Vidigulfo

comune italiano

Vidigulfo (Vidigülf in dialetto pavese) è un comune italiano di 6 723 abitanti[1] della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese nordorientale, nella pianura tra l'Olona e il Lambro Meridionale.

Vidigulfo
comune
Vidigulfo – Stemma
Vidigulfo – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoDomenico Fabrizio Bertuzzi (Lega Nord) dal 26-6-2019
Territorio
Coordinate45°18′N 9°14′E / 45.3°N 9.233333°E45.3; 9.233333 (Vidigulfo)
Altitudine88 m s.l.m.
Superficie16,14 km²
Abitanti6 723[1] (31-7-2023)
Densità416,54 ab./km²
FrazioniCavagnera, Mandrino, Pontelungo, Vairano
Comuni confinantiBornasco, Ceranova, Lacchiarella (MI), Landriano, Marzano, Siziano, Torrevecchia Pia
Altre informazioni
Cod. postale27018
Prefisso0382
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018176
Cod. catastaleL854
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 514 GG[3]
Nome abitantividigulfini
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Vidigulfo
Vidigulfo
Vidigulfo – Mappa
Vidigulfo – Mappa
Posizione del comune di Vidigulfo nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Storia modifica

Noto fin dall'VIII secolo, appare come Vicus Lodulfi (poi Vigudulfum), probabilmente da un antico proprietario longobardo di nome Lodulfo. Fu sede di un'antica pieve della Diocesi di Pavia. Vidigulfo era in parte signoria di Bernardo, conte di Pavia, che ne fece dono alla chiesa della Ss. Trinità di Pavia; la restante parte pervenne ai Mantegazza che l'assoggettarono all'abbazia di Campomorto e ai Landriani (signori di Landriano), che furono investiti del feudo di Vidigulfo nel 1329 dall'Imperatore Ludovico il Bavaro per i servigi resi e la fedeltà verso l'Imperatore.

In età comunale, Vidigulfo e il suo castello furono coinvolti nelle dispute tra le città di Pavia e Milano.[4]

I Landriani mantennero il feudo fino all'abolizione del feudalesimo. Nel 1396 Gian Galeazzo Visconti concesse alla Certosa di Pavia molti fondi agricoli a Vidigulfo[5].

Vidigulfo apparteneva al Vicariato di Binasco, territorio milanese, che nel 1786 fu aggregato alla provincia di Pavia (cui rimase anche quando, nel 1859, Binasco tornò a Milano). Nel 1842 al comune di Vidigulfo fu unito il soppresso comune di Pontelungo, e nel 1872 vennero aggregati anche i comuni di Cavagnera, Mandrino e Vairano Pavese.

  • Ponte Lungo apparteneva anch'esso al vicariato milanese di Binasco; nel XVIII secolo non aveva feudatari. Fu unito a Vidigulfo nel 1842.
  • Cavagnera (CC G368), nota fin dal XII secolo, era feudo dal XVI secolo dei Taverna, conti di Landriano. Nel 1872 il comune è soppresso e unito a Vidigulfo.
  • Mandrino (CC E881) compare nel 1191 nel diploma con cui l'imperatore Enrico VI stabilisce la giurisdizione di Pavia. Successivamente però fu incluso nel Vicariato di Binasco; nel XVIII secolo era feudo dei Maggi di Cremona. Nel 1872 il comune è soppresso e unito a Vidigulfo.
  • Vairano (CC L542), noto fin dal XII secolo, fece parte del feudo di Landriano e nel 1688 fu acquistato dai Taverna, conti di Landriano. Nel XVIII secolo a Vairano (che faceva parte del vicariato di Binasco) furono uniti i comuni di Longuria, Longurietta e Bazzana. Nel 1863 prese il nome di Vairano Pavese. Nel 1872 il comune venne soppresso e unito a Vidigulfo.

Simboli modifica

Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 6 maggio 1940[6] e si ispira al blasone della famiglia Landriani.[7]

«D'argento, al mastio di fortezza d'azzurro, murato di nero, torricellato di tre, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 5 ottobre 1974[6], è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture civili e militari modifica

  • Castello dei Landriani,[8] edificio con impianto a "U" costruito nel XIV secolo a partire dai resti di una precedente fortificazione anteriore di tre secoli. Esternamente, spicca l'arco a sesto acuto realizzato nella torre d'ingresso, la cui volta ospita affreschi databili al XV secolo.[4]

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Il comune che fin'oltre gli anni '70 dello scorso secolo aveva avuto un forte decremento demografico, per buona parte dovuto a emigrazioni, nell'ultimo ventennio è andato ripopolandosi quasi raddoppiando i suoi abitanti, passando dai 3 200 del 1990 ai 5 800 attuali.
Comune di Vidigulfo precedente l'ampliamento del 1872

Abitanti censiti[9]

Note modifica

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Contino, Castello di Vidigulfo.
  5. ^ Monastero di Santa Maria delle Grazie, 1396 - 1782, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 28 settembre 2021.
  6. ^ a b Vidigulfo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 dicembre 2022.
  7. ^ Lo stemma della famiglia Landriani era: d'oro al castello d'azzurro, torricellato di due pezzi, ognuno merlato di due alla ghibellina, aperto del campo, mattonato di nero e sormontato da un'aquila di nero, coronata del campo.
  8. ^ Castello dei Landriani - Vidigulfo (PV), su lombardiabeniculturali.it.
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia modifica

  • Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Angelo Contino, Castelli in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1982.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia