La Tecnis S.p.A. è un'azienda italiana operante nel settore delle costruzioni di opere infrastrutturali, con sede a Tremestieri Etneo, comune della città metropolitana di Catania.

Tecnis
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione1997
Sede principaleTremestieri Etneo
SettoreEdilizia, General contractor[1]
ProdottiInfrastrutture civili
Fatturato296.869.000 €[1] (2017)
Dipendenti492[1] (2017)
Sito webwww.tecnis.it/

Storia modifica

L'azienda viene fondata nel 1997 e fin da subito, si afferma come una delle maggiori realtà imprenditoriali regionali e nazionali nel settore delle costruzioni, aggiudicandosi numerosi appalti in Italia e all'estero: nel 2014 secondo la classifica elaborata dalla testata Il Sole 24 Ore sulle prime 50 imprese italiane di costruzione, la Tecnis figura al quindicesimo posto nella graduatoria, facendo di essa la prima del settore nell'Italia meridionale.[2]

Nel 2015 l'azienda etnea viene interessata dall'inchiesta giudiziaria sull'ANAS denominata Dama Nera aperta dalla Procura della Repubblica di Roma.[3] All'inchiesta della procura capitolina, fa seguito il provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Catania, che delibera il sequestro della Tecnis. Le vicende giudiziarie, destituite di ogni fondamento, hanno però avuto ripercussioni sulle attività dell'azienda, cagionando il blocco dei cantieri e la cassa integrazione guadagni per i suoi dipendenti.[4]

Per l'azienda, nel frattempo commissariata, la Prefettura di Catania nomina il prof. Saverio Ruperto commissario straordinario[5]; nel 2017 il Tribunale di Catania, su richiesta della Procura, dispone il dissequestro dell'azienda che viene così restituita ai legittimi proprietari, dopo che accurate indagini, hanno ritenuto del tutto infondate le accuse a loro carico, scagionandoli da ogni accusa.[6]; dopo il dissequestro deciso dal tribunale siciliano, il Ministero dello sviluppo economico ha ammesso l'azienda all'amministrazione straordinaria per il salvataggio e rilancio delle grandi aziende in crisi in applicazione del D.L. 347/2003, e confermato Ruperto quale commissario straordinario[7], in modo da poter consentire la ripresa delle sue attività.

Informazioni e dati modifica

Tecnis S.p.A., con capitale sociale di euro 32 milioni, operante nel settore delle costruzioni di opere infrastrutturali, è specializzata nella costruzione di strade, autostrade, ferrovie, metropolitane, edilizia sanitaria, parcheggi, interporti e infrastrutture marittime, e conta un organico medio di 350 dipendenti.[8]

Nel 2012 aveva 1.250 dipendenti complessivi e realizzava un fatturato di 350 milioni di euro.[9]

L'impresa etnea è presente sia sul mercato nazionale che internazionale, ed oltre la sede legale di Tremestieri, conta una filiale italiana a Roma e tre all'estero (Emirati Arabi Uniti, Romania, Tunisia).

Note modifica

  1. ^ a b c Scheda impresa "Tecnis S.p.A." - Ministero dello Sviluppo Economico (PDF), su mise.gov.it. URL consultato il 28 ottobre 2017.
  2. ^ Dossier Edilizia e Territorio - Il Sole24Ore, numero 10, ottobre 2014 (PDF), su vezzola.com. URL consultato il 10 giugno 2017.
  3. ^ Inchiesta Anas: in manette i vertici di Tecnis, in R.it Palermo, 22 ottobre 2015. URL consultato il 10 giugno 2015.
  4. ^ Tecnis, firmato l'accordo per la cassa integrazione per i dipendenti, in Gds.it, 29 dicembre 2015. URL consultato il 10 giugno 2017.
  5. ^ Tecnis, si è insediato il commissario Ruperto, in LiveSicilia Catania, 10 dicembre 2015. URL consultato il 10 giugno 2017.
  6. ^ Tecnis, il tribunale di Catania restituisce i beni ai proprietari, in Gds.it, 21 marzo 2017. URL consultato il 10 giugno 2017.
  7. ^ Apertura della procedura di amministrazione straordinaria e nomina del commissario straordinario delle societa' Tecnis S.p.A., Uniter Consorzio Stabile a r.l. in liquidazione, Tiburtina S.c. a r.l., San Marco S.c. a r.l.. (17A04117) (GU Serie Generale n.141 del 20-06-2017, p. 141), su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 28 ottobre 2017.
  8. ^ A. Condorelli, La scheda delle imprese sequestrate, in LiveSicilia Catania, 23 febbraio 2016. URL consultato il 10 giugno 2017.
  9. ^ N. Amadore, Cogip si consolida nelle infrastrutture, in Il Sole24Ore, 10 dicembre 2013. URL consultato il 10 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2017).

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica