Tête de l'Homme

Montagna delle Alpi Cozie

La Tête de l'Homme (3202 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi Cozie, situata sul confine tra Francia ed Italia. Appartiene al gruppo dello Chambeyron.

Tête de l'Homme
La vetta della montagna vista da est.
StatiBandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Francia Francia
Regione  Piemonte
Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Provincia  Cuneo
Alpi dell'Alta Provenza
Altezza3 202 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate44°32′46.5″N 6°52′24.59″E / 44.54625°N 6.873497°E44.54625; 6.873497
Altri nomi e significatiBrec de l'Homme (FR)
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Tête de l'Homme
Tête de l'Homme
Mappa di localizzazione: Alpi
Tête de l'Homme
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Cozie
SottosezioneAlpi del Monviso
SupergruppoGruppo del Chambeyron in senso ampio
GruppoGruppo del Chambeyron propriamente detto
SottogruppoCresta dell'Aiguille de Chambeyron
CodiceI/A-4.1-A.1.c

Caratteristiche modifica

 
Il gruppo dello Chambeyron da est.

Si trova sullo spartiacque alpino principale, a cavallo tra l'italiana valle Maira e la francese valle dell'Ubaye. Dal versante italiano la vetta è in comune di Acceglio, mentre da quello francese è nel comune di Saint-Paul-sur-Ubaye.

La cresta alpina principale scende in direzione sud-sud-ovest dalla Testa del Vallonetto al col de Marinet (2785 m), da dove risale alla vetta; di qui la cresta ridiscende al passo di Terre Nere (3035 m), risale alla cima del Point Fond de Chambeyron, riscende ad un colletto e raggiunge la Tête de la Frema. Dalla vetta dirama in direzione ovest una dorsale secondaria, che piegando poi a nord-ovest raggiunge l'Aiguille de Chambeyron.

Dal punto di vista geologico, la montagna appartiene al complesso brianzonese, e risulta composta da scisti calcarei ed ardesiaci, e calcari marmorei, di età compresa tra l'Eocene inferiore ed il Cretaceo superiore.[1]

Il nome significa testa dell'uomo in francese.

Ascensione alla vetta modifica

La via normale si sviluppa sul versante sud-ovest, dal lato francese.

L'avvicinamento dalla val Maira ha inizio dalla frazione Chiappera di Acceglio; da qui si sale al rifugio Stroppia, indi al vallonasso di Stroppia, che si risale fino al bivacco Barenghi, che può fungere da punto d'appoggio. Dal bivacco si raggiunge il soprastante colle Gippiera (2927 m), posto tra la Tête de la Frema ed il Brec de Chambeyron. Da qui vi sono due possibilità: o scendere al sottostante lago dei 9 colori, costeggiandolo ad ovest fino ad arrivare ai piedi della parete sud-ovest; oppure traversare a mezza costa, fino alla conca ai piedi del versante sud-ovest della montagna. Qui giunti, si risale un canale obliquo (pendenza di 35° circa) fino a sbucare in cresta, da dove si raggiunge la vetta con facile arrampicata. Il percorso è di tipo alpinistico, con grado di difficoltà valutato in F senza neve, e F+ con il canale terminale innevato.[2]

È possibile avvicinarsi anche dal versante francese, raggiungendo il lago dei 9 colori dalla frazione Fouillouse di Saint-Paul-sur-Ubaye per il vallone dello Chambeyron, appoggiandosi eventualmente al rifugio Chambeyron.[3]

Note modifica

  1. ^ Carta Geologica d'Italia scala 1:100.000 - foglio 78-79 - Argentera-Dronero Archiviato il 14 marzo 2012 in Internet Archive.
  2. ^ Andrea Parodi - via normale alla Tête de l'Homme Archiviato il 31 gennaio 2009 in Internet Archive., dal suo libro Nelle Alpi del sole (cfr. bibliografia)
  3. ^ Si tratta dello stesso avvicinamento che si effettua per la Tête de la Frema

Bibliografia modifica

  • Andrea Parodi, Nelle Alpi del sole, Parodi Editore, Arenzano (GE), 2005, ISBN 88-88873-06-6
Cartografia

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