La volgarità è la qualità propria di chi manca di cultura, eleganza e nobiltà spirituale.[1] In altre circostanze, la volgarità può indicare qualcuno o qualcosa che è troppo sfarzoso, appariscente, e/o di dubbio gusto.[2]

Etimologia e storia modifica

La parola "volgare" ha origine dal latino vulgaris, che deriva da vulgus, ovvero "volgo".[3] Infatti, in origine, il termine "volgare" non aveva una connotazione negativa, e alludeva ai comportamenti propri della popolazione povera, che corrispondeva a una grandissima parte della popolazione.[4]

Lo sviluppo della cultura volgare nell'ambiente urbano dell'Europa occidentale coincise con l'era dell'Illuminismo, quando la borghesia, che era la principale promotrice della vita culturale e intellettuale del tempo, incitava ad abbracciare ideali utilitaristici e mondani. Di conseguenza, ciò portò alla comparsa di una cultura urbana di massa volgare.

Oggi, la parola "volgare" risulta l'aggettivo più usato per intendere il Turpiloquio o per chi lo usa frequentemente o anche qualcuno che si comporta in modo rozzo.[2]

Note modifica

  1. ^ volgarità, su treccani.it. URL consultato il 23 maggio 2022.
  2. ^ a b Ma che cos'è la volgarità?, su vogue.it. URL consultato il 23 maggio 2022.
  3. ^ volgare¹, su treccani.it. URL consultato il 23 maggio 2022.
  4. ^ (RU) Норман Розенталь: я за красоту, а не вульгарность, su kommersant.ru. URL consultato il 23 maggio 2022.

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