The Endless River

album dei Pink Floyd del 2014
Disambiguazione – Se stai cercando il film del 2015, vedi The Endless River (film).

The Endless River è il quindicesimo album in studio del gruppo musicale britannico Pink Floyd, pubblicato il 7 novembre 2014 dalla Parlophone.

The Endless River
album in studio
ArtistaPink Floyd
Pubblicazione7 novembre 2014
(vedi date di pubblicazione)
Durata52:47
Dischi1
Tracce18
Genere[1]Musica strumentale
Musica d'ambiente
EtichettaParlophone
ProduttoreDavid Gilmour, Phil Manzanera, Youth, Andy Jackson
Registrazionegennaio-dicembre 1993 e novembre 2013-2014, Astoria, Londra (Regno Unito)
FormatiCD, CD+DVD, CD+BD, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[2]
(vendite: 7 500+)
Bandiera del Belgio Belgio[3]
(vendite: 15 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[4]
(vendite: 10 000+)
Bandiera della Germania Germania (3)[5]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Norvegia Norvegia[6]
(vendite: 15 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[7]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia[8]
(vendite: 70 000+)
Bandiera del Brasile Brasile[9]
(vendite: 40 000+)
Bandiera del Canada Canada[10]
(vendite: 80 000+)
Bandiera dell'Europa Europa[11]
(vendite: 1 000 000+)
Bandiera della Francia Francia (2)[12]
(vendite: 200 000+)
Bandiera dell'Italia Italia (4)[13]
(vendite: 200 000+)
Bandiera del Messico Messico (3)[14]
(vendite: 210 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[15]
(vendite: 15 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[16]
(vendite: 40 000+)
Bandiera della Polonia Polonia (3)[17]
(vendite: 60 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[18]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[19]
(vendite: 20 000+)
Bandiera dell'Ungheria Ungheria[20]
(vendite: 6 000+)
Pink Floyd - cronologia
Singoli
  1. Louder Than Words
    Pubblicato: 9 ottobre 2014

Prodotto da David Gilmour, Phil Manzanera, Youth e Andy Jackson, The Endless River è il primo album del gruppo a distanza di vent'anni dalla pubblicazione di The Division Bell. L'album è stato anche il primo pubblicato dopo la morte del tastierista Richard Wright, avvenuta nel 2008, nonché il terzo dopo l'abbandono di Roger Waters nel 1985.

Definito come il "canto del cigno di Richard Wright", The Endless River è un album prevalentemente strumentale, caratterizzato principalmente da sonorità ambient, basato su materiale inedito che il gruppo registrò con Wright durante le sessioni di The Division Bell nel 1993 con il titolo provvisorio di The Big Spliff.

The Endless River è anche il penultimo verso del brano High Hopes che chiude l'album The Division Bell, come a volergli dare un senso di continuità riprendendo un discorso interrotto vent'anni prima.[21]

Antefatti modifica

Dopo l'abbandono di Roger Waters nel 1985,[22] e il suo fallito tentativo di decretare lo scioglimento del gruppo, ritenuto da lui "forza esaurita",[23] rimanevano solo due membri effettivi, il chitarrista David Gilmour e il batterista Nick Mason, ai quali si aggiunse il tastierista Richard Wright che Waters aveva estromesso dal gruppo dopo la registrazione di The Wall,[24] che quindi tornò a essere membro stabile del gruppo per la tournée di A Momentary Lapse of Reason, l'album pubblicato nel 1987,[25] e in occasione della produzione del successivo album del 1994, The Division Bell.[26]

Il gruppo registrò quindi due album in studio che ottennero recensioni contrastanti al momento della pubblicazione,[27][28][29][30] ma raggiungendo comunque posizioni elevate nelle classifiche britanniche e statunitensi.[31] The Division Bell vide una più attiva partecipazione di Richard Wright che, per i precedenti tre album, aveva visto ridurre il proprio ruolo all'interno del gruppo; egli non solo apparve per la prima volta tra i riconoscimenti su un album dopo Wish You Were Here, nel 1975, ma registrò anche la sua prima voce solista dopo The Dark Side of the Moon, nel 1973.[32] I Pink Floyd si sciolsero di comune accordo dopo la conclusione del The Division Bell Tour. Il nome del gruppo rimase proprietà di Gilmour e Mason.

Richard Wright continuò a registrare e pubblicò Broken China nel 1996, e aiutò David Gilmour nella registrazione del suo album del 2006, On an Island, intraprendendo inoltre con lui i tour per la promozione dell'album. Wright, tuttavia, morì il 15 settembre 2008.[33][34]

Registrazione modifica

 
The Endless River è stato pubblicato come tributo a Richard Wright, storico tastierista del gruppo scomparso nel 2008

The Endless River è basato su materiale originariamente registrato tra il 1993 e il 1994 durante le sessioni per The Division Bell presso i Britannia Row Studios e a bordo della Astoria; questo materiale, descritto dal batterista Nick Mason come musica d'ambiente, fu originariamente concepito come un album, provvisoriamente intitolato The Big Spliff. Il gruppo considerò inizialmente la possibilità di pubblicarlo, ma l'idea fu poi accantonata.[35] Dopo la morte di Wright, Gilmour e Mason tornarono in studio per ampliare queste registrazioni, in collaborazioni con altri musicisti e produttori, al fine di realizzare un nuovo album dei Pink Floyd. Originariamente avrebbe dovuto essere esclusivamente strumentale ma, nel dicembre 2013, furono invitati dei coristi, tra cui Durga McBroom, e lo stesso Gilmour prese parte come voce solista in una traccia dell'album.[36]

«La registrazione iniziò durante le sessioni di The Division Bell (e sì, era il progetto parallelo inizialmente intitolato The Big Spliff di cui Nick Mason aveva parlato), per questo motivo su di essa ci sono tracce di Richard Wright. Ma David e Nick sono andati avanti e hanno fatto molto più da allora. Era nata per essere una registrazione del tutto strumentale, ma a dicembre arrivai e cantai su qualche traccia. David poi aumentò le mie parti da corista e lui stesso cantò come voce solista in almeno una traccia.[36]»

Roger Waters non è stato coinvolto nel progetto.[37] Il musicista Guy Pratt, collaboratore dei Pink Floyd e di David Gilmour sin dal 1987, ha registrato una parte di basso per l'album.[37] Wootton inoltre menziona Phil Manzanera come co-produttore dell'album. Non è stata fatta alcuna tournée a supporto dell'album.[37][38]

Copertina modifica

La copertina dell'album è realizzata con un estratto fotografico di una vecchia e rara carta geografica francese delle Marche, databile intorno alla metà del XIX secolo e appartenuta allo Stato Pontificio.[39] La scelta è riconducibile al grafico Aubrey Powell, che la selezionò in quanto era presente all'interno dello studio.[40]

Promozione modifica

Su un tweet pubblicato il 5 luglio 2014, Polly Samson, moglie di Gilmour, rivelò il titolo del nuovo album del gruppo e che sarebbe stato pubblicato intorno a ottobre 2014.[41] Prima di queste indiscrezioni, non esisteva alcuna voce su un'eventuale uscita di un nuovo album dei Pink Floyd. All'annuncio seguì la pubblicazione di una foto della corista Durga McBroom a fianco di Gilmour nello studio di registrazione, confermando l'annuncio di Samson e la sua affermazione che le registrazioni dei brani consistono di "materiale totalmente inedito".[42] L'album venne ufficialmente annunciato dal gruppo il 7 luglio 2014 attraverso il proprio sito ufficiale.[43] Il 22 settembre 2014 il gruppo comunicò che l'album sarebbe stato pubblicato il 10 novembre.

Il gruppo, insieme a molti artisti della EMI, fu coinvolto nella vendita della società alla Universal Music Group dal 2011 al 2013. La Commissione europea e la Commissione Federale sul Commercio statunitense, dopo una revisione da parte della Citigroup, approvarono l'accordo della Universal per comprare la società, benché sotto pesanti condizioni. Una di queste fu la svendita di determinate attività finanziarie della EMI.[44] I Pink Floyd, così come altri artisti della EMI, furono trasferiti ad altre etichette discografiche durante la trattativa. La Parlophone Label Group, costituita sotto Parlophone, fu una delle molte attività ad essere venduta dalla Universal per poter poi acquisire la EMI, e i Pink Floyd furono così trasferiti alla Parlophone Label Group durante la vendita.[45] La Warner Music Group, nel 2013, giunse a un accordo con la Universal per comprare la Parlophone Label Group, acquisendo i diritti di pubblicazione dell'intero catalogo, passato e futuro, dei Pink Floyd.[46][47]

Accoglienza modifica

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic     [48]
Financial Times     [49]
The Guardian     [50]
PopMatters          [51]
Los Angeles Times    [52]
NME          [53]
The Observer     [54]
Pitchfork5.7/10[55]
Rolling Stone     [30]

L'album ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica musicale. Sul sito Metacritic, che assegna un punteggio da 1 a 100 basandosi su una media delle recensioni professionali della stampa musicale, l'album ha ricevuto un punteggio di 58.[56]

Ludovic Hunter-Tilney del Financial Times ha lodato le nostalgiche sonorità del disco, reminiscenza del lavoro del gruppo fino a The Wall.[49] Cameron Cooper di The Music ha assegnato al disco tre stelle e mezzo su cinque, scrivendo come l'album sembrasse «non un canto del cigno ma piuttosto un omaggio finale».[57] Sul The Guardian, Alexis Petridis ha descritto il disco come «un'eco del passato, ma non un vero e proprio nuovo album dei Pink Floyd», passando poi a lodare la traccia finale Louder than Words, definita il brano migliore dell'opera.[50] David Fricke di Rolling Stone ha riportato che l'intero album va inteso soprattutto come un omaggio a Richard Wright.[30] Andy Gill del The Independent ha definito l'album «nient'altro che jam inutili e noiose, interminabili assoli di Dave Gilmour contrapposti alla tastiera di Rick Wright e alle percussioni di Nick Mason senza l'ombra di una melodia decente o altri motivi di interesse che ne giustifichino la durata e l'ascolto... senza la creatività sfrenata di Syd o Roger, tutto quello che rimane è noiosa musica pseudo psichedelica da festa serale».[58] NME ha definito l'album «una collezione di scarti da The Division Bell del '94»,[53] mentre Stephen Deusner di Pitchfork ha riportato che The Endless River «resta volutamente la quintessenza dei Pink Floyd, nel bene e nel male ... Concludendo poi definendo il disco come uno dei pochi della band a risultare veramente inutile, un passo indietro, con niente di nuovo da dire e nessuna voglia di esplorare nuove frontiere musicali.»[59] Mikael Wood sul Los Angeles Times, ha definito l'album una vera e propria truffa ai danni dei fan.[60]

Commenti modifica

David Gilmour ha così presentato l'album:[61]

«Occorre entrare nello spirito giusto, per ascoltarlo. C'è ancora un sacco di gente che ama ascoltare la musica in questo modo, cioè prestando attenzione a un'opera nella sua completezza e cercando di entrare nello stato d'animo della stessa, invece che limitarsi a fruire di singoli brani più brevi. Ecco, il nostro ultimo disco è dedicato a loro. L'unico concept dietro a The Endless River è il concept di Rick e Nick che suonano come hanno sempre fatto in passato, ma che in un certo senso avevamo dimenticato. Lavorando sulle incisioni tutto ci è sembrato subito familiare.»

Nick Mason ha aggiunto nella stessa occasione:[61]

«Tutti i musicisti tendono ad avere un loro bagaglio di ispirazione al quale attingere, facendo il loro lavoro. E noi siamo sempre stati unici, non paragonabili a nessun altro. Sicuramente il nostro sound è sempre stato inimitabile: non poteva che essere così. La somma, del resto, è sempre maggiore delle parti.»

Roger Waters ha invece commentato:[62]

«The Endless River? Non lo ascolterò. Non ho più niente a che fare con loro.»

Tracce modifica

  • Side 1
  1. Things Left Unsaid – 4:24 (musica: David Gilmour, Richard Wright)
  2. It's What We Do – 6:21 (musica: David Gilmour, Richard Wright)
  3. Ebb and Flow – 1:50 (musica: David Gilmour, Richard Wright)
  • Side 2
  1. Sum – 4:49 (musica: David Gilmour, Nick Mason, Richard Wright)
  2. Skins – 2:37 (musica: David Gilmour, Nick Mason, Richard Wright)
  3. Unsung – 1:06 (musica: Richard Wright)
  4. Anisina – 3:15 (musica: David Gilmour)
  • Side 3
  1. The Lost Art of Conversation – 1:43 (musica: Richard Wright)
  2. On Noodle Street – 1:42 (musica: David Gilmour, Richard Wright)
  3. Night Light – 1:42 (musica: David Gilmour, Richard Wright)
  4. Allons-Y (1) – 1:56 (musica: David Gilmour)
  5. Autumn '68 – 1:35 (musica: Richard Wright)
  6. Allons-Y (2) – 1:35 (musica: David Gilmour)
  7. Talkin' Hawkin' – 3:25 (musica: David Gilmour, Richard Wright)
  • Side 4
  1. Calling – 3:38 (musica: David Gilmour, Anthony Moore)
  2. Eyes to Pearls – 1:51 (musica: David Gilmour)
  3. Surfacing – 2:46 (musica: David Gilmour)
  4. Louder Than Words – 6:32 (testo: Polly Samson – musica: David Gilmour)
DVD e BD bonus nella versione Deluxe
  • Audio-Visual
  1. Anisina – 2:49 (musica: David Gilmour)
  2. Untitled – 1:22 (musica: Richard Wright)
  3. Evrika (A) – 5:58 (musica: Richard Wright)
  4. Nervana – 5:31 (musica: David Gilmour)
  5. Allons-Y – 5:58 (musica: David Gilmour)
  6. Evrika (B) – 5:32 (musica: Richard Wright)
  • Audio
  1. TBS9 – 2:27 (musica: David Gilmour, Richard Wright)
  2. TBS14 – 4:11 (musica: David Gilmour, Richard Wright)
  3. Nervana – 5:30 (musica: David Gilmour)

Formazione modifica

Gruppo modifica

Altri musicisti modifica

  • Bob Ezrin – tastiera aggiuntiva (traccia 1), basso (tracce 11, 13, 18 e Untitled)
  • Damon Iddins – tastiera aggiuntiva (tracce 4 e 12)
  • Andy Jackson – basso (tracce 5 e 16), effetti (traccia 15)
  • Youth – effetti (traccia 5)
  • Gilad Atzmonsassofono tenore e clarinetto (traccia 7)
  • Guy Pratt – basso (tracce 9 e 14; tracce DVD/BD: Nervana, Allons-Y, Evrika (B), TBS9 e TBS14)
  • Jon Carin – sintetizzatore (tracce 9, 11 e 13), loop di percussioni (tracce 11 e 13), tastiera (tracce DVD/BD: Nervana, Allons-Y e Evrika (B))
  • Durga McBroom – cori (tracce 14, 17 e 18)
  • Stephen Hawking – voce elettronica campionata (traccia 14)
  • Anthony Moore – tastiera (traccia 15)
  • Louise Marshall, Sarah Brown – cori (traccia 18)
  • Escala (Helen Nash, Honor Watson, Victoria Lyon, Chantal Leverton) – strumenti ad arco (traccia 18)
  • Gary Wallis – percussioni (tracce DVD/BD: Nervana, Allons-Y e Evrika (B))

Produzione modifica

  • Prodotto da David Gilmour, Phil Manzanera, Youth e Andy Jackson
  • Ingegnerizzato e missato da Andy Jackson con Damon Iddins
  • Registrazioni originarie ai Britannia Row, Islington, ingegnerizzate da Phil Taylor
  • Sessioni del 1993 prodotte da Bob Ezrin e David Gilmour
  • Ingegneria, programmazione, progettistica del suono, sintetizzatori e tastiere aggiuntivi: Youth, Eddie Bander e Michael Rendall
  • Registrato agli Astoria Studio, Britannia Row Studio, Medina Studio e Olympic Studio

Successo commerciale modifica

Nella settimana antecedente alla sua pubblicazione, The Endless River ha rimpiazzato Four degli One Direction come album con il maggior numero di prenotazioni di sempre su Amazon UK.[63] Ha debuttato al primo posto della Official Albums Chart, diventando il sesto disco del gruppo in vetta alle classifiche britanniche.[64] Nella prima settimana ha venduto un totale di 139 351 copie, segnalandosi come il terzo maggior debutto commerciale del 2014.[64] Al 27 novembre 2014, l'edizione in vinile aveva venduto circa 6 000 copie, facendone il disco in vinile venduto più velocemente nel Regno Unito durante il 2014 nonché il più venduto in assoluto dal 1997.[65] L'album ha inoltre debuttato al primo posto in diversi paesi, tra cui Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svizzera.[66] Ha raggiunto la vetta della classifica anche in Italia, scalzando Sono innocente di Vasco Rossi dalla prima posizione.[67] Negli Stati Uniti d'America, il disco ha esordito al terzo posto della Billboard 200 con 170 000 copie vendute nella prima settimana;[68] al gennaio 2015 ha venduto 355 000 copie negli Stati Uniti.[69]

Globalmente, The Endless River ha venduto oltre 2,5 milioni di copie durante il 2014.[70]

Classifiche modifica

Classifiche di fine anno modifica

Classifica (2014) Posizione
Australia[86] 25
Austria[87] 22
Belgio (Fiandre)[88] 10
Belgio (Vallonia)[89] 8
Canada[90] 43
Danimarca[91] 8
Francia[92] 16
Germania[93] 3
Italia[94] 2
Nuova Zelanda[95] 8
Paesi Bassi[96] 5
Polonia[97] 3
Regno Unito[98] 9
Stati Uniti[99] 115
Stati Uniti (rock)[100] 24
Svezia[101] 47
Svizzera[102] 8
Ungheria[103] 7
Classifica (2015) Posizione
Belgio (Fiandre)[104] 41
Belgio (Vallonia)[105] 33
Canada[106] 17
Francia[107] 125
Germania[108] 98
Italia[109] 44
Paesi Bassi[110] 48
Stati Uniti[111] 152
Stati Uniti (rock)[112] 14
Svizzera[113] 45
Ungheria[114] 30

Date di pubblicazione modifica

Edizione standard
Paese Data di pubblicazione Formato Etichetta
Australia[115] 7 novembre 2014 Download digitale Columbia
Germania[116] Parlophone
Francia[117] 10 novembre 2014
Stati Uniti[118] Columbia
Regno Unito[119][120][121] CD, 2LP
download digitale
Parlophone, Warner Bros.
Canada[122] 11 novembre 2014 Download digitale Columbia
Edizione deluxe
Paese Data di pubblicazione Formato Etichetta
Germania[123] 7 novembre 2014 Download digitale Parlophone
Francia[124] 10 novembre 2014
Stati Uniti[125] Columbia
Regno Unito[126] CD+DVD, CD+BD Parlophone, Warner Bros.
Download digitale
Canada 11 novembre 2014[127] Columbia

Note modifica

  1. ^ (EN) Darryl Sterdan, Review: Pink Floyd's 'The Endless River' a challenging listen, su Toronto Sun, 8 novembre 2014. URL consultato il 17 febbraio 2019.
  2. ^ (DE) Pink Floyd - The Endless River – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 5 novembre 2014.
  3. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2014, su Ultratop. URL consultato il 19 maggio 2015.
  4. ^ (DA) The Endless River, su IFPI Danmark. URL consultato l'11 settembre 2021.
  5. ^ (DE) Pink Floyd – The Endless River – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 19 maggio 2015.
  6. ^ (NO) Troféoversikt - 2014, su IFPI Norge. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  7. ^ (EN) Pink Floyd - The Endless River – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 17 maggio 2015.
  8. ^ (EN) Accreditations - 2015 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 19 maggio 2015.
  9. ^ (PT) Pink Floyd – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 13 maggio 2015.
  10. ^ (EN) The Endless River – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 19 maggio 2015.
  11. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2014, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 20 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2015).
  12. ^ (FR) Pink Floyd - The Endless River – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 19 maggio 2015.
  13. ^ The Endless River (certificazione), su FIMI. URL consultato il 5 febbraio 2015.
  14. ^ (ES) Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas, Certificados musicales, su Facebook. URL consultato il 21 novembre 2022.
  15. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart - 29 December 2014, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
  16. ^ (NL) Pink Floyd – The Endless River, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2012).
  17. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 19 maggio 2015.
  18. ^ (EN) The Endless River, su British Phonographic Industry. URL consultato il 19 maggio 2015.
  19. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 19 maggio 2015.
  20. ^ (HU) Arany- és platinalemezek › Adatbázis - 2014, su Hivatalos magyar slágerlisták, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 2 aprile 2021.
  21. ^ Pink Floyd, la moglie di Gilmour su Twitter: "A ottobre esce The endless river", su Il Fatto Quotidiano, 5 luglio 2014. URL consultato il 7 ottobre 2014.
  22. ^ Blake, pp. 311-313.
  23. ^ Blake, pp. 311-313: O'Rourke's involvement in the settlement; Povey, p. 240: "a spent force".
  24. ^ (EN) Obituaries - Richard Wright, su The Daily Telegraph, 16 settembre 2008. URL consultato il 25 giugno 2016.
  25. ^ Schaffner, p. 274.
  26. ^ (EN) Note di copertina di The Division Bell, Pink Floyd, EMI, CD, 28 marzo 1994.
  27. ^ (EN) William Ruhlmann, A Momentary Lapse of Reason, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 24 settembre 2014.
  28. ^ (EN) Pink Floyd - The Rolling Stone Album Guide, su Rolling Stone, 2004. URL consultato l'11 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2011).
  29. ^ (EN) William Ruhlmann, The Division Bell, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 24 settembre 2014.
  30. ^ a b c (EN) David Fricke, Pink Floyd - The Endless River; Mostly instrumental set honors the band’s psychedelic legacy, su Rolling Stone, 7 novembre 2014. URL consultato il 1º dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
  31. ^ Fonti per l'andamento in classifica di A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell:
  32. ^ Note di copertina di The Division Bell, Pink Floyd [liner notes], Columbia Records, 1994.
  33. ^ È morto Richard Wright, uno dei padri dei Pink Floyd, su Corriere della Sera, 15 settembre 2008. URL consultato il 20 settembre 2008.
  34. ^ Gino Castaldo, Addio Wright, volto buono dei Pink Floyd, in la Repubblica, 16 settembre 2008. URL consultato il 20 settembre 2008.
  35. ^ Mason, p. 315.
  36. ^ a b (EN) Devon Maloney, New Pink Floyd Album 'The Endless River' Out in October: Report, su Billboard, 5 luglio 2014. URL consultato il 6 luglio 2014.
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  38. ^ (EN) Pink Floyd to release new album in October, su Toronto Sun, 6 luglio 2014. URL consultato l'11 luglio 2014.
  39. ^ Marina Verdenelli, Pink Floyd e il mistero della mappa Il cartografo: "Non l'hanno scelta a caso, vi dico perché", su Cronache Maceratesi, 8 dicembre 2014. URL consultato il 6 aprile 2023.
  40. ^ Andrea Maccarone, Pink Floyd, svelato il mistero della cartina delle Marche inserita nel cd "The Endless River", su Il Messaggero, 19 novembre 2014. URL consultato il 6 aprile 2023.
  41. ^ (EN) Steve Newton, David Gilmour's wife Polly Samson leaks news on Twitter about new Pink Floyd album, su The Georgia Straight, 5 luglio 2014. URL consultato il 6 luglio 2014.
  42. ^ (EN) Soraya Nadia McDonald, Pink Floyd is releasing its first new album in 20 years, su The Washington Post, 7 luglio 2014. URL consultato l'11 luglio 2014.
  43. ^ (EN) Anthony Palazzo, Mark Beech, Pink Floyd to Release First New Album in Two Decades, su Bloomberg Businessweek, 8 luglio 2014. URL consultato l'11 luglio 2014.
  44. ^ (EN) Mark Sweney, Universal's £1.2bn EMI takeover approved – with conditions, su The Guardian, 21 settembre 2012. URL consultato l'11 luglio 2014.
  45. ^ (EN) Ben Sisario, Warner Music Group Buys EMI Assets for $765 Million, su The New York Times, 7 febbraio 2013. URL consultato l'11 luglio 2014.
  46. ^ (EN) Steve Knopper, Pink Floyd, Radiohead Catalogs Change Label Hands, su Rolling Stone, 8 febbraio 2013. URL consultato l'11 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  47. ^ (EN) Andrew Hampp, Coldplay, David Guetta Go To Atlantic Records; Radiohead & Pink Floyd Catalogs, Kylie Minogue, Damon Albarn To Warner Bros.: WMG's US Plans for Parlophone (Exclusive), su Billboard, 18 dicembre 2013. URL consultato l'11 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2014).
  48. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, The Endless River, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 1º dicembre 2014.
  49. ^ a b (EN) Ludovic Hunter-Tilney, Pink Floyd: The Endless River – album review, su Financial Times, 4 novembre 2014. URL consultato il 1º dicembre 2014.
  50. ^ a b (EN) Alexis Petridis, Pink Floyd: The Endless River review – a fitting footnote to their career, su The Guardian, 6 novembre 2014. URL consultato il 1º dicembre 2014.
  51. ^ (EN) Maçek III, J.C., Pink Floyd: The Endless River, su PopMatters, 26 novembre 2014. URL consultato il 1º dicembre 2014.
  52. ^ (EN) Mikael Wood, Pink Floyd drifts toward nothingness on 'The Endless River', su Los Angeles Times, 11 novembre 2014. URL consultato il 1º dicembre 2014.
  53. ^ a b (EN) Barry Nicolson, Pink Floyd - 'The Endless River', su NME, 3 novembre 2014. URL consultato il 1º dicembre 2014.
  54. ^ (EN) Molloy Woodcraft, Pink Floyd: The Endless River review – ‘a good way to call it a day’, su The Observer, 9 novembre 2014. URL consultato il 1º dicembre 2014.
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