Sthiramati (475?-555?; cinese: 安慧, Ānhuì; giapponese: An'ne; coreano: 안혜 Anhye; vietnamita: An huệ; tibetano: Blo gros brtan pa) è stato un filosofo buddista indiano di scuola Yogācāra, che operò principalmente presso l'università-monastero buddista di Valabhī (anche Vallabhī; India nordoccidentale, oggi nel Gujarat) ma anche probabilmente presso quello di Nālandā (pochi chilometri a Nord di Rājagṛha-Rajgir).

Viene detto discepolo di Vasubandhu e di Guṇamati. Scrisse alcuni commentari ad opere di indirizzo Yogācāra, come il Mahāyānasūtrālaṃkāra e il Madhyāntavibhāga, nonché al Triṃśikā di Vasubandhu, e di confutazione delle dottrine del sarvāstivādin Saṃghabhadra.

Gli vengono attribuiti:

  • il Mahāyānâbhidharma-samuccaya-vyākhyā (16 fascicoli)
  • il Mūla-madhyamaka-saṃdhinirmocana-vyākhyā (18 fascicoli)
  • il Pañca-skandha-prakaraṇa-vaibhāṣya (1 fascicolo).
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