Stewart Granger

attore britannico naturalizzato statunitense (1913-1993)
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Stewart Granger, pseudonimo di James Lablache Stewart (Londra, 6 maggio 1913Santa Monica, 16 agosto 1993), è stato un attore britannico naturalizzato statunitense.

Stewart Granger nel 1946
Premio Targa d'oro 1956

Biografia modifica

Nato da James Stewart, un funzionario londinese, e da Frederica Lablache, i suoi nonni paterni erano scozzesi (il suo cognome d'arte, Granger, è quello della nonna), mentre, per parte materna, era pronipote in linea diretta del grande basso italiano della prima metà dell'Ottocento, Luigi Lablache (il quale a sua volta era nato a Napoli nel 1794 da padre francese e da madre irlandese). Dopo gli studi compiuti presso l'Epsom College nel Surrey, fece il suo debutto nel mondo del cinema inglese nel 1933 con il film A Southern Maid. Adottò il nome d'arte di Stewart Granger per evitare di essere confuso con il quasi omonimo collega statunitense James Stewart[1] e ottenne il suo primo ruolo importante con il film L'uomo in grigio (1943), pellicola con la quale s'impose come uno dei più interessanti giovani attori del panorama cinematografico inglese.

 
Granger nel trailer di Il prigioniero di Zenda di Richard Thorpe (1952)

Nei primi anni cinquanta Granger si trasferì a Hollywood, dove diventò il protagonista di una serie di pellicole di avventura e di cappa e spada, favorito dalla sua voce teatrale, dalla sua statura (191 cm) e dal suo portamento solenne ed elegante. Tra i film da lui interpretati sono da ricordare Le miniere di re Salomone (1950), Scaramouche (1952), Il prigioniero di Zenda (1952), La regina vergine (1953), Lord Brummell (1954).

Ottenuta nel 1956 la cittadinanza statunitense, Granger continuò ad essere interprete di film d'avventura, drammatici e sentimentali, dimostrando il suo talento di attore anche in ruoli leggeri. Oltre al già citato Scaramouche, interpretò infatti le commedie La capannina (1957), al fianco di Ava Gardner e David Niven, e Pugni, pupe e pepite (1960), accanto a John Wayne e Capucine.

Durante gli anni sessanta, Granger proseguì la propria carriera dapprima in Italia, dove recitò da protagonista nel kolossal Sodoma e Gomorra (1962), e quindi in Germania, dove interpretò il ruolo di Old Surehand in tre film western tratti dalle novelle dell'autore tedesco Karl May, Là dove scende il sole (1964), Danza di guerra per Ringo e Surehand - Mano veloce (1965), a fianco dell'attore francese Pierre Brice, nella parte del capo indiano Winnetou.

Lavorò con Pierre Brice e con Lex Barker, un altro protagonista dei film di Karl May, in Spie contro il mondo (1966). Partecipò inoltre a La grande sfida a Scotland Yard (1966), uno dei film della serie basata sui racconti di Edgar Wallace, molto popolare in Germania negli anni sessanta. Verso la fine della carriera, Granger recitò anche in una soap opera tedesca dal titolo L'eredità dei Guldenburg (1987).

 
L'attore nel 1955 con la moglie Jean Simmons

Vita privata modifica

Granger è morto all'età di 80 anni a causa di un tumore.

L'attore è stato sposato tre volte:

  • dal 1938 al 1948 con Elspeth March, dalla quale ebbe due figli, Jamie e Lindsey;
  • dal 1950 al 1960 con la collega Jean Simmons, dalla quale ebbe una figlia, Tracy;
  • dal 1964 al 1969 con Caroline LeCerf, dalla quale ebbe la figlia Samantha.

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Riconoscimenti modifica

Doppiatori italiani modifica

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Stewart Granger è stato doppiato da:

  • Emilio Cigoli in L'uomo in grigio, Il mio amore vivrà, Racconto d'amore, Adamo ed Evelina, I tre soldati, L'immagine meravigliosa, Inferno bianco, Scaramouche, Il prigioniero di Zenda, Salomè, La regina vergine, I fratelli senza paura, Lord Brummell, Fuoco verde, Il covo dei contrabbandieri, I perversi, L'ultima caccia, Sangue misto, La capannina, L'arma della gloria, La tigre, Tutta la verità, Il complice segreto, Sodoma e Gomorra, La congiura dei dieci, Il giorno più corto, 5 per la gloria, Tiro a segno per uccidere
  • Gualtiero De Angelis in Madonna delle 7 lune, Zingari, Pugni, pupe e pepite
  • Giorgio Piazza in A 009 missione Hong Kong, Surehand, I 4 dell'Oca selvaggia
  • Renato Turi in New York Press, operazione dollari, L'ultimo safari
  • Pino Locchi in Requiem per un agente segreto
  • Giuseppe Rinaldi in La grande sfida a Scotland Yard
  • Carlo D'Angelo in Le miniere di re Salomone
  • Sandro Pellegrini in La signora in giallo
  • Gianni Musy in Passione sotto la cenere
  • Michele Gammino in Salomè (ridoppiaggio non più in uso)
  • Elio Zamuto in Danza di guerra per Ringo (ridoppiaggio)

Note modifica

  1. ^ Roger Moore, Il mio nome è Bond, Gremese, 2009, pag. 95

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Collegamenti esterni modifica

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