Stazione di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo

fermata ferroviaria a Porto Torres

La stazione di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo (solitamente abbreviata in Porto Torres P.C.C.) era una fermata ferroviaria al servizio del comune di Porto Torres, ex capolinea della ferrovia per Ozieri-Chilivani, situata nei pressi del porto del centro turritano.

Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo
stazione ferroviaria
La fermata nel 2001
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPorto Torres
Coordinate40°50′21.85″N 8°24′04.29″E / 40.839402°N 8.401191°E40.839402; 8.401191
Altitudine4 m s.l.m.
Lineeferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1937
Soppressione2004
Caratteristiche
TipoFermata di testa in superficie
Binari1

Storia modifica

Le origini dello scalo risalgono agli anni trenta del Novecento, quando le Ferrovie dello Stato decisero di affiancare allo scalo di Porto Torres Marittima (in uso per il solo servizio merci) una fermata che permettesse di espletare il servizio viaggiatori a breve distanza dagli approdi dei traghetti. Come sede venne scelta l'area compresa tra i vecchi uffici della dogana e la torre costiera[1], poco dopo la biforcazione delle due diramate che componevano il triangolo d'inversione dell'originaria stazione di Porto Torres.

Il nuovo impianto, che prese il nome della piazza in cui fu realizzato, venne attivato il 22 maggio 1937[2]. Nel dopoguerra la fermata di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo continuò ad essere impiegata per i servizi viaggiatori, ed in particolare fu il capolinea settentrionale del Turritano, il treno espresso che collegò sino agli anni novanta il nord-ovest della Sardegna con Cagliari. Nell'ultimo quarto del secolo l'impianto divenne anche il termine della ferrovia dopo la dismissione dei binari che portavano a Porto Torres Marittima, inoltre negli anni novanta fu smantellata la diramata nord di accesso allo scalo.

Tra la fine del Novecento e i primi anni duemila la fermata restò inutilizzata in più occasioni per alcuni periodi a causa dello stato di instabilità del vicino edificio che ospitava la dogana[1][3][4], coi treni dirottati in quei casi nella vecchia stazione centrale di via Ponte Romano: questo fatto, insieme alla decisione di realizzare una nuova stazione marittima nel porto[5] e alla volontà di riqualificare la piazza Colombo e l'area della torre aragonese, portò alla scelta di arretrare la fermata portuale dinanzi al vecchio scalo merci dell'area ferroviaria di Porto Torres, nell'area in cui il nuovo fabbricato per i servizi all'utenza del porto sarebbe stato poi costruito.

Fu così che venne realizzato un nuovo impianto, battezzato Porto Torres Marittima come l'originario scalo marittimo della città, che venne attivato il 15 aprile 2004[6]: contemporaneamente veniva dismessa la fermata di piazza Cristoforo Colombo[6], le cui strutture furono smantellate successivamente per consentire i lavori di riqualificazione dell'area.

Strutture e impianti modifica

La fermata sorgeva nell'area del porto commerciale di Porto Torres ai piedi della torre aragonese, e in origine consisteva in uno scalo passante, divenuto in seguito terminale dopo la dismissione dell'originario scalo portuale di Porto Torres Marittima.

Al momento della chiusura l'impianto era dotato di un singolo binario con annessa banchina, da cui avevano origine due diramate in direzione rispettivamente nord-ovest e sud-ovest, che oltre a collegare lo scalo con l'area delle due stazioni centrali succedutesi nel centro turritano fungevano anche da triangolo di regresso dell'intero complesso ferroviario di Porto Torres, completato dalla linea tra la vecchia e la nuova stazione di Porto Torres. Negli anni sessanta tuttavia i binari presenti nell'area della fermata erano tre (due passanti più un tronchino)[7], sebbene i binari non di corsa fossero in uso per le manovre legate al vecchio scalo di Porto Torres Marittima e per i collegamenti alle varie banchine portuali.

Movimento modifica

La fermata era servita dai treni espletati dalle Ferrovie dello Stato, e negli ultimi anni di attività da Trenitalia, che la collegavano con i centri raggiunti dalla linea per Chilivani e con la Dorsale Sarda.

Servizi modifica

La fermata era dotata di una banchina per l'accesso ai treni.

Interscambi modifica

Sia nel periodo in cui l'impianto era attivo che in quello successivo, la vicina area portuale è sede di fermata delle autolinee urbane e interurbane, gestite rispettivamente da ATP e ARST. Il porto era ed è inoltre collegato da varie relazioni marittime con l'Italia continentale.

  •   Fermata autobus

Note modifica

  1. ^ a b Ora il treno potrà arrivare fino alla torre aragonese, in La Nuova Sardegna, 8 ottobre 1999. URL consultato il 17 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  2. ^ Ogliari.
  3. ^ Ex dogana, veto del soprintendente C'è l'ordinanza di abbattimento e ora si progetta il recupero, in La Nuova Sardegna, 14 giugno 2001. URL consultato il 18 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  4. ^ Cade col motorino sui binari (inutilizzati e ormai pericolosi), in La Nuova Sardegna, 9 gennaio 2003. URL consultato il 18 agosto 2015 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  5. ^ Stazione marittima, in arrivo un miliardo, in La Nuova Sardegna, 5 agosto 2000. URL consultato il 18 agosto 2015 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  6. ^ a b Circolare numero 3/2004 della direzione compartimentale movimento di Cagliari, RFI direzione dipartimentale movimento Cagliari, 8 marzo 2004, p. 4.
  7. ^ Torre e vecchia capitaneria 3 (JPG), su Porto-torres.info. URL consultato il 12 agosto 2015.

Bibliografia modifica

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.

Voci correlate modifica

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