Tennis Club Juventus

Antica società tennistica italiana
Tennis Club Juventus
Tennis
Segni distintivi
Colori sociali Bianco e nero
Simboli zebra
Dati societari
Città Torino
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione ITF
Federazione FIT
Fondazione 1923
Scioglimento 1949
Presidente Edoardo Agnelli
(1923-1935)
Enrico Craveri e Giovanni Mazzonis
(1935-1936)
Emilio de la Forest de Divonne
(1936-1941)
Piero Dusio
(1941-1949)
Allenatore informazione sconosciuta
Impianto sportivo Campo Juventus
(1923-1939)[1]
Stadio Tennistico Juventus[2]
(1942-1949)
(5 000[3] posti)
Palmarès
Titoli nazionali 3 Campionati di Serie A1 maschili FIT
1 Campionato italiano assoluto per squadre FIT

Il Tennis Club Juventus, anche noto come Tennis Juventus o come Juventus Torino, fu una società tennistica italiana con sede a Torino. Sezione nella disciplina dell'azienda polisportiva Juventus – Organizzazione Sportiva S.A. istituita nel 1923 – una delle più antiche dell'associazione[1][3] –, partecipò in diversi campionati nazionali a squadre organizzati dalla Federazione Italiana Tennis (FIT), ottenendo successo. Attiva per oltre un ventennio, dopo la fine della seconda guerra mondiale in Europa e in seguito a difficoltà in ambito finanziario, si scisse della polisportiva, liquidata alla fine degli anni 1940, e dopo essere stata ristrutturata, acquisì un status societario indipendente sotto il nome di Sporting Club[4] fino a metà degli anni 1960, anno in cui venne infine fusa al Circolo «La Stampa», costituendo il Circolo della Stampa – Sporting.[5]

Storia modifica

Costituita nel 1923 per iniziativa dell'allora presidente della Juventus, Edoardo Agnelli, aveva sede all'interno del stadio della squadra di calcio sito a Corso Marsiglia. Nel 1942 si trasferì all'allora corso IV Novembre, dove fu costruito il primo scenario tennistico in Italia, assorbendo nel frattempo la società Nord Tennis.[3] Si aggiudicò il campionato maschile della Serie A1, all'epoca la principale manifestazione per club nel Paese organizzata dalla Federazione Italiana Tennis (FIT), negli anni 1927, 1947 e 1948[6] oltreché il campionato assoluto per squadre FIT nel 1946, facendone tra i massimi esponenti della disciplina nel panorama nazionale durante il secondo dopoguerra.

Diretta durante gli anni trenta e quaranta dal Novecento dall'ex calciatore Giuseppe Hess[1][7] e rinominata Circolo Tennis Juventus in seguito al processo d'italianizzazione instaurato dal regime fascista, riprenderà l'antica denominazione dopo la seconda guerra mondiale.[8][9] La sezione tennistica — l'unica ancora attiva, assieme a quella calcistica, in seno alla polisportiva Juventus O.S.A., da cui sarà in seguito scissa — confluì dal 1º luglio 1949, dopo la liquidazione della succitata polisportiva,[10] sotto l'egida della Società Iniziative Sportive (S.I.S.), un'associazione di sportivi torinesi presieduta dall'allora imprenditore e dirigente sportivo Ferruccio Novo;[11][12] venne ulteriormente ricostituita e gestita come organizzazione indipendente sotto la denominazione di Sporting Club[4] fino al 1966, anno in cui venne infine fusa al Circolo «La Stampa», dando vita al Circolo della Stampa – Sporting.[5]

Strutture modifica

 
Vista aerea dello Stadio Tennistico Juventus, rinominato «Stadio del Tennis» dopo il cambio di proprietà subìto alla fine degli anni 1940. Nella foto, durante un incontro di Coppa Davis 1953

Il Tennis Club Juventus ebbe come suo primo impianto casalingo un campo adiacente sito all'interno dello stadio di Corso Marsiglia — allora in uso dalla sezione calcistica bianconera — il cui usò dalla sua fondazione nel 1923 al 1939,[1] dopodiché si trasferì al Stadio Tennistico Juventus, un moderno impianto in terra battuta rossa capace di 5 000 posti a sedere,[3][2] sito all'interno del polifunzionale Circolo Sportivo Juventus, dove si trovava la sede sociale della Juventus O.S.A., il cui usò sino alla chiusura in 1949.[3][13]

Nel corso degli anni le sedute d'allenamento della squadra erano svolte sia nel campo principale che in quelli adiacenti dei citati scenari.[14][15]

Tennisti modifica

Tra i tennisti di maggior prestigio che difesero la squadra bianconera ci sono Pier Giovanni Pietra, Emanuele Sertorio, Mario Sertorio, Gianni Cucelli e Carlo Sada.[6][16]

Palmarès modifica

1927; 1947; 1948
1946

Note modifica

  1. ^ a b c d La «Juventus», in La Stampa, 1º aprile 1931, p. 2. URL consultato il 10 dicembre 2014 (archiviato il 24 settembre 2015).
  2. ^ a b Stadio Tennistico « Juventus », in La Stampa, 27 settembre 1942, p. 2. URL consultato il 25 luglio 2015 (archiviato il 15 giugno 2018).
  3. ^ a b c d e In Corso IV Novembre impianti sportivi in via di realizzazione per le nuove attività della Juventus, in La Stampa, 11 marzo 1941, p. 4. URL consultato il 19 novembre 2011 (archiviato il 15 giugno 2018).
  4. ^ a b Anche noto come Sporting Club Torino, cfr. Favorito lo Sporting Club ai campionati di tennis, in Nuova Stampa Sera, 10 novembre 1949, p. 1. URL consultato il 19 novembre 2014 (archiviato il 24 settembre 2015).
  5. ^ a b Storia del Circolo della Stampa, su sporting-to.com. URL consultato il 18 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2007).
  6. ^ a b Serie A1: Albo d'oro, in Federazione Italiana Tennis. URL consultato il 18 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2017).
  7. ^ La nuova direzione della Juventus, in Stampa Sera, 16 ottobre 1941, p. 4. URL consultato il 5 luglio 2015 (archiviato il 24 settembre 2015).
  8. ^ Rino Cacioppo, Il bersaglio è Cancellotti, in Stampa Sera, 16 settembre 1985, p. 19. URL consultato il 17 giugno 2015 (archiviato il 18 giugno 2015).
  9. ^ Favorito lo Sporting Club ai campionati di tennis, in Nuova Stampa Sera, 10 novembre 1949, p. 1. URL consultato il 19 novembre 2014 (archiviato il 24 settembre 2015).
  10. ^ Iscritto con n. 1164, REA 514444, cfr. Ufficio del registro delle imprese, Società di capitali (PDF), Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Milano, 30 ottobre 2011, p. 22. URL consultato il 7 dicembre 2013 (archiviato il 30 ottobre 2011).
  11. ^ La gestione degli impianti di corso IV Novembre, in Nuova Stampa Sera, 22 marzo 1949, p. 1. URL consultato il 21 giugno 2015 (archiviato il 24 settembre 2015).
  12. ^ Attivo e passivo della 'Cisitalia', in La Stampa, 25 febbraio 1949, p. 2. URL consultato il 18 novembre 2011 (archiviato il 10 dicembre 2013).
  13. ^ Venchi, pp. 21-22.
  14. ^ Ha inizio domani il torneo del Tennis Juventus, in La Stampa, 31 maggio 1937, p. 4. URL consultato il 10 dicembre 2011 (archiviato il 12 gennaio 2014).
  15. ^ San Pietro, Vercelloni, pp. 9; 15.
  16. ^ Domenico Latagliata, Quando Laver s'inchinò a Pietrangeli, in La Stampa, 4 gennaio 2002, p. 46. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato il 24 settembre 2015).

Bibliografia modifica

Libri modifica

  • (ITEN) Silvio San Pietro e Matteo Vercelloni, Il nuovo stadio di Torino, con la collaborazione di Sergio Hutter, Torino, Edizioni L'Archivolto, 1990, ISBN 88-76-85038-4.

Pubblicazioni varie modifica

  • Cesare Venchi, “JUVENTUS„ il circolo sportivo, in Torino. Rivista mensile della città, vol. 24, n. 1, Comune di Torino, Editrice SATET, 15 marzo 1948.

Collegamenti esterni modifica

  • La storia, su sporting.to.it, Circolo della Stampa – Sporting ASD.
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