Stéphane Lambiel

pattinatore artistico su ghiaccio svizzero

Stéphane Lambiel (Martigny, 2 aprile 1985) è un ex pattinatore artistico su ghiaccio svizzero, medaglia d'oro ai Campionati mondiali nel 2005 e 2006, argento olimpico ai Giochi di Torino 2006, vincitore nel 2005 e 2007 dell'ISU Grand Prix Final e nove volte campione nazionale svizzero[1].

Stéphane Lambiel
Stéphane Lambiel all'ISU Grand Prix Final del 2008
Nazionalità Bandiera della Svizzera Svizzera
Altezza 175 cm
Peso 67 kg
Pattinaggio di figura
Specialità Artistico individuale
Squadra Patineurs de Genève
Termine carriera 9 marzo 2010
Record
Totale 246.72 (Olimpiadi 2010)
P. corto 84.63 (Olimpiadi 2010)
P. libero 162.09 (Olimpiadi 2010)
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici invernali 0 1 0
Mondiali 2 0 1
Europei 0 3 0

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 19 febbraio 2010

È famoso per le sue trottole personalizzate ed eseguite con incredibile velocità.[2]

Annunciò il proprio ritiro dalle competizioni il 16 ottobre 2008, citando come motivazione una lesione al muscolo adduttore di una coscia.[2][3] Tuttavia, il 25 luglio 2009 fece sapere che sarebbe tornato a gareggiare per poter partecipare ai Giochi Olimpici di Vancouver nel febbraio 2010.[4]

L'11 marzo 2010 Swiss Ice Skating ha comunicato ufficialmente all'ISU il ritiro di Lambiel dalle competizioni[5] per i problemi persistenti della lesione al muscolo adduttore e per la sua partecipazione ad un evento commerciale, che lo rende incompatibile alle gare secondo il regolamento ISU. Il commento del pattinatore: «La situazione è un po' diversa rispetto allo scorso anno. Sono più vecchio adesso, e anche un po' più saggio.»[6]

Biografia modifica

Lambiel è cresciuto a Saxon, in Vallese. Ha una sorella, Silvia, nata nel 1982, e un fratello, Christophe, nato nel 1989. Vive a Losanna e ha conseguito la maturità (maturité) in biologia e chimica nel giugno del 2004.[7]

Lambiel parla francese, tedesco, inglese e portoghese[8]. Inoltre, sta imparando l'italiano.

Ha subìto lesioni a entrambe le ginocchia, che lo hanno costretto a mancare a diverse competizioni e allenamenti. Diversamente da molti altri pattinatori, Lambiel sa eseguire trottole e salti in entrambe le direzioni[8]. È anche capace di fare doppi axel in sequenza cambiando la direzione di rotazione da un salto all'altro, tuttavia ha smesso di allenare questa sua capacità.

Colleziona coccinelle[9] ed è soprannominato "piccolo principe" per il suo aspetto fisico longilineo e per l'eleganza e la spettacolarità sul ghiaccio, in riferimento anche al protagonista del racconto di Antoine de Saint-Exupéry[10], il suo libro preferito.[7].

Lambiel ha molti sponsor in Svizzera, inclusi Ford, Hublot e Swisscom.[11] Nel 2007 disegnò per 121TIME una collezione di orologi, denominata in suo onore SpinMaster.[12]

È impegnato anche nel sociale: fa parte, infatti, della fondazione Moi pour Toi che costruisce case e scuole per i bambini di strada della Colombia.[2]

Nel 2008 Alexei Mishin lo definì “un artista eccezionale e un genio delle trottole” e aggiunse che il suo ritiro era una perdita immensa. Secondo Mishin, Lambiel era “strozzato dai moderni regolamenti del pattinaggio di figura”.[13]

Carriera modifica

Gli inizi modifica

Lambiel, come nuovo campione svizzero, si esibì ai Campionati mondiali del 1997 a Losanna.[7] L'anno seguente diventò campione svizzero nella categoria juniores e dal 2000 è campione nazionale senior.[14] Arrivò quinto ai Campionati mondiali juniores del 2001.[14] L'anno seguente Lambiel raggiunse l'età per competere nella categoria senior a livello internazionale. La Federazione svizzera gli aveva annunciato che lo avrebbe fatto partecipare ai Giochi olimpici invernali di Salt Lake City del 2002 se si fosse piazzato tra i primi dodici agli Europei.[7] Lambiel arrivò quarto e così partecipò alle Olimpiadi, dove ottenne la quindicesima posizione; ai Mondiali del 2002 arrivò diciottesimo.[14]

L'anno seguente si piazzò quinto agli Europei e guadagnò qualche posizione ai Mondiali[14]. Nel 2004 arrivò sesto agli Europei e quarto ai Mondiali.[14]

Stagione 2004-2005 modifica

 
Lambiel ai Campionati mondiali di pattinaggio di figura del 2005.

Lambiel fu costretto a mancare al Grand Prix per un infortunio, ma riuscì a presentarsi ai Europei, dove arrivò quarto.[14]

Ai Mondiali del 2005 a Mosca Lambiel era davanti a Evgenij Pljuščenko dopo il giro di qualifiche e il programma corto. Quando Pljuščenko si ritirò per un infortunio, Lambiel si ritrovò in una posizione molto favorevole per vincere il titolo e ci riuscì grazie a una performance spettacolare sulle note della colonna sonora di King Arthur. Eseguì due quadrupli toe-loop nel programma libero e fu l'unico a farne due in quella sede. Fu il primo svizzero a vincere i Mondiali dopo Hans Gerschwiler nel 1947.[4]

Stagione 2005-2006 modifica

Lambiel arrivò a Torino 2006 come campione mondiale, ma non come il favorito per il titolo. Aveva guadagnato due medaglie d'argento ai Grand Prix e vinto l'ISU Grand Prix Final,[14] aggiudicandosi inoltre l'argento agli Europei[14] dietro a Pljuščenko. Terzo dopo il programma corto, col lungo riuscì ad ottenere la medaglia d'argento; non completò un triplo axel, ma eseguì una perfetta combinazione quadruplo toe - triplo toe - doppio loop. Bisogna considerare che lo svizzero non era in buone condizioni fisiche: già reduce da uno stiramento dei legamenti del ginocchio destro che si era procurato a febbraio, durante gli allenamenti a Torino cadde picchiando lo stesso ginocchio e ciò lo costrinse a tenersi lontano dal ghiaccio per una settimana.[15]

Pljuščenko preferì non presentarsi ai Mondiali, lasciando a Lambiel l'onere di difendere il proprio titolo. Lambiel, già primo alle qualifiche, mantenne la propria posizione anche coi programmi corto e lungo, ottenendo il gradino più alto del podio e diventando il primo svizzero vincitore di due titoli mondiali. .[16]

Stagione 2006-2007 modifica

 
Podio di Torino 2006 A sinistra Lambiel, al centro Pljuščenko, a destra Buttle.

Lambiel iniziò la stagione con un ottimo programma lungo che gli permise di guadagnarsi la medaglia d'oro al Skate Canada International, nonostante nel corto si fosse piazzato solamente in settima posizione. Avrebbe dovuto partecipare anche al NHK Trophy, ma declinò per problemi di salute[17]; riuscì comunque a partecipare ai Campionati svizzeri, dove vinse il suo settimo titolo nazionale.

Tuttavia, il 16 gennaio, si ritirò dai Campionati europei dichiarando problemi di stress e mancanza di motivazione.[2][18]

Partecipò ai Mondiali di Tokyo, dove scivolò in sesta posizione nel programma corto, cadendo nel tentativo di fare un triplo axel e trasformando in una combinazione triplo-doppio quella che avrebbe dovuto essere una combinazione quadruplo-triplo. Il suo lungo, in cui eseguì due quadrupli toe-loop (uno in combinazione 4toe-2toe-2toe e l'altro singolo) e un triplo axel, fu il migliore dopo quello di Daisuke Takahashi e gli permise di aggiudicarsi la medaglia di bronzo.

Stagione 2007-2008 modifica

 
Lambiel all'ISU Grand Prix Final del 2008.

Nel 2007 arrivò terzo alla Cup of China e secondo alla Cup of Russia.[14] Vinse l'ISU Grand Prix Final[14] per la seconda volta nella sua carriera con un punteggio totale di 239.10 e un vantaggio di solo 0.16 dal giapponese Takahashi.

Agli Europei di Zagabria del 2008 fallì nel corto, in cui cadde nell'esecuzione di un triplo axel e dove presentò solamente una combinazione triplo-doppio che lo trascinò in quarta posizione. Finì secondo nel programma lungo in cui eseguì una combinazione quadruplo-doppio toe - doppio loop e guadagnò 80 punti nelle componenti grazie al suo squisito flamenco. Si aggiudicò così la sua seconda medaglia d'argento dietro al ceco Tomáš Verner.[19]

Ai Mondiali di Gothenborg, in Svezia, Lambiel cadde tentando un triplo axel e mise giù una mano su un quadruplo toe-loop nel programma corto, dove si piazzà quinto. Nel libero ebbe problemi in molti salti: fece uno step out e mise una mano giù nel tentativo di eseguire un triplo axel, mise di nuovo la mano giù nel quadruplo toe-loop in combinazione, arrivò con due piedi dopo il triplo loop, fece uno step out nell'eseguire un altro quadruplo toe-loop e mise la mano giù nel triplo flip.[20] Mantenne la quinta posizione, anche se nel lungo risultò solamente settimo.[2]

Stagione 2009-2010 modifica

Dopo quasi un anno di assenza, Lambiel torna a competere con un nuovo programma al Nebelhorn Trophy (24-27 settembre),[21] evento sportivo che si svolge annualmente a Oberstdorf ma che nel 2009 è anche gara di qualificazione per i posti olimpici rimasti a disposizione.[22] Per quanto riguarda la categoria maschile, ventiquattro posti su trenta erano già stati assegnati ai Mondiali di Los Angeles. La Svizzera in campo maschile ha riposto tutte le speranze in Lambiel, in quanto agli ultimi Mondiali nessun atleta nazionale è riuscito a qualificarsi per Vancouver.[23] Lambiel ha conquistato la prima posizione col programma corto (77.45) e l'ha mantenuta col free skate (154.91) dove ha realizzato una combinazione quadruplo toe-loop - doppio toe - doppio toe e una combinazione triplo flip - triplo toe-loop,[21] ottenendo un punteggio finale di 232.36, con un distacco di oltre venticinque punti dal russo Ivan Tretiakov, piazzatosi secondo.[24][25]

Il 12 dicembre a Lugano ha ottenuto la sua nona medaglia d'oro come campione svizzero con un punteggio di 83.91 nel programma corto e 160.32 nel libero - in cui ha pattinato sulle note di Otoño Porteño[21] - per un totale di 244.23, il suo nuovo record personale.[26] Il 20 dicembre si è esibito all'Ice Christmas Gala in Milano.[27]

Il 20 gennaio l'avventura europea a Tallinn inizia con un deludente quinto posto nel programma corto e un punteggio di 77.75, ben inferiore a quello ottenuto poco più di un mese prima a Lugano.[28] Lambiel cade nell'esecuzione del quadruplo toe-loop, non riesce a completare il triplo toe-loop e riscontra difficoltà anche nel triplo flip; tuttavia, le sue trottole e la bellezza del programma entusiasmano il pubblico.[21] Il riscatto arriva col libero e la splendida interpretazione della Traviata: nonostante l'iniziale mano giù nel quadruplo toe-loop, Lambiel ci riprova poco dopo eseguendo una buona combinazione quadruplo-triplo toe-loop[29]; seguono altre imperfezioni nei salti, compresa una inaspettata caduta nella sequenza di passi[21], ma la carica artistica del programma e le bellissime trottole gli permettono di ottenere il miglior punteggio nelle componenti, il secondo posto nel libero e la medaglia d'argento dietro a Pljuščenko, che qui vede il suo ritorno alle gare dopo l'oro di Torino 2006.[29]

Agli inizi di febbraio Lambiel scopre con piacere di essere stato scelto come portabandiera della delegazione svizzera nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi. «Il drappo elvetico rappresenta in pieno lo spirito di squadra, presente sia nella delegazione svizzera sia nel cuore delle persone che mi hanno permesso di essere qui.»[30]

Lambiel apre la sua avventura olimpica con un quinto posto nel programma corto, un punteggio totale di 84.63 e un distacco di soli pochi centesimi dal giapponese Nobunari Oda, ottenendo il miglior punteggio nelle componenti (43.15).[31] La parte tecnica ha risentito principalmente di due fattori: l'aver deciso di presentare un axel doppio, che ha un punteggio base molto inferiore al triplo, e l'aver commesso un errore nell'esecuzione del quadruplo toe-loop, seguito in combinazione da un doppio toe-loop che avrebbe dovuto essere triplo.[31][32] Il programma lungo, sulle note de La traviata, è costellato di nuove imprecisioni: Lambiel mette una mano giù all'arrivo del primo quadruplo toe-loop[33] e incontra difficoltà anche nell'esecuzione del secondo quadruplo e di altri salti; la mancanza nel programma di un triplo axel è un altro elemento fortemente invalidante.[34] Ottiene un punteggio di 162.09, il suo record personale, che lo colloca in terza posizione nel libero, ma non gli consente di ottenere per un soffio il bronzo olimpico: infatti, con un totale di 246.72, si ritrova alle spalle di Takahashi per soli 51 centesimi; il distacco da Lysacek, il vincitore, è invece di 10.95 punti.[35]

Carriera come allenatore e coreografo modifica

Lambiel ha lavorato come coreografo[36] per numerosi pattinatori tra cui Miki Ando[36], Carolina Kostner[37], Satoko Miyahara[38], Yulia Lipnitskaya[39], Tatsuki Machida[40], Daisuke Takahashi[41], Denis Ten[42] e Akiko Suzuki.[43]

Attorno al 2011, Lambiel ha cominciato una nuova carriera come allenatore.[44] Nel 2014 ha fondato una scuola di pattinaggio a Champery, in Svizzera.[37] Fra gli allenatori che collaborano con lui vi sono Angelo Dolfini e Ghislain Briand.[45] Ha allenato Paolo Bacchini, nel 2016 è diventato allenatore di Deniss Vasiļjevs[46] e in seguito è diventato allenatore di Shoma Uno.[45]

Team modifica

Lambiel si allenò dal 1995 fino alla stagione 2007-2008 sotto la guida di Peter Grütter a Ginevra e a Losanna e, siccome i principali stadi svizzeri chiudono in estate, anche in Germania, qualche volta a Oberstdorf[8].

Il 6 giugno 2008 dichiarò che avrebbe lasciato Peter Grütter per trasferirsi nel New Jersey e allenarsi con Viktor Petrenko e Halyna Zmijevs'ka.[3] Gli allenamenti con i nuovo coach iniziarono a giugno per concludersi nell'ottobre dello stesso anno con l'annuncio del proprio ritiro dalle gare. Nel luglio del 2009 il pattinatore comunicò che avrebbe ripreso gli allenamenti con Peter Grütter in Svizzera.

La sua coreografa è l'ex pattinatrice svizzera Salomé Brunner, che lo assiste nel disegnare i propri costumi[47]. I suoi personal trainer sono Majda & Jean-Sébastien Scharl[47].

Programmi modifica

 
Lambiel all'ISU Grand Prix Final del 2008.
Stagione Programma corto Programma lungo Esibizioni
2009-2010 Overture del Guglielmo Tell
di Gioachino Rossini
Otoño Porteño
di Astor Piazzolla
La traviata
di Giuseppe Verdi
Ne me quitte pas
di Jacques Brel Bring me to life di Evanescence
2008-2009 Non ha partecipato a competizioni in questa stagione Non ha partecipato a competizioni in questa stagione Otoño Porteño
di Astor Piazzolla
Tainted Love
versione di Paul Young
Freak Like Me
versione delle Sugababes
2007-2008 Carne cruda
di Fernando Egózcue
Poeta
di Vicente Amigo
Un giorno per noi
versione di Josh Groban
Father and Son
versione di Ronan Keating
Gimme More
di Britney Spears
e

SexyBack
di Justin Timberlake
2006-2007 Geissel Drama
di Christine Lauterburg
Colonna sonora di Blood Diamond
di James Newton Howard
Poeta
di Vicente Amigo
Le quattro stagioni
di Antonio Vivaldi
Fix You
dei Coldplay
New Shoes
di Paolo Nutini
Stayin' Alive
dei Bee Gees
2005-2006 Malagueña, dalla colonna sonora
di C'era una volta in Messico
di Robert Rodríguez
Colonna sonora di Dralion
del Cirque du Soleil
Le quattro stagioni
di Antonio Vivaldi
You're Beautiful
di James Blunt
If I Hadn't Got You
di Lisa Stansfield
I Don't Want to Be
di Gavin DeGraw
Fix You
dei Coldplay
2004-2005 Spanish Caravan
versione di George Winston
Colonna sonora di The Truman Show
di Philip Glass e Burkhard Dallwitz
Colonna sonora di King Arthur
di Hans Zimmer
E lucevan le stelle
dalla Tosca di Giacomo Puccini
versione di Florent Pagny

Light My Fire
dei The Doors
Killer
di Seal
Billie Jean
di Michael Jackson
Oceania
di Björk
2003-2004 Objection (Tango)
di Shakira
I'm a-Doun for Lack O' Johnnie
di Vanessa Mae
Zabuca
di Johannes Linstead
Loco
di Loving Paris
Danza gitana
di Edvin Marton
Take the Long Way Home
dei Supertramp
2002-2003 Laissez-moi me griser
di Maurice El Médioni
Colonna sonora di Chocolat
di Rachel Portman
Magic Stradivarius
di Edvin Marton
La vie fait tout ce qu'elle veut
di Julie Zenatti
2001-2002 Vuelvo al Sur
dei Gotan Project
Colonna sonora di Quidam
del Cirque du Soleil
Born
delle Bond
2000-2001 La cumparsita
di Gerardo Matos Rodríguez
versione di Xavier Cugat
Triton
di Joseph Racaille
1999-2000 La cumparsita
di Gerardo Matos Rodríguez
versione di Xavier Cugat
Triton
di Joseph Racaille

Palmarès modifica

Junior modifica

 
Lambiel(nel centro) all'ISU Grand Prix Final del 2008.

GP: Grand Prix; JGP: Junior Grand Prix

International[48]
Evento 96–97 97–98 98–99 99–00 00–01 01–02 02–03 03–04 04–05 05–06 06–07 07–08 08–09 09–10
Giochi olimpici invernali 15° 4th
Campionati mondiali 18° 10°
Campionati europei 2nd
GP Finale
GP Cup of China
GP Cup of Russia
GP Skate Canada
GP Trophée Lalique 6t°
Nebelhorn Trophy
Nepela Memorial
Finlandia Trophy 11°
Etoiles Glace
Internazionali: Junior e novice
Campionati mondiali 10°
JGP Cina
JGP Francia
JGP Giappone
JGP Messico
JGP Norvegia
Festival olimpico della gioventù europea 2° J
Triglav Trophy 1° N 3° N
Nazionali
Campionati svizzeri 1° N 1° J 1° J
Eventi a squadre
Japan Open 3° S
1° P
2° S
2° P
1st T
1st P
Categoria: N = Novice; J = Junior
S = Risultato della squadra P = Risultato Personale; Medaglie assegnate solo per il risultato della squadra.
Lambiel non ha gareggiato nella stagione 2008–09.

Note modifica

  1. ^ (EN) Results, in Stéphane Lambiel The Official Website.
  2. ^ a b c d e (EN) Stéphane Lambiel, in Swissworld.org. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  3. ^ a b (EN) Two-time world champion Lambiel retires at 23, in Usatoday.com, 16 ottobre 2008. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  4. ^ a b (EN) Lambiel comes back with Olympics in mind, in Icenetwork.com, 27 luglio 2009. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  5. ^ È ufficiale: Lambiel si ritira, in CdT.ch, 11 marzo 2010. URL consultato il 25 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ Ritiro Stephane Lambiel: Sono più vecchio e più saggio [collegamento interrotto], in icetoice.it, 14 marzo 2010. URL consultato il 25 aprile 2010.
  7. ^ a b c d (EN) Biography, in Stéphane Lambiel The Official Website.
  8. ^ a b c (EN) Lambiel continuous to impress, in Goldenskate.com, 9 luglio 2003. URL consultato il 29 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2010).
  9. ^ Lambiel mani di forbice [collegamento interrotto], in LaStampa.it, 14 febbraio 2006. URL consultato il 19 febbraio 2010.
  10. ^ Ultimo giro di pista per il "piccolo principe", in Swissinfo.ch, 18 ottobre 2008. URL consultato il 19 febbraio 2010.
  11. ^ Sponsors, in Stéphane Lambiel The Official Website.
  12. ^ (EN) Stéohane Lambiel launches his first watch collection [collegamento interrotto], in 121time. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  13. ^ (RU) Тарасова вернулась. Ждем Плющенко?, in Sovetskiy Sport, 25 ottobre 2008. URL consultato il 29 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2008).
  14. ^ a b c d e f g h i j Competition Results: Lambiel, in Isufs.org. URL consultato il 26 settembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2009).
  15. ^ Giochi di Torino: argento per Stéphane Lambiel, in Swissinfo.ch, 16 febbraio 2006. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  16. ^ World Figure Skating Championships Men (PDF), in Isu.org. URL consultato il 23 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2013).
  17. ^ (EN) ISU Grand Prix of Figure Skating - NHK Trophy, in Isu.org, 29 novembre 2006. URL consultato il 29 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2006).
  18. ^ (EN) Stéphane Lambiel Withdraws from European Championships, in Europeonice.com, 18 gennaio 2007. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  19. ^ (EN) 2008 European Figure Skating Championships - Highlights, in Goldenskate.com, 24 gennaio 2008. URL consultato il 29 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2009).
  20. ^ (EN) 2008 World Figure Skating Championships - Highlights, in Goldenskate.com, 22 marzo 2008. URL consultato il 29 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2009).
  21. ^ a b c d e (EN) News, in Stéphane Lambiel The Official Website.
  22. ^ Pattinaggio Artistico: da giovedì a Oberstdorf si assegnano gli ultimi posti per Vancouver 2010, in Olimpiadi.blogosfere.it, 22 settembre 2009. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  23. ^ Un Nebelhorn tutto da seguire: ecco le entries, in Artonice.it, 17 agosto 2009. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  24. ^ 41 Nebelhorn Trophy Men Result, in Isuresults.com, 26 settembre 2009. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  25. ^ (EN) Lambiel earns Switzerland an Olympic spot, in Universalsports.com, 25 ottobre 2009. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  26. ^ (FR) Championnats suisses Elite 2010 - Lugano, in Smlugano2010.ch, 12 dicembre 2009. URL consultato il 29 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2010).
  27. ^ Ice Christmas Gala: Atleti.
  28. ^ ISU European Figure Skating Championships 2010, in Isuresults.com. URL consultato il 29 gennaio 2010.
  29. ^ a b Europei pattinaggio, Plushenko e Lambiel senza rivali, in Nuovasocieta.it, 22 gennaio 2010. URL consultato il 29 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2010).
  30. ^ Lambiel portabandiera della Svizzera, in Swissinfo.ch, 11 febbraio 2010. URL consultato il 22 febbraio 2010.
  31. ^ a b Men Short Program, in vancouver2010.com, 16 febbraio 2010. URL consultato il 29 marzo 2010 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2010).
  32. ^ Programma corto pattinaggio maschile Olimpiadi Vancouver 2010, in sportlive.it, 17 febbraio 2010. URL consultato il 2 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  33. ^ Lambiel a mezzo punto dal bronzo, in CdT.ch, 19 febbraio 2010. URL consultato il 25 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2010).
  34. ^ (EN) Lysacek upsets Plushenko to win skating gold in Vancouver, in examiner.com, 19 febbraio 2010. URL consultato il 25 aprile 2010.
  35. ^ Men Free Skate, in vancouver2010.com, 18 febbraio 2010. URL consultato il 25 aprile 2010 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2010).
  36. ^ a b icenetwork.com: News: Lambiel enjoying new career as choreographer, su web.icenetwork.com. URL consultato il 20 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2017).
  37. ^ a b (EN) Lambiel: 'I prefer investing in my sport and my art', su icenetwork.com. URL consultato il 20 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2018).
  38. ^ Post di Instagram di Stéphane Lambiel • 2 Lug 2015 alle ore 15:37 UTC, su Instagram. URL consultato il 20 ottobre 2017.
  39. ^ (RU) Серебряный призер Игр в Турине Ламбьель поставил программу Липницкой, in ТАСС. URL consultato il 20 ottobre 2017.
  40. ^ Biography, su isuresults.com, 24 dicembre 2011. URL consultato il 20 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2017).
  41. ^ Ioana Visan, Absolute Skating, su absoluteskating.com. URL consultato il 20 ottobre 2017.
  42. ^ Ioana Visan, Absolute Skating, su absoluteskating.com. URL consultato il 20 ottobre 2017.
  43. ^ Ioana Visan, Absolute Skating, su absoluteskating.com. URL consultato il 20 ottobre 2017.
  44. ^ (EN) Lambiel cherishes time on other side of boards, su icenetwork.com. URL consultato il 20 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2017).
  45. ^ a b (EN) Anna Kellar, Angelo Dolfini: "The results will come because they are great skaters", su absoluteskating.com. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  46. ^ Deniss Vasiljevs, su facebook.com. URL consultato il 20 ottobre 2017.
  47. ^ a b (EN) Team, in Stéphane Lambiel The Official Website.
  48. ^ Risultati ufficiali ISU, su isuresults.com.

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Collegamenti esterni modifica

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