USA PATRIOT Act

legge statunitense del 2001
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USA PATRIOT Act
Stato Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Titolo esteso Uniting and Strengthening America by Providing Appropriate Tools Required to Intercept and Obstruct Terrorism Act of 2001
Proposta da Rap. James Sensenbrenner
Wisconsin
Date fondamentali
Proposta 23 ottobre 2001
Passata 24 ottobre 2001 (Camera)
25 ottobre 2001 (Senato)
Firmata 26 ottobre 2001
Leggi correlate FISA, USA Act, Financial Anti-Terrorism Act, Domestic Security Enhancement Act, Trade Sanctions Reform and Export Enhancement Act

Lo USA PATRIOT Act (acronimo di Uniting and Strengthening America by Providing Appropriate Tools Required to Intercept and Obstruct Terrorism Act of 2001 traducibile in italiano come Legge per unire e rafforzare l'America fornendo strumenti adeguati necessari per intercettare e ostacolare il terrorismo), è una legge federale statunitense controfirmata dal presidente statunitense George W. Bush il 26 ottobre 2001.[1] Si ritiene che l'acronimo sia stata opera di Chris Cylke, ex-membro dello staff dell'House Judiciary Committee.[2][3]

Contenuto modifica

La norma rinforza il potere dei corpi di polizia e di spionaggio statunitensi, quali CIA, FBI e NSA, con lo scopo di ridurre il rischio di attacchi terroristici negli Stati Uniti, intaccando di conseguenza la privacy dei cittadini.

Quattordici disposizioni su sedici previste da questa legge sono state rese permanenti.

Tra le altre disposizioni promosse dalla votazione, cui una serie di emendamenti ha favorito l'applicazione, vi sono la possibilità di effettuare intercettazioni telefoniche, l'accesso a informazioni personali e il prelevamento delle impronte digitali nelle biblioteche, che sono scadute il 1º giugno 2015. Il giorno successivo è stata definitivamente approvata la loro validità fino al 2019. Nella legge sono inoltre confluiti due disegni di legge precedentemente presentati (lo USA Act ed il Financial Anti-Terrorism Act).

Iter legislativo modifica

L'iter di approvazione della legge fu molto veloce. Di seguito i vari passaggi parlamentari:

Modifiche e proroghe modifica

  • Il 15 giugno 2005 viene firmato un emendamento per impedire che la privacy dei lettori nelle biblioteche venga violata.
  • Il 21 luglio 2005 viene firmata la proroga della legge.
  • Passa al Senato la proroga, che viene approvata il 29 luglio 2005. La proroga del Patriot Act votata il 21 luglio 2005 è stata approvata con 257 voti contro 171.
  • Su proposta del presidente Barack Obama, Camera e Senato il 26 maggio 2011 hanno approvato a larga maggioranza una nuova proroga di 4 anni.

Critiche modifica

Le organizzazioni della difesa diritti dell'uomo ritengono che questa legge contenga delle limitazioni eccessive delle libertà individuali, in particolare in merito a:

Una sentenza della Corte Distrettuale di New York (giudice Victor Marrero, ottobre 2007) ha dichiarato incostituzionali le National Security Letter previste dal Patriot Act.

La legge permetteva all'FBI, alla CIA e altre autorità di pubblica sicurezza di chiedere le intercettazioni e il traffico Internet ai provider, senza un mandato della magistratura e una notifica ai diretti interessati del materiale acquisito.

Conseguenze economiche modifica

Il Patriot act ha provocato una fuga di capitali verso altre banche, soprattutto verso l'Europa, con la conseguente perdita del dollaro come moneta internazionale in favore dell'euro[4].

Note modifica

  1. ^ (EN) President George W. Bush signs the Patriot Act, Anti-Terrorism Legislation, in the East Room Oct. 26. "With my signature, this law will give intelligence and law enforcement officials important new tools to fight a present danger," said the President in his remarks. White House photo by Eric Draper., su georgewbush-whitehouse.archives.gov. URL consultato l'11 marzo 2018.
  2. ^ (EN) `USA Patriot Act' seen as both eye-catching, tough to criticize, in mcclatchydc. URL consultato l'11 marzo 2018.
  3. ^ (EN) William Safire, THE WAY WE LIVE NOW: 2-24-02: ON LANGUAGE; Acronymania, in The New York Times, 24 febbraio 2002. URL consultato l'11 marzo 2018.
  4. ^ Loretta Napoleoni ,Economia canaglia. Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale,capitolo Europa: la lavanderia del mondo, pag 70, Milano, il Saggiatore, 2008. ISBN 9788842814863.

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