Stazioni ferroviarie della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo

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La linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo e la sua diramazione Bornato-Rovato sono dotate di trentaquattro stazioni e fermate attive al servizio passeggeri.

La maggior parte di esse sono state concepite, progettate e costruite nelle diverse fasi della sua costruzione. L'ubicazione degli scali risente quindi della politica ferroviaria di fine Ottocento di soddisfare ogni agglomerato urbano che fosse attraversato dalla strada ferrata.

Classificazione modifica

L'attuale gestore, FerrovieNord, ha riorganizzato le stazioni classificandole in tre categorie sulla base del flusso passeggeri e dell'infrastruttura presente[1]. Esse si possono quindi distinguere in:

  • stazioni principali;
  • stazioni secondarie;
  • fermate.

Della prima categoria appartengono le stazioni di testa, quindi Brescia ed Edolo, e quella di Iseo. La seconda categoria è composta da tutte le stazioni che possono essere utilizzate per gli incroci, mentre appartengono alla definizione di fermata tutte le altre. Gli scali di Bornato-Calino, Breno e Pisogne, pur essendo classificati come secondari, sono capolinea di alcune corse. Dal 15 giugno 2008 al 12 giugno 2010 anche Castegnato, pur essendo qualificata come fermata, è stata capolinea di un servizio regionale di ridotto percorso[2].

Architettura modifica

Dal punto di vista architettonico, anche i fabbricati viaggiatori risentono dello stile e delle funzionalità che i progettisti impressero loro al momento della costruzione. Perseguendo il duplice scopo di ridurre i costi di progettazione e di servire meglio l'utenza, gli edifici furono progettati in maniera sobria e razionale adottando criteri uniformi[3]. Di conseguenza, la varietà stilistica e volumetrica degli edifici è frutto delle scelte progettuali dei costruttori originali, effettuate ragionando sulla situazione geografica ed economica del tempo.

Ad esclusione di quello della stazione di Brescia e della originaria stazione di Iseo-Porto, lo stile architettonico dei fabbricati si può distinguere in due insiemi:

  • quello delle stazioni secondarie, le quali erano destinati al movimento delle persone e delle merci;
  • quello delle fermate, le quali erano destinate al solo servizio viaggiatori[4].

Tutti gli edifici sono comunque caratterizzati da un corpo di fabbrica in muratura a pianta rettangolare dotato di due livelli fuori terra. Il primo piano era riservato all'alloggio del personale, generalmente il capostazione o l'assuntore[5], mentre il piano terra era destinato al servizio viaggiatori. I due livelli sono generalmente separati da una fascia marcapiano e sono distinguibili dall'esterno grazie all'uso di due colori diversi: l'arancio-mattone e il bianco-giallo. Nei pressi del corpo principale era ubicato il fabbricato cessi, tutt'oggi presente in alcune stazioni[6].

Le stazioni secondarie modifica

Ai fabbricati delle stazioni di tipo secondario furono applicate due tipologie stilistiche: di prima e di seconda classe. Fa eccezione la linea Brescia-Paderno e la dismessa Paderno-Monterotondo-Iseo: i costruttori previdero un unico modello di edificio, in grado di ospitare sia il movimento merci sia quello di persone.

Per quanto riguarda i fabbricati viaggiatori di prima classe, essi sono presenti nei quattro nodi storici della linea: Iseo, Pisogne, Breno ed Edolo. Il lato maggiore ha una lunghezza di 19,10 metri, mentre il lato minore è lungo 9,40 metri. Le aperture sono cinque, simmetriche su entrambi i fronti e per entrambi i livelli. Il primo piano è dotato di due appartamenti in cui alloggiavano il capostazione di prima classe e quello di seconda classe, mentre il piano terra originariamente era dotato di sale riservate al movimento, all'attesa dei passeggeri (di prima e seconda classe), al deposito bagagli e alla biglietteria. Per questo motivo sono presenti cinque ingressi dal lato ferrovia[7].

I fabbricati viaggiatori di seconda classe sono posizionati laddove i progettisti della SNFT programmarono la possibilità di dover far fronte ad un traffico merci di livello considerevole, ma non tale da poter giustificare un edificio dalle dimensioni previste dalla prima classe. Il lato maggiore, parallelo alla linea ferroviaria, era lungo 15,10 metri, mentre il lato minore era lungo 7,90 e il tetto era a quattro spioventi. Al primo piano, l'appartamento era riservato all'abitazione del capostazione o dell'assuntore, mentre il piano terra era dotato di deposito, sala d'attesa, biglietteria, sala movimento e quattro ingressi lato ferrovia[8].

Le stazioni della originaria Brescia-Iseo, invece, erano dotate di un fabbricato viaggiatori di diversa dimensione. Il tetto era a quattro spioventi mentre il lato maggiore era lungo 14 metri e quello minore era largo 10,90. Le aperture, simmetriche per entrambi i fronti e livelli, erano tre: al piano terra si trovavano l'ufficio movimento/biglietteria, la sala d'attesa e il deposito bagagli. Originariamente, l'esterno era ornato dalla presenza di mattoni a vista sia per la fascia marcapiano utilizzata per distinguere i due livelli sia per le incorniciature delle finestre. Al 2008, nell'unica stazione ancora attiva, quella di Castegnato, tali ornamenti risultano intonacati e si presentano con una uniforme coloritura grigio chiaro.

Le fermate modifica

Le fermate furono situate nei pressi di piccoli centri abitati laddove gli abitanti, in caso di loro mancanza, avrebbero dovuto sobbarcarsi una trasferta per recarsi alla più vicina stazione[9].

Esse si presentano in due stili diversi: quello dell'originaria Brescia-Iseo e quello della SNFT.

Nel primo caso l'edificio è a pianta rettangolare, a due livelli fuori terra e con tetto a due spioventi. Le aperture su entrambi i lati maggiori sono tre, simmetriche per ogni fronte e livello. Il sottotetto è illuminato da due abbaini, posti sul lato minore. Quest'ultimo è lungo 8,10 metri, mentre il lato maggiore, disposto parallelamente alla linea ferroviaria, è lungo 12,80. Il primo piano era abitazione dell'assuntore o del capostazione, mentre al piano terra si trovava l'ufficio movimento con biglietteria, la sala d'attesa e il deposito bagagli.

Le fermate costruite dalla SNFT sono più piccole della tipologia precedente. Il lato maggiore è lungo 12 metri, mentre il lato minore è lungo 5,90. Sul lato opposto a quello della ferrovia è presente un vano scala che collega l'appartamento dell'assuntore, ubicato al primo piano, con una sala al piano terra adibita a cucina. Il piano terra è dotato anche di sala d'attesa e di un ambiente riservato all'ufficio movimento e alla biglietteria. Esiste una variante architettonica in cui l'edificio si presenta unito ad un secondo corpo di fabbrica, ad un piano e dotato di un'unica stanza, che nello sviluppo in altezza permette l'esistenza di una terrazza, utilizzata dall'appartamento del custode[10].

Elenco delle stazioni modifica

Tronco Brescia-Paderno-Bornato modifica

Comprende le stazioni del vecchio tracciato della Brescia-Iseo ancora utilizzato (Brescia-Paderno) e quello che originariamente era il raccordo fra questa e la Iseo-Rovato. In ordine alfabetico, esse sono:

Tronco Iseo-Bornato-Rovato modifica

I convogli Trenord della Brescia-Iseo-Edolo sono instradati sulla Iseo-Bornato e fermano generalmente lungo le seguenti stazioni:

Ad esse si aggiungono le seguenti stazioni attive del raccordo Bornato-Rovato:

Tronco Iseo-Edolo modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazioni della Iseo-Edolo.

Lungo i 78 km della linea ferroviaria sono attive le seguenti stazioni:

Scali merci modifica

Per servire il trasporto combinato tra treni e chiatte erano presenti due imbarcaderi collegati alla linea ferroviaria, entrambi non più attivi:

  • imbarcadero di Iseo;
  • imbarcadero di Pisogne.

Nel corso della sua storia, l'imbarcadero di Iseo ha cambiato posizione. Fino al 1922, era ubicato dopo la stazione di testa della Brescia-Iseo, al termine dell'attuale viale della Repubblica. Da quell'anno, invece, fu posizionato tra le attuali via Per Rovato e via Airone.

Stazioni soppresse o dismesse modifica

Note modifica

  1. ^ FerrovieNord: Ramo Brescia-Iseo-Edolo (PDF), su ferrovienord.it. URL consultato il 13 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2008).
  2. ^ LeNord: Orari della Brescia-Iseo-Edolo valido dal 15 giugno al 13 dicembre 2008 (PDF) [collegamento interrotto], su fnmgroup.it. URL consultato il 31 agosto 2008.
  3. ^ Antonio Burlotti. Stazioni e fermate della Brescia/Iseo/Edolo. Pag. 287
  4. ^ sulla suddivisione in tipologie delle stazioni vedi Antonio Burlotti. Stazioni e fermate della Brescia/Iseo/Edolo. Pag. 283.
  5. ^ Nell'ambito della relazione contrattuale con la Società Nazionale Ferrovie e Tramvie, l'assuntore era un libero professionista il cui compito era la custodia, per conto della Società Nazionale, dei fabbricati e del tratto di ferrovia di sua competenza. Vedi Novecento provagliese, 1993, 5, p. 23.
  6. ^ Antonio Burlotti. Stazioni e fermate della Brescia/Iseo/Edolo. Pagg. 287-289
  7. ^ Antonio Burlotti. Stazioni e fermate della Brescia/Iseo/Edolo. Pag. 296
  8. ^ Antonio Burlotti. Stazioni e fermate della Brescia/Iseo/Edolo. Pag. 288
  9. ^ Antonio Burlotti. Stazioni e fermate della Brescia/Iseo/Edolo. Pag. 297
  10. ^ Antonio Burlotti. Stazioni e fermate della Brescia/Iseo/Edolo. pp. 298

Bibliografia modifica

  • Antonio Burlotti. Stazioni e fermate della linea ferroviaria Brescia/Iseo/Edolo, in Mauro Pennacchio. La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica. Marone, Fdp Editore, 2006. ISBN 88-902714-0-X
  • Cattaneo Luisa, Cristiani Paola. Il treno. Novecento provagliese, 1993, 5, 22-26.