Stagione degli uragani atlantici del 2005
La stagione degli uragani atlantici del 2005 è stata una stagione iperattiva e distruttiva, iniziata l'8 giugno 2005, con la formazione della tempesta tropicale Arlene, e terminata il 6 gennaio 2006, con il dissipamento della tempesta tropicale Zeta.[1] Per la prima volta la lista di nomi predefinita è stata esaurita e il NHC è dovuto ricorrere alla lista ausiliaria con i nomi delle lettere greche.[2] La stagione ha prodotto un'accumulated cyclone energy di 250,[n 1] il secondo valore più alto di sempre per il bacino Atlantico e inferiore solo a quello della stagione del 1933.[3]
Durante la stagione si sono formati 28 cicloni tropicali o subtropicali, battendo il precedente record di 20 stabilito nel 1933,[5] dei quali 15 sono poi diventati uragani, superando il record di 12 registrato nel 1969.[6] Quattro di questi uragani hanno raggiunto la categoria 5, la più alta sulla scala Saffir-Simpson, un evento mai avvenuto da quando sono iniziate le documentazioni ufficiali nel 1851.[6]
Complessivamente, le tempeste della stagione hanno portato alla morte di almeno 3.700 persone[23] e hanno causato danni stimati in oltre 171 miliardi di dollari.[28] Quella del 2005 è diventata di conseguenza la stagione più costosa di sempre,[6] prima di essere superata, 12 anni più tardi, dalla stagione del 2017.
Previsioni
modificaNomenclatura
modificaLa seguente lista di nomi è stata utilizzata per le tempeste tropicali che si sono formate nell'Atlantico nel 2005.[29] Si trattava della stessa lista del 1999, con l'eccezione di Franklin e Lee che avevano rimpiazzato Floyd e Lenny.[30] I nomi non ritirati sono stati riutilizzati nella stagione del 2011.[29] Franklin e i nomi da Lee a Wilma sono stati usati per la prima volta, e unica nel caso di Rita, Stan e Wilma.[31] Anche Beta, Gamma, Delta, Epsilon e Zeta sono stati impiegati per la prima volta, in conformità con i protocolli dell'organizzazione meteorologica mondiale che prevedono di utilizzare i nomi delle lettere greche se la lista di nomi predefinita viene esaurita.[32] Quella del 2005 è stata la prima stagione ad attivare questo protocollo[33] e una delle sole due insieme alla stagione del 2020.[34]
|
|
|
Lista ausiliaria | ||
|
|
|
Sinossi della stagione
modificaTempeste
modificaTempesta tropicale Arlene
modificaTempesta tropicale Bret
modificaUragano Cindy
modificaUragano Dennis
modificaUragano Emily
modificaTempesta tropicale Franklin
modificaTempesta tropicale Gert
modificaTempesta tropicale Harvey
modificaUragano Irene
modificaDepressione tropicale dieci
modificaTempesta tropicale Jose
modificaUragano Katrina
modificaTempesta tropicale Lee
modificaUragano Maria
modificaUragano Nate
modificaUragano Ophelia
modificaUragano Philippe
modificaUragano Rita
modificaDepressione tropicale diciannove
modificaUragano Stan
modificaTempesta tropicale senza nome
modificaTempesta tropicale Tammy
modificaDepressione subtropicale ventidue
modificaUragano Vince
modificaUragano Wilma
modificaTempesta tropicale Alpha
modificaUragano Beta
modificaTempesta tropicale Gamma
modificaTempesta tropicale Delta
modificaUragano Epsilon
modificaTempesta tropicale Zeta
modificaNote
modifica- Note
- ^ L'accumulated cyclone energy o ACE è un'unità di misura utilizzata dalla National Oceanic and Atmospheric Administration per esprimere l'attività delle singole tempeste tropicali o dell'intera stagione. L'ACE della stagione è calcolato attraverso la somma dell'ACE delle singole tempeste, che a sua volta viene misurato tenendo conto della loro intensità e della loro durata.
- Fonti
- ^ (EN) Tropical Prediction Center e National Hurricane Center, Annual Summary: Atlantic Hurricane Season of 2005 (PDF), su noaa.gov, marzo 2008, p. 2. URL consultato il 10 ottobre 2020.
- ^ (EN) Tropical Prediction Center e National Hurricane Center, Annual Summary: Atlantic Hurricane Season of 2005 (PDF), su noaa.gov, marzo 2008, p. 1161. URL consultato il 10 ottobre 2020.
- ^ (EN) North Atlantic Hurricane Basin (1851-2018) Comparison of Original and Revised HURDAT, su noaa.gov, giugno 2019. URL consultato il 10 ottobre 2020 (archiviato il 10 ottobre 2020).
- ^ (EN) A Reanalysis of the 1931–43 Atlantic Hurricane Database (PDF), su noaa.gov, 15 agosto 2014, p. 6111. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ Dopo il completamento della rianalisi il numero totale di cicloni della stagione del 1933 è passato da 21 a 20.[4]
- ^ a b c (EN) Tropical Prediction Center e National Hurricane Center, Annual Summary: Atlantic Hurricane Season of 2005 (PDF), su noaa.gov, marzo 2008, p. 1. URL consultato il 10 ottobre 2020.
- ^ (EN) Lixion A. Avila e Daniel P. Brown, Tropical Cyclone Report: Tropical Storm Arlene (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 20 luglio 2005, p. 2. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ a b c (ES) Características e Impacto Socioeconómico de los Principales Desastres Ocurridos en la República Mexicana en el Año 2005 (PDF), su proteccioncivil.gob.mx, luglio 2006, p. 17. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ a b (EN) Stacy R. Stewart, Tropical Cyclone Report: Hurricane Cindy (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 14 febbraio 2006, p. 4. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ a b (EN) Jack Beven, Tropical Cyclone Report: Hurricane Dennis (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 22 novembre 2005, p. 4. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ (EN) James L. Franklin e Daniel P. Brown, Tropical Cyclone Report: Hurricane Emily (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 10 marzo 2006, p. 4. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ (EN) James L. Franklin, Tropical Cyclone Report: Tropical Storm Jose (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 13 gennaio 2006, p. 2. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ (EN) Richard D. Knabb, Jamie R. Rhome e Daniel P. Brown, Tropical Cyclone Report: Hurricane Katrina (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 10 agosto 2006, p. 11. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ a b (EN) Jack Beven e Hugh D. Cobb, III, Tropical Cyclone Report: Hurricane Ophelia (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 14 giugno 2006, p. 4. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ (EN) Climatology of Tropical Storm/Hurricane Remnants in Central and Southeast Illinois, su weather.gov. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ (EN) Richard J. Pasch e David P. Roberts, Tropical Cyclone Report: Hurricane Stan (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 14 febbraio 2006, p. 2. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ a b (EN) UN Office for the Coordination of Humanitarian Affairs, One year after Stan, Guatemala needs more assistance, su reliefweb.int, 10 ottobre 2006. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ a b (EN) Richard J. Pasch, Eric S. Blake, Hugh D. Cobb III e David P. Roberts, Tropical Cyclone Report: Hurricane Wilma (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 12 gennaio 2006, p. 5. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ (EN) Lixion A. Avila, Tropical Cyclone Report: Tropical Storm Alpha (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 4 gennaio 2006, p. 2. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ a b (EN) Stacy R. Stewart, Tropical Cyclone Report: Tropical Storm Gamma (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Centerdata=24 novembre 2006, p. 3. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ (EN) Tropical depression kills two in Caribbean, su usatoday.com, 14 novembre 2005. URL consultato l'11 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2005).
- ^ (EN) Jack Beven, Tropical Cyclone Report: Tropical Storm Delta (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 14 febbraio 2006, p. 2. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ Vittime per tempesta: Arlene 1[7], Bret 2[8] , Cindy 1 (diretta)[9], Dennis 42 (dirette) e 12 (indirette)[10], Emily 6 (dirette)[11], Jose 6[12], Katrina 1.833[13], Ophelia 2[14], Rita 120[15], Stan 80 (dirette)[16] e ≥1.500 (indirette)[17], Wilma 23 (dirette)[18], Alpha 26[19], Gamma 37[20] + 2[21], Delta 7[22]
- ^ (ES) Descripción general de las características e impacto socioeconómico del huracán “Emily” en la República Mexicana (PDF), su eclac.cl. URL consultato l'11 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
- ^ (EN) Hurricane Emily - SITREP 5 - Emily's toll in Caribbean emerging, su cdera.org, 19 luglio 2005. URL consultato l'11 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2012).
- ^ a b (EN) Costliest U.S. tropical cyclones tables updated (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 26 gennaio 2018, p. 2. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ (EN) Delta: impact and aftermath, su tenerifenews.com. URL consultato l'11 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- ^ I danni (in 2005 USD) sono così distribuiti: Bret 9 milioni[8], Cindy 320 milioni[9], Dennis 2.576 milioni[10], Emily ≥900 milioni[24][25], Katrina 125.000 milioni[26], Ophelia 70 milioni[14], Rita 18.500 milioni[26], Stan ≥3.000 milioni[8][17], Wilma 21.007 milioni[18], Gamma 18 milioni[20], Delta 312 milioni € (364 milioni 2005 USD)[27]
- ^ a b (EN) Worldwide Tropical Cyclone Names, su noaa.gov. URL consultato il 13 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2005).
- ^ (EN) Andi Atwater, Floyd, Lenny taken out of rotation, in The News-Press, 7 agosto 2000, p. 2B. URL consultato il 13 ottobre 2020.
- ^ (EN) Atlantic hurricane best track (HURDAT version 2) (TXT), su noaa.gov. URL consultato il 13 ottobre 2020.
- ^ (EN) Tom Spears, Stormy hurricane season running short of names, in Edmonton Journal, 23 settembre 2005, p. A4. URL consultato il 13 ottobre 2020.
- ^ (EN) 2005 Hurricane Season Records, su weather.gov. URL consultato il 13 ottobre 2020 (archiviato il 13 ottobre 2020).
- ^ (EN) Seth Borenstein, Running out of storm names, Atlantic season goes Greek, in The Washington Post, 18 settembre 2020. URL consultato il 13 ottobre 2020.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stagione degli uragani atlantici 2005
Collegamenti esterni
modifica- (EN) 2005 Atlantic Hurricane Season, su nhc.noaa.gov.
- (EN) 2005 Tropical Cyclone Advisory Archive, su nhc.noaa.gov.
- (EN) Tropical Prediction Center e National Hurricane Center, Annual Summary: Atlantic Hurricane Season of 2005 (PDF), su noaa.gov, marzo 2008.