio italiano, vol. 1, Milano, Baldini&Castoldi, 2000, ISBN 978-88-8089-862-7.
  • Luigi Tripisciano, Album rosanero, Palermo, Flaccovio Editore, 2004, ISBN 88-7804-260-9.
  • Almanacco Illustrato del Calcio 1979, Modena, Panini, 1978.
  • Almanacco Illustrato del Calcio 2005, Modena, Panini, 2004.
  • Dizionario del calcio, a cura della redazione de La Gazzetta dello Sport, Milano, Rizzoli, 1990, ISBN 978-88-17-14521-3.

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