Stans

comune svizzero
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Stans (toponimo tedesco) è un comune svizzero di 8.393 abitanti, capitale del Canton Nidvaldo.

Stans
comune
Stans – Stemma
Stans – Bandiera
Stans – Veduta
Stans – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Nidvaldo
DistrettoNon presente
Amministrazione
Lingue ufficialiTedesco
Territorio
Coordinate46°57′34″N 8°22′00″E / 46.959444°N 8.366667°E46.959444; 8.366667 (Stans)
Altitudine452 m s.l.m.
Superficie11,08 km²
Abitanti8 393 (31-12-2018)
Densità757,49 ab./km²
FrazioniDorf, Kniri, Mettenweg, Niederdorf
Comuni confinantiBuochs, Dallenwil, Ennetbürgen, Ennetmoos, Oberdorf, Stansstad
Altre informazioni
Cod. postale6370
Prefisso041
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS1509
TargaNW
Nome abitantiStanser
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Stans
Stans
Stans – Mappa
Stans – Mappa
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Storia modifica

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Centro di Stans

Architetture religiose modifica

  • La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (Pfarrkirche St. Peter und Paul), sulla piazza centrale, fu ricostruita nel 1641-1647 in forme rinascimentali (l'alto campanile a polifore e cuspide è però romanico e risale al XII secolo), che offre, nell'interno a tre navate, un contrasto cromatico tra gli stucchi bianchi delle pareti e i marmi neri delle colonne, del pulpito e dell'altare maggiore[1][2].
  • Monastero femminile di Santa Chiara (Frauenkloster St. Klara, 1621-1625[senza fonte]), divenuto dopo l'invasione francese (1799) orfanotrofio gestito da Johann Heinrich Pestalozzi[1][2].

Architetture civili modifica

  • La piazza centrale (Dorfplatz) presenta un'uniforme cornice architettonica degli edifici, costruiti dopo l'incendio che nel 1713 distrusse l'abitato. La ricostruzione, nel 1715, seguì il piano di Josef Aebi e Ludwig Gassmann. La piazza ora ospita la fontana di Winkelried e la scultura Der Tod und das Mädchen ("La morte e la ragazza"), opera dell'artista Rudolf Brem[1][2].
  • Una nicchia alle spalle dell'abside della chiesa parrocchiale racchiude il monumento ad Arnold von Winkelried, scolpito in marmo di Carrara a Roma e poi spedito per nave, ferrovia e cavalli a Stans nel 1865. Il monumento, in stile neogotico, è stato scolpito da Ferdinand Schlöth[3].
  • Municipio (Rathaus, 1714), sul lato orientale della piazza centrale[2][3].
  • Haus Zelger, dimora borghese del 1714-1715[senza fonte].
  • Rosenburg (XIII secolo), edificio fortificato che fu trasformato nel XVI-XVII secolo; ospita il Museo storico, che con differenti collezioni illustra le vicende e le diverse tradizioni regionali[1][2][3].
  • Salzmagazin, magazzino del sale costruito intorno al 1700, che oggi ospita una collezione d'arte locale[3].

Aree naturali modifica

Il monte locale, lo Stanserhorn (1 898 m s.l.m.), è anche un'attrazione turistica[1]. Dalla vetta dello Stanserhorn, in un giorno di completa visibilità, si può vedere fino a 100 km di distanza, includendo dieci laghi svizzeri e la Foresta Nera in Germania. Esiste anche un sentiero montano intorno alla vetta dello Stanserhorn e una piccola popolazione di marmotte accanto al percorso[senza fonte].

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Stans ha una popolazione di 8 160 abitanti (2016)[4]. L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere modifica

Nel 2016 1 010 abitanti su 8 160 erano stranieri[4].

Lingue e dialetti modifica

La maggior parte della popolazione (nel 2000) parla tedesco (91,6%), con l'italiano come seconda lingua più parlata (2,0%)[1] e il serbocroato come terza lingua (1,2%)[senza fonte].

Economia modifica

A Stans ha sede l'azienda aeronautica Pilatus Aircraft. La città ha una percentuale molto bassa di disoccupazione (1,27% nel 2007). Nel 2005 c'erano circa 630 società locali che offrivano lavoro a circa 7 100 persone. L'1,2% di queste è nel settore dell'agricoltura, il 34% in commercio e industria e il 65% nei servizi[senza fonte].

Dall'anno 2007 Stans è stata insignita dell'etichetta EnergieStadt ("Città dell'energia"), riconoscimento per le politiche energetiche coerenti e mirate (i comuni certificati "Città dell'energia" applicano un procedimento in diverse fasi che li porta a una politica energetica, del traffico e ambientale sostenibile)[6].

Infrastrutture e trasporti modifica

La città è servita dall'omonima stazione sulla linea Lucerna-Stans-Engelberg.

 
Stazione a valle della funicolare dello Stanserhorn

Lo Stanserhorn è accessibile attraverso una delle più vecchie ferrovie montane in Svizzera, la Stanserhornbahn (1893), e una funivia[1]. La Stanserhornbahn è stata originariamente costruita come ferrovia a cremagliera, con tre sezioni separate. Nel 1970 la sezione più alta è stata distrutta da un incendio originato da un fulmine. Nel 1975 le due sezioni più alte sono state sostituite da una funivia. In cima allo Stanserhorn si trova un ristorante rotante costruito nel 2001[senza fonte].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h Emil Weber, Stans, in Dizionario storico della Svizzera, 14 ottobre 2013. URL consultato il 1º luglio 2017.
  2. ^ a b c d e (DE) Historischer Rundgang, su Sito istituzionale. URL consultato il 1º luglio 2017.
  3. ^ a b c d (DE) Kulturhistorischer Rundgang nach Ursula Flüeler, su Sito istituzionale. URL consultato il 1º luglio 2017.
  4. ^ a b (DE) Stans in Zahlen, su Sito istituzionale. URL consultato il 1º luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2014).
  5. ^ Dizionario storico della Svizzera
  6. ^ Le città dell'energia, su cittadellenergia.ch. URL consultato il 1º luglio 2017.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN158314334 · LCCN (ENn83136756 · GND (DE4056942-1 · J9U (ENHE987007557404605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n83136756
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