Tempio di Asclepio (Epidauro)

Il tempio di Asclepio è un tempio del IV secolo a.C. dedicato ad Asclepio presso il sito di Epidauro in Grecia.

Tempio di Asclepio
StatoBandiera della Grecia Grecia
PeriferiaPeloponneso
LocalitàEpidauro
Coordinate37°35′54.96″N 23°04′27.84″E / 37.5986°N 23.0744°E37.5986; 23.0744
ReligioneGreca
TitolareAsclepio
ArchitettoTeodoto
Stile architettonicoOrdine dorico
Inizio costruzione380 a.C.
Completamento375 a.C.
 Bene protetto dall'UNESCO
Sito archeologico dell'Epidauro
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(i) (ii) (iii) (iv) (vi)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1988
Scheda UNESCO(EN) Sanctuary of Asklepios at Epidaurus
(FR) Scheda

Il tempio modifica

Fu costruito nelle vicinanze dell'abaton tra il 380 e il 375 a.C.. Era uno dei più piccoli peripteri dorici della Grecia, in marmo e tufo di Corinto, con undici colonne sui lati lunghi, sei sui lati minori e due colonne in antis. Si conservano le fondamenta e, nella cella a navata unica, resta visibile la base sulla quale doveva ergersi la statua di culto. Una fossa lungo la parete meridionale della cella ospitava probabilmente il tesoro di Asclepio. Una lastra in calcare, recante le iscrizioni relative alle spese di costruzione (I.G., IV², 102), riporta il nome di Teodoto quale architetto. La ricca decorazione interna del tempio era opera di Trasimede di Paro che fu forse anche autore della statua di culto crisoelefantina con l'immagine di Asclepio.[1]

Quest'ultima, descritta da Pausania (Paus. II.27.2) come una figura seduta, affiancata da un cane e da un serpente, è stata riprodotta sulle monete di Epidauro del IV secolo a.C. e su alcuni rilievi votivi, uno dei più fedeli conservato a Copenaghen (Ny Carlsberg Glyptotek 1425).[2]

Il tempio aveva sculture frontali e posteriori e acroteri figurali. Questi, opera di maestri scultori dell'epoca, occupano una sala di rilievo nel Museo Archeologico Nazionale di Atene.

Funzione modifica

Il tempio era la parte superiore in cui si svolgevano i riti principali aperti a tutti, mentre esisteva una parte più nascosta detta abaton divisa nella sezione accessibile solo ai sacerdoti e in quella accessibile ai malati. In questa seconda parte si eseguiva il rito dell'incubazione per cui Asclepio o altre entirà parlavano in sogno all'ammalato dando indicazioni per la cura.

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Conticello 1960, in EAA, s.v. Epidauro.
  2. ^ Massa 1994, in EAA, s.v. Epidauro.

Bibliografia modifica

  • Helmut Berve, Gottfried Gruben and Max Hirmer. Greek Temples, Theatres, and Shrines. New York 1963.
  • Alison Burford, Greek Temple Builders at Epidauros: A Social and Economic Study of Building in the Asklepian Sanctuary During the Fourth and Early Third Centuries B.C. Liverpool 1969.
  • William Bell Dinsmoor. The Architecture of Ancient Greece. 3rd ed. rev. London 1950.
  • Arnold W. Lawrence. Greek Architecture. 4th ed. rev. with additions by R.A. Tomlinson. (Pelican History of Art) New Haven 1996.
  • Bronwen L. Wickkiser. Asklepios, Medicine, and the Politics of Healing in Fifth-Century Greece: Between Craft and Cult. Baltimore 2008.

Voci correlate modifica

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