Stagno (Croazia)

comune croato

Stagno[1][2][3][4] (o Stagno Grande[5]; in croato: Ston o Veliki Ston) è una cittadina di 2.410 abitanti della Croazia situata nella penisola di Sabbioncello, in prossimità dell'istmo che collega quest'ultima con il resto della Dalmazia.

Stagno
comune
(HR) Ston
Stagno – Veduta
Stagno – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Croazia Croazia
Regione Raguseo-narentana
Territorio
Coordinate42°50′N 17°42′E / 42.833333°N 17.7°E42.833333; 17.7 (Stagno)
Altitudinem s.l.m.
Superficie169,51 km²
Abitanti2 410 (31-03-2011, censimento 2011)
Densità14,22 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale20230
Prefisso020
Fuso orarioUTC+1
TargaDU
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Stagno
Stagno
Stagno – Mappa
Stagno – Mappa
Localizzazione del comune di Stagno nella regione raguseo-narentana
Sito istituzionale

La città è famosa per le sue antiche e articolate fortificazioni nonché per il suo patrimonio storico. La città, situata 60 km a nordovest di Ragusa, appartiene alla regione raguseo-narentana.

Storia modifica

L'antica Stagnum, di cui rimangono alcune vestigia, venne fondata in una zona paludosa (da cui il nome), dalla quale furono ricavate le prime saline. Sede vescovile dal IX secolo, situata in strategica posizione alla base della penisola di Sabbioncello, nel medioevo Stagno passò alla dinastia serba dei Nemanja, che la vendettero nel 1333 alla Repubblica di Ragusa. Nel 1350 vi furono emessi gli Ordines Stagni, una normativa volta a reprimere il contrabbando sulla penisola di Sabbioncello.

Appena acquisito il controllo della regione, la Repubblica iniziò la costruzione di un enorme complesso fortificato: Stagno fu dotata di una cinta muraria pentagonale, al pari della città gemella di Stagno Piccolo (Mali Ston), situata sul versante nord della penisola, che venne racchiusa da mura quadrangolari; le due città vennero poi collegate per mezzo di una possente muraglia lunga 5,5 km e intervallata da 41 torri (31 quadrangolari e 10 circolari) e sette bastioni (6 circolari e uno quadrangolare). Con questa notevole opera di architettura militare, cui contribuirono tra gli altri Michelozzo Michelozzi (1461-64), Bernardino da Parma, Giorgio di Matteo il Dalmatico (1465) e Paskoje Miličević (1488-1506), Ragusa ottenne il duplice risultato di proteggere le preziose saline della città (che rappresentavano un terzo del reddito della repubblica) dall'attacco dei Turchi e di impedire alle truppe ottomane di penetrare nella penisola di Sabbioncello via terra attraverso l'istmo.

La città di Stagno appartenne per quasi cinque secoli alla Repubblica di Ragusa, finché quest'ultima non venne dissolta nel 1806. Dopo il Congresso di Vienna passò all'Impero austriaco, che la tenne fino al 1918. L'Ottocento coincise con il periodo di maggior decadenza della città, che venne privata della sede vescovile (1828) e colpita da un terremoto che danneggiò gravemente la cattedrale (1850), mentre per ordine imperiale la fortezza venne sgomberata e in parte rasa al suolo (1858).

A Stagno vi fu una piccola comunità italiana fino alla fine dell'Ottocento.

In epoca ragusea Stagno era famosa, oltre che per le importantissime saline, anche per i suoi cantieri navali. Oggi invece il mare è un po' arretrato rispetto al centro storico e la città ha perso la sua vocazione marittima a favore dell'avamporto in località Brozze, anche se le saline sono ancora in funzione. Stagno Piccolo è invece rinomata per la coltivazione dei molluschi.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Dopo i valli romani in Britannia, le fortificazioni di Stagno sono la più lunga muraglia del continente europeo

Il patrimonio storico-artistico della città è notevole e vanta numerosi edifici gotici e rinascimentali: il palazzo del Rettore, il palazzo della Cancelleria (in stile gotico-rinascimentale), il palazzo Vescovile (1573), il monastero francescano del XIV-XV secolo, la chiesa preromanica di San Michele (IX sec.), la chiesa di San Nicola (tardobarocca, ma iniziata nel 1347), il gotico palazzo Sorgo-Giorgi (Sorkočević-Đorđić) e la chiesa dell'Annunciazione (XV sec.; fuori le mura). Tra le opere militari, degne di nota sono il forte Bartolomeo e il Vecchio Castello (Veliki Kaštio). A Stagno Piccolo è invece situato il poderoso forte della Corona (Koruna) del 1447, dotato di cinque torri di avvistamento, mentre tra le due città si trova il castello Nuovo (Pozvizd), che sovrastava entrambe.[6];

Geografia antropica modifica

Località modifica

Il comune di Stagno è suddiviso in 19 frazioni (naselja)[7] di seguito elencate. Tra parentesi il nome in lingua italiana, generalmente desueto.

  • Boljenovići (Boglienovich[8]): 87 ab.
  • Brijesta (Briesta[5][8]): 58 ab.
  • Broce (Brozze[8]): 87 ab.
  • Česvinica (Cesvinizza[8]): 55 ab.
  • Dančanje (Donciagne[8]): 27 ab.
  • Duba Stonska (Duba[8] o Duba di Stagno): 36 ab.
  • Dubrava: 133 ab.
  • Hodilje (Hodiglie[8]): 190 ab.
  • Luka (Luca o Porto di Stagno): 153 ab.
  • Mali Ston (Stagno Piccolo[5][8]): 139 ab.
  • Metohija (Metochia): 157 ab.
  • Putniković (Putnicovich o Putnicovichi[8]): 82 ab.
  • Sparagovići (Sparagovich[8]): 114 ab.
  • Ston - Stagno, sede comunale: 549 ab.
  • Tomislavovac (Cosso[5][8]): 104 ab.
  • Zabrđe (Saberghie[8]): 61 ab.
  • Zamaslina (Zamaslina o Stagno Vecchio): 79 ab.
  • Zaton Doli (Saton di Dolli[8]): 61 ab.
  • Žuljana (Giuliana[5][8]): 235 ab.

Note modifica

  1. ^ Cfr. il toponimo "Stagno" al lemma "Sabbioncello" sull'Enciclopedia Sapere.it
  2. ^ Cfr. in Istituto Idrografico della Marina, Carta indicativa delle linee di base dalle quali è misurata la larghezza del mare territoriale italiano (carta annessa al D.P.R. n. 816 in data 26 aprile 1977 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 9-XI-1977), carta nautica 330LB, Genova, 1977.
  3. ^ Cfr. in Istituto Idrografico della Marina, Mediterraneo Orientale, Carta nautica 650B, Genova, 1972. (Pubblicazione annessa alla cartografia ufficiale dello Stato - legge 2 febbraio 1960, n. 68).
  4. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, pp. 1419-1429.
  5. ^ a b c d e STAGNO GDE (Ston vk) con Briesta, Giuliana, Koso [l'attuale Tomislavovac] e Stagno pic. (Ston ml) nella mappa ingrandibile di : "Neum und Stagno Grande" (1909) - K.u.K. Militärgeographisches Institut - 1:75 000 - ZONE 34 - KOL XVII"
  6. ^ Stagno: attrazioni principali
  7. ^ Frazioni della Regione raguseo-narentana
  8. ^ a b c d e f g h i j k l m n frazioni in Stagno città: Boglienovich, Brozze, Cesvinizza, Donciagne, Duba, Saberghie, Sparagovich e Stagno-piccolo; frazioni in Jagnina: Briesta, Cosso, Dubrava, Giuliana, Putnicovichi; frazioni in Lissaz: Saton di Dolli; in: RACCOLTA DELLE LEGGI E DELLE ORDINANZE DELL'ANNO 1822 PER LA DALMAZIA. ZARA DALLA STAMPERIA GOVERNIALE 1824., Distretto III di Slano, p. 309

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