The Final Countdown (singolo)

canzone degli Europe del 1986

The Final Countdown è un singolo del gruppo musicale svedese Europe, pubblicato il 10 febbraio 1986 come primo estratto dall'album omonimo.

The Final Countdown
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaEurope
Pubblicazione10 febbraio 1986
Durata5:11 (versione album)
4:03 (versione radio)

4:57 (video ufficiale)

Album di provenienzaThe Final Countdown
GenereHard rock
Hair metal
Arena rock
Album-oriented rock
EtichettaEpic Records
ProduttoreKevin Elson
Registrazione7 dicembre 1985
Formati7", 12", CD
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera del Canada Canada[1]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Germania Germania[2]
(vendite: 250 000+)
Bandiera del Giappone Giappone[3]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoBandiera della Danimarca Danimarca[4]
(vendite: 90 000+)
Bandiera della Francia Francia[5]
(vendite: 1 000 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[6]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Portogallo Portogallo[7]
(vendite: 60 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[8]
(vendite: 600 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[9]
(vendite: 60 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[10]
(vendite: 70 000+)
Europe - cronologia
Singolo precedente
(1985)
Singolo successivo
(1986)

Scritto interamente dal cantante Joey Tempest, il brano ha raggiunto il primo posto in 25 paesi,[11] incluso il Regno Unito, in cui è stato certificato disco di platino per le vendite.[8] Negli Stati Uniti d'America il singolo si è piazzato all'ottavo posto della Billboard Hot 100 e alla diciottesima posizione della Mainstream Rock Airplay. In Italia è rimasto per nove settimane consecutive al primo posto in classifica, risultando essere il secondo singolo più venduto dell'anno 1987.[12]

Descrizione modifica

La canzone è stata strutturata su un riff di tastiera che Joey Tempest aveva scritto già tra il 1981 e il 1982,[13] usando un sintetizzatore Korg Polysix datogli in prestito dal tastierista Mic Michaeli.[14][15] «Il bassista John Levén suggerì il tempo ritmico galoppante a Tempest che registrò una versione demo della canzone e la fece ascoltare agli altri membri del gruppo.[16] In un primo momento, i suoi compagni espressero reazioni contrastanti al riguardo. Il chitarrista John Norum ha affermato in un'intervista nel 2005:[17]

«Quando sentii per la prima volta l'intro di sintetizzatore di The Final Countdown, la mia reazione fu: "No, questa è pazzia. Non possiamo usarlo"... Grazie a Dio non mi hanno dato ascolto.»

Joey Tempest ha aggiunto nella stessa intervista:[17]

«Alcuni dei ragazzi della band pensavano fosse troppo diverso per un gruppo rock. Ma alla fine ho lottato duramente per fare in modo che lo usassero.»

Il testo della canzone venne ispirato da quello di Space Oddity di David Bowie.[17] Il suono del riff di tastiera presente nella canzone è stato ottenuto utilizzando una unità rack di una Yamaha TX-816 e un sintetizzatore Roland JX-8P.[18] «Feci un suono di ottoni dalla JX-8P e usai un suono tipico dalla Yamaha, e semplicemente li combinai assieme», ha affermato Mic Michaeli.[18]

Quando fu il momento di scegliere il primo singolo estratto dall'album The Final Countdown, Tempest suggerì la canzone The Final Countdown.[16] In origine la band non aveva mai pianificato di pubblicare il pezzo come singolo, e alcuni membri volevano che Rock the Night fosse il primo singolo.[16][17] The Final Countdown venne scritta per essere la canzone di apertura nei concerti, e nessuno pensò mai sarebbe diventato un successo.[16] Ma quando la loro etichetta discografica Epic Records insinuò che doveva essere il primo singolo, il gruppo decise di pubblicarlo.[19]

Pubblicazione e riscontro modifica

Pubblicato nei primi mesi del 1986, il singolo è diventato il brano di maggior successo dell'album The Final Countdown e dell'intera discografia degli Europe.[14] Entrò nella top 10 della classifica statunitense Billboard Hot 100, all'ottavo posto.[20] La settimana successiva debuttò nella Mainstream Rock Songs, dove raggiunse la diciottesima posizione e rimase in classifica per venti settimane.[20]

In Canada il singolo ha raggiunto la top 10 delle classifiche, posizionandosi al quinto posto e diventando il più alto posizionamento della band in questo paese. Il brano è arrivato a spendere due settimane in vetta alla Official Singles Chart nel mese di dicembre, ed è stato l'unico singolo dell'album ad aver raggiunto la top 10 nel Regno Unito. The Final Countdown è arrivato al primo posto in 25 paesi,[11] inclusi Francia, Germania, Irlanda, Svezia e Italia.

Video musicale modifica

Il videoclip, diretto da Nick Morris, contiene estratti dai due esibizione tenute dalla band all'arena Solnahallen di Solna, Svezia, il 26 e il 27 maggio 1986, così come alcune immagini extra filmate durante i soundcheck di questi concerti.[16]

Esibizioni dal vivo modifica

La canzone è stata regolarmente eseguita in ogni concerto degli Europe sin dal suo debutto dal vivo nella prima data del Final Countdown Tour nell'aprile 1986. Una delle più memorabili performance del pezzo è avvenuta a Stoccolma il 31 dicembre 1999, come parte delle celebrazioni di fine millennio, segnando la prima, e finora unica, esibizione degli Europe con sia il chitarrista originale del gruppo John Norum che il suo sostituto Kee Marcello.[21]

Cover modifica

La canzone è stata reinterpretata da vari artisti, tra cui Affiance, After Forever, Brigantony (in siciliano, versione umoristica), Crazy Frog, Dannii Minogue, Dispatched, Freezepop, Furillo, Gennaro Cosmo Parlato, Geoff Downes, Natale Galletta (in italiano), Grimethorpe Colliery Band, Immolation, Leif Garrett, London Symphony Orchestra, Melo-M, Norther, Gigi D'Agostino, Stone, The Delegates, The Protomen, Toy Dolls, van Canto, Vision Divine. Il gruppo musicale industrial sloveno Laibach ha rielaborato la canzone per il suo album NATO del 1994, registrandone inoltre un relativo video musicale.

La versione di un gruppo chiamata Deep Sunshine è divenuta particolarmente celebre sul web. L'esibizione è stata registrata e in seguito resa una variazione di un Rickroll su Fark.com, ricevendo più di 1 milione di visualizzazioni su YouTube. Il video è stato appellato come la "peggiore cover di sempre", e il suo successo deriva proprio dalla sua completa mancanza di valore artistico tecnico.[22]

Tracce modifica

  1. The Final Countdown – 5:11 (Joey Tempest)
  2. On Broken Wings – 3:44 (Joey Tempest)

Lato B modifica

Il lato B del singolo è On Broken Wings, brano escluso dalla versione originale dell'album The Final Countdown.

Formazione modifica

Classifiche modifica

Classifiche di fine anno modifica

Classifica (1986) Posizione
Austria[34] 28
Belgio (Fiandre)[35] 4
Francia[36] 3
Germania[37] 9
Paesi Bassi[38] 1
Svizzera[39] 13
Classifica (1987) Posizione
Australia[23] 10
Austria[40] 18
Canada[41] 46
Italia[12] 2
Spagna[31] 3
Sudafrica[42] 7

Accoglienza modifica

La canzone si è classificata ventisettesima nella lista delle 50 peggiori canzoni mai fatte pubblicata dalla rivista Blender.[43]

The Final Countdown 2000 modifica

The Final Countdown 2000
singolo discografico
ArtistaEurope
Pubblicazione8 settembre 1999
Durata3:47
Album di provenienza1982-2000
GenereEurodance
EtichettaEpic Records
ProduttoreBrian Rawling, Gary Miller
Registrazione1999
FormatiCD
Certificazioni
Dischi d'oro  Svezia[44]
(vendite: 15 000+)
Europe - cronologia
Singolo precedente
(1993)
Singolo successivo
(2004)

Nel dicembre 1999 per festeggiare l'arrivo del nuovo millennio è stato pubblicato un remix in stile dance del brano intitolato The Final Countdown 2000.

Il remix è stato prodotto da Brian Rawling, che aveva precedentemente ottenuto successo con Believe di Cher. Per l'occasione, venne aggiornata la raccolta 1982-1992 con il nuovo titolo 1982-2000 e l'aggiunta di The Final Countdown 2000 nella tracklist. La band reagì al remix in maniera molto negativa. «Quel remix è stato un disastro», ha affermato Ian Haugland, «Se andasse in fiamme mi rifiuterei di spargergli l'acqua di sopra!»[45]

Tracce modifica

  1. The Final Countdown 2000 – 3:47
  2. The Final Countdown (versione radio) – 4:03

Classifiche modifica

Classifica (1999/2000) Posizione
massima
Australia[46] 33
Finlandia[46] 12
Germania[46] 35
Norvegia[46] 12
Paesi Bassi[46] 60
Regno Unito[47] 36
Spagna[46] 7
Svezia[46] 6
Svizzera[46] 33

Note modifica

  1. ^ (EN) The Final Countdown – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 7 agosto 2014.
  2. ^ (DE) Europe – The Final Countdown – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 13 febbraio 2023.
  3. ^ (JA) ヨーロッパ - ザ・ファイナル・カウントダウン – 認定検索, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 1º marzo 2021.
  4. ^ (DA) The Final Countdown, su IFPI Danmark. URL consultato il 30 agosto 2022.
  5. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr. URL consultato il 7 agosto 2014. Selezionare "EUROPE" e premere "OK".
  6. ^ (NL) Goud/Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 15 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018).
  7. ^ (EN) European Gold & Platinum Awards 1987 (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media. URL consultato il 7 luglio 2019.
  8. ^ a b (EN) The Final Countdown, su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  9. ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 25 febbraio 2024. Digitare "Europe" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
  10. ^ The Final Countdown (certificazione), su FIMI. URL consultato il 2 agosto 2021.
  11. ^ a b (EN) Rock group Europe plan comeback, su news.bbc.co.uk, BBC News, 3 ottobre 2003. URL consultato il 25 maggio 2010.
  12. ^ a b I singoli più venduti del 1987, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 10 novembre 2014.
  13. ^ Note di copertina di 1982-1992, Europe, Epic Records, 1993.
  14. ^ a b (SV) Anders Tengner e Michael Johansson, Europe – den stora rockdrömmen, Wiken, 1987, ISBN 978-917-0-24408-7.
  15. ^ Note di copertina di Live from the Dark, Europe, Warner Bros. Entertainment, DVD, 18 novembre 2005.
  16. ^ a b c d e Note di copertina di The Final Countdown Tour 1986: Live in Sweden - 20th Anniversary Edition, Europe, Warner Bros. Entertainment, DVD, 4 ottobre 2006.
  17. ^ a b c d (EN) Dave Ling, Counting Down Again, in Classic Rock, n. 75, gennaio 2005, pp. 60–67.
  18. ^ a b (EN) Europe: This Is Definitely Not Their Final Countdown, su musicplayers.com. URL consultato il 23 dicembre 2007.
  19. ^ (SV) Erik Thompson, Hårdrockens Historia 1986, in Sweden Rock Magazine, n. 31, ottobre-novembre 2005, p. 102.
  20. ^ a b Joel Whitburn, The Billboard Book of Top 40 Hits, Billboard Books, 1989, ISBN 0-85112-389-9.
  21. ^ * Issue 17: Marcello – Phil Ashcroft, su rathole.com (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2009).
    * Issue 18: Europe – Dave Cockett, su rathole.com (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2007).
  22. ^ * Caroline McCarthy, The top 10 songs the Web brought back, su news.cnet.com, CNET. CBS Interactive, 27 luglio 2009. URL consultato il 1º febbraio 2014.
    * It's The Final Countdown Covers, su upvenue.com, Up Venue. URL consultato il 1º febbraio 2014.
  23. ^ a b (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  24. ^ a b c d e f g h i (NL) Europe - The Final Countdown, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 10 novembre 2014.
  25. ^ (EN) Top Singles - Volume 45, No. 26, April 04 1987, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 10 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2014).
  26. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Eurochart Hot 100, su books.google.it, Billboard, 13 dicembre 1986, p. 56. URL consultato il 10 novembre 2014.
  27. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  28. ^ (EN) Irish Recorded Music Association, Search the Charts - The Final Countdown, su irishcharts.ie, Fireball Media. URL consultato il 10 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  29. ^ Hit Parade Italia - Indice per Interprete: E, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 10 novembre 2014.
  30. ^ (EN) Chart Archive – Europe – The Final Countdown, su chartarchive.org, Chart Stats. URL consultato il 10 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2013).
  31. ^ a b (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  32. ^ a b (EN) Europe – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 10 novembre 2014. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  33. ^ (EN) South African Rock Lists Website SA Charts 1969 – 1989 Acts (E), su rock.co.za. URL consultato il 10 novembre 2014.
  34. ^ (DE) Austrian Jahreshitparade 1986, su austriancharts.at. URL consultato il 10 novembre 2014.
  35. ^ (NL) Jaaroverzichten 1986, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 10 novembre 2014.
  36. ^ (FR) TOP – 1986, su top-france.fr. URL consultato il 10 novembre 2014.
  37. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1986, su offiziellecharts.de, GfK Entertainment. URL consultato il 10 novembre 2014.
  38. ^ (NL) Jaaroverzichten 1986, su dutchcharts.nl. URL consultato il 10 novembre 2014.
  39. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1986, su hitparade.ch. URL consultato il 10 novembre 2014.
  40. ^ (DE) Austrian Jahreshitparade 1987, su austriancharts.at. URL consultato il 10 novembre 2014.
  41. ^ (EN) Top Singles - Volume 47, No. 12, December 26 1987, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 10 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2015).
  42. ^ Top 20 Hit Singles of 1987, su rock.co.za. URL consultato il 10 novembre 2014.
  43. ^ (EN) Blender Magazine: The 50 Worst Songs Ever, su Cleveland19, 12 ottobre 2006.
  44. ^ Guld- och Platinacertifikat − År 2000 (PDF), su ifpi.se, IFPI Svezia. URL consultato il 20 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  45. ^ (EN) Classic Track – The Final Countdown, in Rhythm, febbraio 2010.
  46. ^ a b c d e f g h (NL) Europe - The Final Countdown 2000, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 10 novembre 2014.
  47. ^ (EN) Chart Archive – Europe – The Final Countdown 2000, su chartarchive.org, Chart Stats. URL consultato il 10 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2013).

Collegamenti esterni modifica

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