Spondiloartrosi

malattia
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La spondiloartrosi o spondilosi o spondilodiscoartrosi è l'artrosi delle articolazioni della colonna vertebrale, caratterizzata da una lenta e progressiva degenerazione delle strutture ossee e legamentose della colonna vertebrale. È un processo degenerativo del rachide, dei dischi intervertebrali, dei corpi vertebrali e dei tessuti adiacenti intervertebrali.

Spondiloartrosi
Specialitàortopedia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-10M47
OMIM184300
MeSHD055009
MedlinePlus000436
eMedicine1144952
Sinonimi
Spondilosi

La sintomatologia primaria comporta dolore e rigidità articolari. Se grave, può causare pressione sul midollo spinale o sulle radici nervose con conseguenti disturbi sensoriali o motori, come dolore, parestesia, disturbi dell'equilibrio e debolezza muscolare degli arti.

La si riscontra sia negli esseri umani sia negli animali, soprattutto nei cani. A volte viene erroneamente confusa con la spondilite, che è invece una malattia autoimmune della tipologia delle artriti.

Tipologia modifica

La forma più comune di spondilosi è la spondilosi cervicale, associata a mielopatia o radicolopatia del plesso brachiale. Nel caso di spondilosi avanzata deformante, si usa più comunemente il termine spondilartrosi; la forma lombare è chiamata spondilosi lombare.

Può interessare la colonna in tutta la sua lunghezza, oppure soltanto in alcuni tratti:

L'interessamento del rachide dorsale e di quello sacrale, generalmente associato a quello di altri tratti, ha minore importanza clinica, in quanto si tratta di segmenti vertebrali poco o nient'affatto mobili.

Epidemiologia modifica

La spondiloartrosi predilige l'età adulta e avanzata, e colpisce soprattutto i soggetti più esposti a lavori pesanti (per es. facchini, scaricatori), nei quali il rachide è sottoposto a sollecitazioni funzionali più intense, o continue (es. videoterminalisti), chi ha problemi di obesità, sedentarietà o chi ha avuto traumi della colonna vertebrale.

Eziopatogenesi modifica

La causa più comune di spondilosi è attribuita alla iniziale degenerazione del nucleo polposo e anche della componente fibrosa del disco intervertebrale associata alla formazione di osteofiti sulle cartilagini intervertebrali. Fattori chiamati in causa sono la disidratazione della componente fibro-cartilaginea del disco (fisiologica nella senescenza) oltre a un aumento della componente collagenosa a scapito di quella gelatinosa all'interno del disco. Ruolo rilevante hanno anche microtraumi ripetuti sulla colonna vertebrale. La spondiloartrosi consiste in un processo degenerante e graduale dello stato morboso.

Clinica modifica

Si presentano lombalgia, cervicalgia, rigidità della colonna vertebrale con dolore che aumenta al movimento o dopo essere rimasti per lungo tempo in piedi o seduti, parestesie che si irradiano alle estremità, debolezza muscolare diffusa, mialgia, discopatia, cefalea, vertigini, nausea, radicolopatia, stenosi spinale, astenia e malessere generale.[1]

Note modifica

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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