Sud-Kasai

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Il Sud-Kasai[1] (in francese: Sud-Kasaï) fu uno Stato secessionista senza riconoscimento internazionale all'interno della Repubblica del Congo (l'attuale Repubblica Democratica del Congo) che fu semi-indipendente tra il 1960 e il 1962.

Sud-Kasai
Sud-Kasai – Bandiera
Sud-Kasai - Stemma
Sud-Kasai - Localizzazione
Sud-Kasai - Localizzazione
Il Sud-Kasai (in rosso all'interno) del Congo-Léopoldville nel 1961, confinante a sud con lo Stato secessionista del Katanga
Dati amministrativi
CapitaleBakwanga
Politica
Forma di Stato
Forma di governo
Nascita9 agosto 1960 con Albert Kalonij
CausaSecessione unilaterale dalla Repubblica del Congo
Fine5 ottobre 1962 con Albert Kalonij
CausaDissoluzione e riassorbimento nella Repubblica del Congo
Territorio e popolazione
Economia
ValutaFranco congolese
Mappa del Congo-Léopoldville nel 1961 durante la Crisi del Congo. Il Sud-Kasai è in giallo.
Evoluzione storica
Preceduto daRepubblica del Congo (Léopoldville)
Succeduto daRepubblica del Congo (Léopoldville)
Ora parte diBandiera della RD del Congo Repubblica Democratica del Congo

Storia modifica

Con l'indipendenza del Congo belga nel 1960, inizialmente la regione fu proposta solo come provincia, il Sud-Kasai cercò di ottener la completa autonomia similarmente al vicino Katanga, altra ricca regione mineraria anch'essa secessionista, durante i disordini politici successivi all'indipendenza del paese, conosciuti col nome di Crisi del Congo. Tuttavia, al contrario del Katanga, il Sud-Kasai non dichiarò esplicitamente la sua piena indipendenza dalla Repubblica del Congo.

Il leader del Sud-Kasai, Albert Kalonji, che prima della decolonizzazione aveva rappresentato la fazione MNC-K (Mouvement national Congolais-Kalonj) del Mouvement national Congolais, sfruttò le tensioni etniche createsi tra il suo gruppo etnico, i Baluba, e il gruppo etnico dei Bena-Lulua per creare uno Stato Luba-centrico nel cuore delle zone abitate dall'etnia nella zona sud-orientale del Kasai. Con lo scoppio della violenza settaria nel Paese. lo Stato dichiarò la sua secessione dal Congo il 9 agosto 1960 e chiese ai Baluba che vivevano nel resto del Congo di ritornare alla loro "terra natia". Kalonji venne nominato presidente.

Il governo del Sud-Kasai dichiarò di essere uno Stato federato del Congo, ed esercitò un alto grado di autonomia regionale ma arrivò persino a creare una propria costituzione e i propri francobolli. Lo Stato, appoggiato da forze straniere (in particolare il Belgio), e finanziato dall'esportazione di diamanti, fronteggiò numerose crisi, incluse quelle causate dalla massiccia emigrazione di rifugiati Luba, ma il suo governo divenne, col passare del tempo, sempre più militarista e repressivo.

La fine della secessione del Sud-Kasai è solitamente collegata all'arresto di Albert Kalonij nel dicembre 1961 o al colpo di Stato anti-Kalonij del 1962 e al successivo l'arrivo delle truppe governative.

Note modifica

  1. ^ ZAIRE in Enciclopedia Treccani, su treccani.it.
    «La profonda crisi politica seguita all'indipendenza si aggravò dopo l'uccisione di Lumumba (17 gennaio 1961) con il persistere dei tentativi di secessione regionalista: del Katanga, dichiarato indipendente da M. Ciombé nel luglio 1960 e sostenuto dai potenti interessi multinazionali dell'Union Minière (contro il governo secessionista si rivoltò la regione del Nord Katanga, colpita da una dura repressione); del Sud-Kasai, guidato dall'agosto 1960 da A. Kalonji e J. Ngalula; della regione di Stanleyville dove la secessione, proclamata da A. Gizenga nell'ottobre 1960, durò apertamente sino all'agosto 1961.»

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