Tebaldo Bigliardi
Tebaldo Bigliardi (Catanzaro, 5 febbraio 1963) è un ex calciatore italiano, di ruolo difensore.
Tebaldo Bigliardi | ||
---|---|---|
Bigliardi all'Atalanta nella stagione 1991-1992 | ||
Nazionalità | Italia | |
Altezza | 182[1] cm | |
Peso | 72[1] kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Difensore | |
Termine carriera | 1996 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-19?? | Palermo | |
Squadre di club1 | ||
1981-1986 | Palermo | 123 (0) |
1986-1990 | Napoli | 31 (0) |
1990-1993 | Atalanta | 91 (0) |
1993-1994 | → Palermo | 21 (1) |
1994-1995 | Atalanta | 13 (0) |
1995-1996 | Leffe | 12 (0) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Carriera modifica
Giocatore modifica
Calabrese di nascita, crebbe nel settore giovanile del Palermo. Durante tale esperienza fu allenato da Zdeněk Zeman e divenne un pupillo del tecnico boemo.[2]
Esordì in prima squadra nel campionato di Serie B 1981-1982, subentrando a Mauro Di Cicco al 87’ della quarta giornata di campionato (SPAL 1-1 Palermo). Gioca la prima da titolare nel mese di marzo contro la Cavese (0-0). A fine campionato colleziona 7 presenze complessive. Nella stagione 1982/1983 si impone come titolare, giocando 30 partite tra campionato e Coppa Italia. Nel 1984 il Palermo retrocede, dopo più di 40 anni, in Serie C. Bigliardi contribuisce all’immediata promozione in Serie B con 29 presenze nel campionato di Serie C1 1984-1985. Nel 1986 fu coinvolto nello scandalo calcioscommesse rimediando una squalifica di un mese.[3]
Dopo oltre 135 presenze, lascia il Palermo. Fu scelto da Pierpaolo Marino per completare il reparto difensivo del Napoli di Diego Armando Maradona. Esordisce in Serie A il 12 ottobre 1986 a Genova, contro la Sampdoria (1-2 finale), subentrando al 88’ a Luigi Caffarelli. Chiude la stagione con 10 presenze (7 in Coppa Italia e 3 in Campionato). Contribuendo alla storica “doppietta”, vincendo lo scudetto e la Coppa Italia 1986-1987, giocando da titolare la finale di ritorno contro l’Atalanta. Il 16 settembre 1987 debutta in Coppa dei Campioni allo Stadio Santiago Bernabéu contro il Real Madrid (2-0). Il 17 maggio 1989 vince la Coppa UEFA 1988-1989, sostituendo Careca a venti minuti dalla fine contro lo Stoccarda. Nel 1989-1990 contribuisce, con 7 presenze, alla vittoria del secondo scudetto personale e del Napoli.
Nell’estate 1990, dopo 59 presenze con i partenopei, viene ceduto all’Atalanta. Nella stagione 1990-1991 colleziona 30 presenze in Serie A 1990-1991, 1 in Coppa Italia e 7 in Coppa UEFA 1990-1991. In quest’ultima competizione la Dea, (dopo aver eliminato Dinamo Zagabria, Fenerbahçe e Colonia) esce ai quarti di finale contro l’Inter. Nella stagione 1991-1992 realizza il suo primo goal in carriera: in Coppa Italia 1991-1992 contro la Juventus agli ottavi di finale (3-1 per i piemontesi).
Inizia la stagione 1993-1994 in A con l’Atalanta. Dopo aver collezionato 10 presenze da titolare nelle prime 10 giornate viene ceduto in prestito al Palermo nella sessione di novembre del calciomercato. Tornato a vestire la maglia rosanero, contribuisce alla salvezza dei siciliani nel campionato di Serie B 1993-1994 con 21 presenze e 1 goal (al Monza). Dopo aver disputato la stagione 1994-1995 in B con gli atalantini, chiude la carriera in Serie C1 1995-1996 con la maglia del Leffe.
Dopo il ritiro modifica
Dopo il ritiro ha gestito un agriturismo in provincia di Messina.[4]
Palmarès modifica
Competizioni nazionali modifica
- Coppa Italia: 1
- Napoli: 1986-1987
Competizioni internazionali modifica
- Coppa UEFA: 1
- Napoli: 1988-1989
Note modifica
- ^ a b Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 7 (1990-1991), Panini, 18 giugno 2012, p. 28.
- ^ Massimo Norrito, 'Sigarette, briscola e manie, vi racconto Sdenko il muto', in la Repubblica, 7 febbraio 2004.
- ^ (EN) Sentences of the C.A.F. (Federal Court of Appeal) on the betting scandal Rsssf.com
- ^ Ecco cosa fanno le glorie di 25 anni fa: Garella il manager, Sola l'operaio e De Napoli... Archiviato il 13 maggio 2012 in Internet Archive. Tuttonapoli.net, 10 maggio 2012
Collegamenti esterni modifica
- (DE, EN, IT) Tebaldo Bigliardi, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.