UGG è un marchio di calzature, abbigliamento e accessori di moda, di proprietà della società statunitense Deckers Outdoor Corporation, con sede a Goleta, in California[1][2]. UGG è conosciuto per i classici stivali di montone ma la gamma offerta comprende anche scarpe, sandali, zeppe, pantofole, maglie, capi d'abbigliamento, e borse[2]. La pelle utilizzata è double-face, scamosciata fuori e con vello di lana all'interno.[1] Lo stivale è poroso in modo da tenere i piedi freschi in estate e caldi in inverno.[1]

Un paio di stivali australiani UGG

Storia modifica

Lo stivale di montone fu ideato da un surfista australiano, Shane Stedman[3]: la sua idea nasceva dall'esigenza di mantenere caldi i piedi dopo aver fatto surf nelle fredde acque australiane[3]. Nel 1971 Stedman registrò in Australia il marchio UGH-BOOTS e nel 1982 il marchio UGH[4].

Nel 1978 fu un altro surfista australiano, Brian Smith, ad avviare la società di calzature UGG Australia negli Stati Uniti[1]: le calzature della UGG incontrarono il favore del pubblico tra i surfisti californiani e le star di Hollywood.[1]

Nel 1995 la società statunitense Deckers Outdoor Corp. acquistò la società fondata da Smith, la UGG Holdings, Inc., per 15 milioni di dollari.[2] Nel 1996 Shane Stedman vendette alla Deckers i propri diritti sui marchi australiani UGG: la contropartita era pari a £ 10.000, con l'impegno aggiuntivo della società a fornirgli tre paia di stivali UGG all'anno per tutta la vita.[3][4].

A partire dai primi anni 2000, gli stivali UGG sono diventati un prodotto di moda e un fenomeno culturale.[5] Molta della loro popolarità è dovuta a Oprah Winfrey, una famosa presentatrice americana dell'omonimo talk-show[1][2][5]. All'inizio del 2000, Oprah incluse gli stivali UGG tra “le cose che mi piacciono di più” citandoli più volte durante le sue trasmissioni speciali dedicate al periodo delle vacanze.[2] Alcune celebrità del cinema, come Kate Hudson, Sarah Jessica Parker, Jennifer Aniston e Cameron Diaz sono state fotografate con gli stivali UGG[2][3]. UGG è stato nominato “Marchio dell'anno” dalla Footwear News[1].

Marchio modifica

Il marchio UGG, di proprietà della Deckers Outdoor Corporation, è registrato in più di 120 paesi, tra i quali gli Stati Uniti, l'Europa e la Cina.[2] Vi sono state numerose controversie relative alla validità del Marchio UGG in Australia, negli Stati Uniti e in Europa. Le sentenze dei tribunali degli Stati Uniti[6] e dei Paesi Bassi[7] hanno respinto la pretesa che UGG sia un marchio generico, sostenendo invece la validità delle sue registrazioni. Nel 2006 l'Ufficio Marchi Australiano ha confermato la validità del Marchio "UGG Australia" della Deckers[8].

Il Marchio UGG è stato oggetto di contraffazioni, provenienti in particolare dalla Cina[2][9][10].

Siti che vendono prodotti contraffatti possono essere creati facilmente e i contraffattori copiano le foto e i testi dei siti originali in modo da far sembrare “veri” i siti fasulli[10]. Team di avvocati hanno fatto chiudere migliaia di aste su eBay e oscurare siti che vendevano stivali UGG contraffatti[2][9][10]. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito sono stati messi a segno numerosi sequestri doganali e giudiziari di stivali UGG falsi e di contraffazioni di altri marchi celebri.

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g Julie Neigher, It looks like Ugg love, in Los Angeles Times, 20 dicembre 2009.
  2. ^ a b c d e f g h i Emily Cronin, The story of Ugg, in UK Telegraph, 30 gennaio 2011.
  3. ^ a b c d Emily Cronin, Ugg inventor Shane Stedman happy to trade dollars for surf, in News.com.au, 15 febbraio 2011. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2016).
  4. ^ a b IP Australia Fact Sheet - Ugg boot, su ipaustralia.gov.au (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
  5. ^ a b Lorrie Grant, UGG boots a fashion kick, in USA Today, 10 dicembre 2003.
  6. ^ UGG Holdings, Inc. v. Clifford Severn, United States District Court, Case No. CV 04-1137-JFW (FMOx), su keepandshare.com, 24 febbraio 2005. URL consultato il 1º settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  7. ^ Verdict: Deckers Outdoor Corp vs La Cheapa V.O.F., Case number / Docket number: 74950 / HA ZA 08-2234, su zoeken.rechtspraak.nl, 24 dicembre 2008. URL consultato il 1º settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2012).
  8. ^ Luda Productions Pty. Ltd. v. Deckers Outdoor Corp., Decision of a Delegate of the Registrar of Trade Marks with Reasons (PDF), su ipaustralia.gov.au, IP Australia, 11 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2006).
  9. ^ a b Huge haul of fake clothes seized in London, in BBC News, 19 marzo 2010.
  10. ^ a b c Stephanie Clifford, New York Times, Economic Indicator: Even Cheaper Knockoffs, in The New York Times, 31 luglio 2010.

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