Teogene d'Ippona

vescovo di Ippona e martire (-256)

Teogene (... – Ippona, ...; fl. IV secolo) è un santo martire, venerato dalla Chiesa cattolica.

San Teogene

Martire

 
Nascita?
Morte? Ippona
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza26 gennaio

Dati storici e culto modifica

Nel 396, sant'Agostino pronunciò a Ippona un sermone, nel quale ricorda la presenza nella città di una memoria al martire Teogene.[1]

Storicamente, un vescovo di nome Teogene reggeva la diocesi di Ippona a metà del III secolo, e prese parte al concilio di Cartagine del 1º settembre 256 per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici; il suo nome figura al 14º posto nella lettera sinodale nota con il nome di Sententiae episcoporum.[2]

I martirologi medievali, tra cui il martirologio di Usuardo, identificarono il martire di cui parla sant'Agostino con il vescovo d'Ippona documentato nel 256, e posero la sua morte durante la persecuzione di Valeriano. La sua memoria fu fissata al 26 gennaio, assieme ad altri 36 martiri africani.[3]

Queste indicazioni furono inserite da Cesare Baronio nel Martirologio Romano. L'edizione italiana del 1955 commemora Teogene e gli altri santi con queste parole:[4]

«Ad Ippona, nell'Africa, i santi Teógene vescovo ed altri trentasei, i quali, nella persecuzione di Valeriano, disprezzando la morte temporale, conseguirono la corona dell'eterna vita.»

Tuttavia, l'identificazione tra i due personaggi e il martirio all'epoca dell'imperatore Valeriano non sono dati certi e incontestabili.[5]

Il Martirologio Romano, riformato a norma dei decreti del concilio Vaticano II, ha modificato la memoria del santo, eliminando ogni riferimento al suo episcopato e all'epoca del suo martirio, come pure la menzione degli altri 36 martiri:[6]

«A Ippona in Numidia nell'odierna Algeria, san Teógene, martire, sul quale sant'Agostino tenne un sermone.»

Note modifica

  1. ^ Discorso 273,7, www.augustinus.it (FR) Paul Monceaux, Histoire littéraire de l'Afrique chrétienne depuis les origines jusqu'à l'invasion arabe, Tome deuxième, Paris, 1902, p. 147.
  2. ^ (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 443.
  3. ^ (FR) Jacques Dubois, Le martyrologe d'Usuard. Texte et commentaire, Bruxelles, 1965, pp. 168-169.
  4. ^ Martirologio romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel 1749 da Benedetto XIV, quarta edizione italiana, Libreria editrice vaticana, 1955, p. 23.
  5. ^ Bibliotheca Sanctorum, vol. XII, col. 352. (FR) Serge Lancel, Hippo Regius, «Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXIV, Paris, 1993, col. 622.
  6. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 158.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Teogene d'Ippona, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
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