Un tranquillo posto di campagna

film del 1968 diretto da Elio Petri

Un tranquillo posto di campagna è un film del 1968 diretto da Elio Petri, presentato in concorso al Festival di Berlino 1969 e vincitore dell'Orso d'argento.

Un tranquillo posto di campagna
Vanessa Redgrave e Franco Nero in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1968
Durata106 min
Rapporto1,85:1
Generedrammatico, orrore
RegiaElio Petri
SoggettoElio Petri, Tonino Guerra
SceneggiaturaElio Petri, Tonino Guerra, Luciano Vincenzoni
ProduttoreAlberto Grimaldi
Casa di produzioneProduzioni Europee Associate (PEA), Les Productions Artistes Associés, Produzioni Associate Delphos
Distribuzione in italianoProduzioni Europee Associate (PEA)
FotografiaLuigi Kuveiller
MontaggioRuggero Mastroianni
MusicheEnnio Morricone (dirette da Bruno Nicolai)
ScenografiaSergio Canevari
CostumiGiulio Coltellacci
TruccoPier Antonio Mecacci
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Il film è in parte ispirato al racconto The Beckoning Fair One di George Oliver Onions.[1]

Trama modifica

L'affermato pittore Leonardo Ferri, in piena crisi creativa e tormentato da inquietanti incubi nei quali è vittima della propria amante e manager Flavia, decide di ritirarsi a lavorare in solitudine in una villa veneta disabitata. Qui è però disturbato da fenomeni inspiegabili e quando viene a conoscenza della storia di Wanda, la giovane contessina veneziana che abitava la villa e che era stata misteriosamente assassinata, ne rimane ossessionato e si convince della presenza del suo fantasma nella casa e della sua ostilità verso Flavia, a cui accadono strani incidenti ogni volta che si presenta nella villa. Leonardo organizza anche sedute spiritiche con medium per sapere il più possibile sulla triste storia della giovane contessa. Alla fine, mentre il fattore Attilio, uno dei tanti uomini del paese con cui Wanda intratteneva una relazione sessuale, confessa di averla uccisa dopo averla trovata in compagnia di un soldato tedesco, Leonardo perde la testa, immaginando di uccidere Flavia, e viene rinchiuso in manicomio, dove lavora e produce come mai prima, con piena soddisfazione di Flavia e dei collezionisti d'arte.

Produzione modifica

Per realizzare il film Petri si avvalse della collaborazione dell'artista statunitense Jim Dine, che realizzò tutte le opere d'arte che nella finzione vengono dipinte dal protagonista interpretato da Franco Nero.

Per l'ambientazione principale (la villa della contessina fantasma Wanda) è stata utilizzata Villa Cavalli Lugli a Bresseo, Teolo.[2]

Colonna sonora modifica

La colonna sonora è stata composta da Ennio Morricone. L'orchestra che registrò le musiche per il film fu diretta da Bruno Nicolai con Vincenzo Restuccia alle percussioni e Edda Dell'Orso alla voce. Altre parti della colonna sonora furono eseguite dal Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza.

Distribuzione modifica

Il film è stato distribuito nel circuito cinematografico italiano a partire dal 14 novembre 1968 e in Francia dal 14 agosto 1969.[1]

Accoglienza modifica

Il film incassò 387.358.000 di lire.[1]

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ a b c Roberto Curti, Italian Gothic Horror Films, 1957-1969, McFarland, 2015, ISBN 978-1-4766-1989-7.
  2. ^ La Villa Lugli Cavalli di Bresseo, Teolo, su Dizionario del Turismo Cinematografico, WordPress, 2 aprile 2015.

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